Cultura e Musica

Pinarolo e al so “di d’la festa”: ieri e oggi

La festa patronale di Pinarolo Po si è conclusa ieri, 3 ottobre, con l’inaugurazione di una parte rinnovata della scuole materne e primarie, nonché nella palestra e i servizi igienici.

Il compaesano e consigliere regionale, Giuseppe Villani, confidenzialmente “Pep”, ha dedicato parole cariche di significato, dalla prima sera dalla festa patronale con l’inaugurazione, avente come oggetto l’esposizione di alcuni dei numerosi dipinti, dalla mano di Luciana Manelli, pittrice e docente all’Accademia di Brera. Dal carattere mite, sorriso delicato e quella pazienza che distingue professionisti nel campo dell’arte, l’arte più privata, come quella di un pennello, una tela e un mondo interiore da esternare. In comune tra questa carrellata di paesaggi, donne e bambini? Le tinte calde, che abbracciano il pubblico. Un altro abbraccio è anche giunto dalle poesie dialettali, dell’altra celebre pinarolese, Piera Zucchella, con la simpatica e, non neghiamolo, nostalgica “Al di’ d’là festa”.

I giorni seguenti hanno coinvolto tutte le generazioni in un ampio ventaglio di svaghi: dalle giostre, alla musica e assaggi al campo giochi, qualche sfida ai laghetti Europa e partite di calcio, con la presenza anche di ex-leve, ora, ragazzi e uomini, compresa anche una componente femminile. Essi si sono ritrovati in scatti di gruppo, quando erano bambini, alle prese con i primi “calci al pallone”.

L’ unica iniziativa non intrapresa, a causa di questioni organizzative, è stata la gara ciclistica, ma non significa aver “deviato” l’immagine di una comunità disponibile nell’unirsi e “offrirsi” al paese.

La riqualificazione di alcune aree scolastiche ha concluso la ricorrenza. Non erano presenti le classi intere, con i relativi insegnanti, poiché, come ha evidenziato l’ex-insegnante di applicazione tecniche e assessora alla cultura, Piera Rosa Maria Cazzola, si è riuscito a ripristinare il lunedì come giorno di vacanza, offrendo la possibilità alle famiglie di unirsi anche in quell’occasione e riprendere il ritmo, con più rilassamento.

L’impegno da parte delle autorità comunali e regionali nel miglioramento di un paese è un messaggio da far recepire a qualunque paese della provincia di Pavia, che soffre della scarsità di risorse da investire, in primis, promuovendo l’interesse verso la fascia giovane, quella che, una volta diplomata, tende a dirigersi in metropoli, se non all’estero.

Abito in una piccola realtà ed è difficile coniugare molte idee, che hanno come sfondo critico in comune il budget, mai disponibile a sufficienza.

I docenti e gli studenti necessitano di  motivazione, spazi ampi e ordinati, affinché concentrazione e creatività svolgano un ruolo determinante nell’apprendimento.

Alcuni bambini erano presenti e hanno collaborato in diversi momenti, tra cui al taglio dei palloncini, che, con stupore dei più piccoli, hanno preso il volo verso un cielo soleggiato, che riscalda l’anima e allieta il loro ritorno fra i banchi.

Giuseppe Villani, che è stato anche ex-sindaco del paese, si è detto soddisfatto di aver coniugato l’inizio e la fine di questa ricorrenza, con incontri culturali e il suo connubio è stato approvato dai presenti, poiché la conoscenza offre nuove opportunità di miglioramento, invece, il mero divertimento non ha sostanza ed è fine a sé stesso. Questo va inculcato ai più giovani: le materie del piano scolastico sono previste e le conosciamo, mentre un’educazione civile e morale è da inculcare quanto prima.

Lunedì mattina non è stata ogni insieme di lezioni che ci si aspetta, ma, sia nella teoria sia nella pratica, gli occhi che scrutavano l’impegno che ha reso gli ambienti di uso pubblico quello che sono e i commenti del pubblico, a partire di alunni e alunne di un tempo, fa comprendere come qualche ora investita nel riflettere e nell’effettuare un bilancio valga più di numerosi discorsi, i quali, però, non rivelino un atto concreto.

Un ringraziamento anche al consigliere comunale, Nico Mendola, che insieme a una dipendente dell’istituto comprensivo, Elisa Castoldi Del Bo, e alla redazione, ha contribuito nel fornire materiale audiovisivo, affinché anche chi non fosse presente, ma fosse interessato all’evoluzione della apparato didattico, possa visionarlo e recepirne le sensazioni.

 

 

 

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