Il Reddito di libertà, per le donne vittime di violenza, contenuto nel Dpcm del 17 dicembre 2020, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 20 luglio e da quella data è in vigore. Il principale obiettivo è quello di offrire un sussidio alle donne, che stanno portando avanti situazioni familiari, con scarsità di risorse e, spesso, fragili a livello emotivo, poiché vittime di violenza.
3 milioni a disposizione delle Regioni e province autonome, che possono ulteriormente incrementarli con fondi propri. Il contributo che può arrivare fino a 400 euro mensili per un massimo di dodici mensilita’ è destinato, precisa l’articolo 3 del Dpcm, alle donne vittime di violenza, sole o con figli minori, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali.
La donna deve richiedere la somma all’Inps, presentando un’autocertificazione a cui devono allegarsi la dichiarazione firmata dal rappresentante legale del Centro antiviolenza e la dichiarazione del servizio sociale professionale, cui lei fa riferimento, al fine di sancire la necessità di aiuto della persona, che le richiede.