In un momento così delicato, in cui è necessario rispettare le norme anti-Covid, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pavia propone un programma di valorizzazione dei luoghi d’interesse e cultura. Si è infatti deciso di organizzare diverse iniziative culturali nei luoghi d’arte della città.
Le sale del Castello Visconteo, con i Musei Civici, sono state adibite a luoghi per concerti e brevi documentari sulle opere più significative presenti nella Pinacoteca Malaspina, quali la Pala Bottigella di Vincenzo Foppa, e nella sezione Romanica, con il meraviglioso affresco di Sant’Agata al monte che nel 1895 venne staccato, e venduto clandestinamente a George Grey Bernard, scultore e collezionista americano, dall’antiquario parigino Raoul Heilbronner. L’affresco pervenne nel 1945 al Philadelphia Museum of Art e quindi da quest’ultimo fu restituito alla città di Pavia: nel 1991 fu generosamente donato ai Musei Civici e da allora è esposto nella Sezione Romanica e Rinascimentale. Per finire, sarà proposto un approfondimento della mostra di arte contemporanea di Volker Hermes, artista conosciuto in tutto il mondo per aver anticipato, prima della pandemia che ci sta colpendo duramente, il tema della copertura del viso, come con la mascherina. L’Assessorato ha collaborato con il Centro di Musica Antica del Ghislieri per l’esecuzione dei concerti, e consolidato i contatti con l’Università di Pavia per aumentare la visibilità del Museo Archeologico. Venerdì 11 dicembre nella chiesa di San Marino, fondata dal Re Longobardo Astolfo e caratterizzata da un campanile romanico unico nel suo genere, si è svolto un concerto dal titolo “Bach – privato…”, mentre il 15 dicembre è stata l’Aula Golgi dell’Università di Pavia a far da teatro al concerto “Solitudine e libertà”; un’aula di straordinaria bellezza per arredi e affreschi perfettamente conservati, dove il protagonista assoluto era Camillo Golgi, professore dell’ateneo e scienziato giunto al Premio Nobel per la medicina nel 1906. Nei giorni successivi altri appuntamenti in luoghi meravigliosi quali la sede del Comune di Pavia, Palazzo Mezzabarba, dagli interni che conservano importanti affreschi settecenteschi, per lo più a tema mitologico, come quelli del salone da ballo dove i musicisti suoneranno dalla balconata per sottolinearne il patrimonio artistico. Il festival terminerà con il concerto del 22 dicembre nella Biblioteca di Corte del Castello Visconteo: custodita per più di un secolo, tra l’ultimo quarto del Trecento e il 1499, nel castello, era una delle biblioteche più ricche, prestigiose e ammirate dell’epoca in Europa. Si è deciso inoltre di illuminare, in segno di speranza e buon auspicio, il palazzo del Broletto e il Castello Visconteo.
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Pavia le iniziative di Natale dell’assessorato alla cultura
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