L’inaugurazione del primo tour comico e nostalgico della storia degli 883, con la partecipazione di Mauro Repetto, è stata avviata proprio nella città che li ha visti nascere e crescere. L’estate del 1988, dopo la maturità scientifica, unì le loro vite, che, per cause che Mauro accenna in più occasioni, scusandosi con se stesso e con il pubblico, che lo sostiene quando lui ha compreso che non sentiva più “sua” l’avventura che li caricò per circa sette anni! Crisi del settimo anno? Forse, però la relazione fra i due proseguiva e anche le carriera erano in ascesa. Perché le strade si divisero, però il sogno di quell’eroe, impossibile da catturare, era parte di un’epoca, la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta, in cui, meglio di ora, un giovane cantante sapeva che potesse essere silurato, se non avesse intonato un brano “plausibile”. Max e Mauro, con un’impronta rap, si recano dal “Conte” Claudio Cecchetto, e, con qualche richiesta, nel 1992, sappiamo che l’Uomo Ragno diventò un interesse comune. Nel 2024, quel personaggio è un testo che non ha simili nella storia musicale!
I registi Stefano Salvati e Maurizio Colombi hanno trasformato il settecentesco Teatro Fraschini in un innovativo “mondo surreale”, in cui “ieri” dialoga con “oggi”: i giovani Repetto e Pezzali ricordano come non si siano “abbattuti” dopo qualche “collezione” di risposte negative, che non offrivano loro l’agognato varco nel mondo dello spettacolo, in primo luogo, l’amata musica commerciale, che da scanzonati rapper, poco o nulla conosciuti, noi, Boomer e Millenial, li ricordiamo come due, in alcune coreografie vivaci, però “romanticoni”: “Come Mai” è uno di quei brani che, daalle primissime note della melodia, lo riconosci e lo canti, quasi d’un fiato e anche con una lacrimuccia, che ti ricorda la gioventù, le “menate” per una lei o un lui che non rispondevano al tuo corteggiamento e a qualche voto non meritato, chiedendosi il motivo e, spesso, la colpa era una testa distratta, da quei pensieri, anche sciocchi e futili, che solo chi è già stato adolescente può comprendere.
Sul palco, Mauro Repetto, in un one man show, Marco Guarnerio, arrangiatore e produttore di tutti i successi degli 883 e Célie, una cantante soul, e l’Uomo Ragno, nella versione dark, che lo ascolta e lo tormenta, attraverso una fiaba autobiografica.
“Vi invito a un road movie itinerante per tutta Italia, e che comincia proprio dalla mia città. parto per questa avventura con grande entusiasmo, perché il paesaggio più bello del mondo è un teatro pieno di persone che vibrano con te in una dimensione talmente intima da sentire il profumo delle signore in prima fila e in una dimensione talmente universale, da avere tre generazioni che cantano e ballano insieme a me”, ha commentanto “il biondino, soprannominato Flash, a causa della sua indole frenetica”, come lo potete notare quando si scatena, in videoclip anch’essi “colonne portanti” di un nuovo canale con cui avvicinare i giovani alle hit.
Una fotografia che può emozionare: la professoressa di matematica del Liceo Copernico, negli anni Ottanta, ha partecipato all’esibizione del suo ex-alunno, Mauro Repetto!