Il punto di Virginia

MA COS’È DAVVERO LA LONGEVITÀ?

E' solo una questione di anni vissuti o di come li viviamo?

Oggi la longevità è al centro di un dibattito globale che coinvolge medicina, scienza e il wellness trasformando l’idea stessa di invecchiamento. Non è solo questione di vivere più a lungo, ma della qualità della vita che ha assunto un ruolo primario, spostando l’attenzione sulla prevenzione e sul mantenimento di un equilibrio psicofisico duraturo. I tre ingredienti principali che determinano la longevità di un individuo sono la genetica, l’alimentazione e lo stile di vita. E allo stato attuale il codice genetico viene all’ultimo posto rispetto alle scelte di uno stile di vita sano e attivo che è alla portata di tutti.

In media le persone oggi possono aspettarsi di vivere fino a ottant’anni con variazioni significative in base alla regione geografica in cui nascono o vivono, come ad esempio in Sardegna o nella regione di Okinawa in Giappone, piena di centenari. Gli studi scientifici su questo dimostrano che quindi molto dipende dal tipo di vita e di alimentazione. L’alimentazione, non mi stancherò mai di ripeterlo, la definisco il farmaco quotidiano ed è un elemento imprescindibile che può influire sulla longevità, riducendo il rischio di malattie croniche, come il diabete, ipertensione e patologie cardiovascolari. Le diete a base vegetale come la dieta mediterranea o quella giapponese sono spesso associate infatti ad una vita più lunga.

Un’alimentazione longeva non significa privazione, ma equilibrio fra frutta, verdura, grassi sani e proteine di qualità. Il bilanciamento essenziale poi è dato dall’attività fisica, che insieme al riposo, crea le basi per una vita longeva. In ultimo il nemico più insidioso della longevità è lo stress cronico che danneggia l’organismo compromettendo il sistema immunitario.

Le persone vogliono sapere tutte come rallentare l’orologio biologico, al di là della base essenziale rappresentata dalla triade dell’alimentazione, dell’esercizio fisico e della gestione dello stress. Qui entrano in gioco le nuove frontiere della medicina rigenerativa come la Grande Auto Emo (GAE) e le terapie infusionali. Queste pratiche si stanno affermando come soluzioni complementari a uno stile di vita sano, offrendo un supporto mirato al corpo e alla mente. Andiamo così oltre la prevenzione tradizionale per concentrarci su metodologie volte a stimolare i meccanismi di autoriparazione del corpo.

Ci rivolgiamo al Dott. Luca Ferrero, medico specialista in Anestesia e Rianimazione e, con grande esperienza da oltre un ventennio, in Terapia del Dolore. Oggi è a capo del suo progetto ambizioso “Ars Medica” creato a Torino, punto di riferimento multidisciplinare non solo per la gestione del dolore, ma come punto di riferimento innovativo sulla medicina rigenerativa della longevità.

Dott. Luca Ferrero la medicina rigenerativa ha sviluppato approcci innovativi per sostenere la longevità. Nel suo studio di Torino lei applica due tra le terapie più promettenti in questo campo che sono la Grande Auto Emo (GAE) e le terapie infusionali per rallentare i processi di invecchiamento.

“La medicina rigenerativa si concentra sul ripristino e sul potenziamento delle funzioni naturali del nostro corpo, offrendo nuove possibilità per rallentare l’invecchiamento. La Grande Auto Emo (GAE) e le terapie infusionali sono due trattamenti che utilizzo nel mio studio proprio a questo scopo. La GAE è una terapia ematica rigenerativa in cui il sangue del paziente viene prelevato, arricchito con ozono e successivamente reinfuso. Questo processo ha l’obiettivo di ossigenare i tessuti, favorire la rigenerazione cellulare, migliorare la microcircolazione e ridurre lo stress ossidativo.”

Cosa mi dice in merito alle terapie infusionali invece? Quanto spesso si dovrebbero eseguire per ottenere benefici reali in termini di longevità?

“Mentre la Grande Auto Emo è rigenerativa e antinfiammatoria, le terapie infusionali, conosciute anche come terapie endovene (IV), mirano a dare nutrienti per la longevità. Consistono nella somministrazione diretta nel sangue di nutrienti, vitamine, minerali e antiossidanti. Questa modalità consente di bypassare l’apparato digerente, garantendo un’assimilazione rapida ed efficace. Per esempio una tipologia di terapie infusionali comune prevede “ingredienti” quali la vitamina C ad alto dosaggio che sostiene il sistema immunitario, il glutatione fondamentale per la detossificazione e la protezione delle cellule dai radicali liberi, complessi vitaminici B per la produzione di energia e aminoacidi e coenzimi. Devo assolutamente sottolineare che è importantissima la visita preliminare, grazie alla quale posso personalizzare al massimo la GAE e la terapia infusionale. Per ogni mio paziente, in base alle proprie necessità e ai vari test diagnostici scientificamente accurati, come il profilo molecolare lipidomico, valutazione dell’età biologica finale (telomeri) e altri ancora, delineo un programma specifico biorigenerativo che comprende Auto Emo e terapie infusionali specifiche per quel soggetto Il percorso, delineato in una ottica multidisciplinare, prevede l’intervento del nutrizionista quale base indispensabile dell’intero percorso, perché senza un programma di nutrizione preventiva personalizzata e di rieducazione nutrizionale, non si può affrontare un giusto percorso di longevità. Lo scopo è ottenere un quadro della propria condizione generale e migliorare a lungo termine la propria qualità della vita: ridurre lo stress, dormire meglio, digerire meglio, recuperare funzionalità e potenziare le performance”.

Quindi Dott. Ferrero il discorso longevità prevede un’integrazione tra stile di vita e terapie rigenerative.

“Oggi più che mai la longevità è una questione di integrazione. Non esiste una soluzione unica o miracolosa per vivere più a lungo e in salute. Le terapie rigenerative come l’ozonoterapia mediante Grandeautoemotrasfusione e le infusioni endovenose personalizzate, rappresentano strumenti potenti, ma servono quando alimentazione sana, movimento costante, sonno di qualità e gestione dello stress sono le fondamenta. La chiave comunque sta nella personalizzazione: ogni individuo ha esigenze uniche, e il piano di longevità deve essere costruito su misura, tenendo conto del profilo genetico, delle analisi dei test diagnostici, dello stile di vita e delle condizioni di salute. Solo così possiamo ottenere non solo anni di vita in più, ma anni di vita migliori, in cui energia, vitalità e benessere siano parte integrante del quotidiano”.

Scrivetemi a virginia.sanchesi@gmail.com o contattaci in redazione al numero 335 6466233  e saremo felici di aprire un contatto diretto o una chat fra me e voi.!!

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