Due Chiacchiere con l' Arte

Patrizia Matteucci

Sinossi Notte di Luna
Santi Francesco è un adolescente che dopo la morte della madre in un tragico incidente
è costretto a lasciare la sua città e la sua scuola per trasferirsi ad Assisi per vivere con
sua nonna e sua cugina Chiara che ricorda a malapena di conoscere. A scuola verrà
preso di mira da ragazzi più grandi e durante uno dei tanti tiri mancini che si divertono
a infliggergli, Francesco rimane isolato nel bosco, dove incontra intrappolata in una
vecchia tagliola una giovane lupa. Tra i due nasce un forte legame e il ragazzo comincia
a sentirsi meno solo, anche grazie a Chiara e agli amici di famiglia della ragazza. Ma
qualcos’altro sembra arrivato ad Assisi, qualcosa di mostruoso che nelle notte di luna
piena vaga per i boschi sbranando e uccidendo. L’ispettore Daniele Sarti e il suo vice
saranno chiamati ad indagare, ma dopo varie congetture proprio quando qualcosa si
incomincia a intravedere, Sarti si ritroverà a indagare da solo, il suo vice è caduto
vittima della bestia. Mentre l’amicizia tra Francesco e la lupa si rafforza, sempre più
vittime vengono trovate dilaniate nelle notti di luna e tutte hanno un qualche legame
con il ragazzo che continua ad avere incubi la notte, incubi dove vede se stesso come
carnefice degli efferati omicidi. Ma Chiara che è sempre più legata al cugino, non può
crederci e neanche la sua nuova professoressa che vede in lui il figlio che non ha mai
avuto può crederci. Ma il tempo stringe e una nuova luna piena si avvicina, e Francesco
timoroso di poter esser il mostro che sconvolge Assisi, si incatena ad un albero nel buio
della foresta. Mentre Daniele perlustra la casa del suo vice convinto che non sia stato
un caso che la bestia abbia attaccato lui, riceve una strana telefonata; è un prete che gli
racconta la sua versione: ad Assisi è arrivato un lupo mannaro e l’unico modo per
fermarlo è sparargli con dei proiettili d’argento. Daniele non gli crede e continua ad
indagare e imboccato da Chiara arriva a casa della professoressa così tanto legata a
Francesco. Lei non c’è ma nel suo armadio gli agenti trovano una pelle di lupo e un
artiglio di metallo, nel frigo una testa mozzata su un piatto. Tutti gli agenti si mettono
alla ricerca della donna che potrebbe essere armata e pericolosa.
Francesco è nel buio della foresta legato all’albero e continua ad guardare il cielo
coperto dalle nubi dalle quali ogni tanto occhieggia la luna. È triste e disperato ma il
suo dolore aumenta quando davanti a lui compare la sua amata professoressa. È
l’ultima persona che vorrebbe lì, sa benissimo che una volta trasformato non riuscirà
a controllarsi. La luna si libera delle nuvole e brilla alta nel cielo. La pelle comincia a
tirare, il cranio a deformarsi. Peli ispidi spuntano su tutto il corpo e canini giganteschi
ghignano da quello che una volta era il volto della sua professoressa. Lei lo ama, è il
figlio che ha sempre desiderato e al rifiuto del ragazzo nel divenire come lei, qualcosa
si infrange. Lei gli sta offrendo l’immortalità come può esser così stupido da rifiutare,
come può credere di essere un mostro quando in realtà è un dio. La rabbia prende il
sopravvento, lui viaggerà con lei per l’eternità che lo voglia o no. Ma il ragazzo ha
tanti amici. La lupa e il suo compagno sono rimasti rintanati impauriti dalla bestia, ma
il loro giovane amico ha bisogno di aiuto. Nella colluttazione che ne segue, il lupo nero
viene gettato lontano e l’orribile schiocco dell’osso del collo della lupa che si spezza,
spezza il cuore di Francesco che sembra ormai spacciato. Ma Chiara e Roberto si
frappongono tra lui e la bestia, che è troppo forte per tutti. La bestia si libera di Roberto
che resta a terra mentre Chiara armeggia con le catene nel vano tentativo di liberare il
cugino. Francesco le ordina di scappare prima che la bestia la uccida. Ma Chiara lo
abbraccia, per tutta la vita ha desiderato fare parte di una famiglia vera e ora che ha
finalmente trovato l’amore che cercava non ha nessuna intenzione di perderlo.
Abbraccia forte il cugino, se morte dovrà essere che morte sia, ma insieme. Uno sparo
rimbomba tra gli alberi, la bestia viene catapultata all’indietro con un foro nero
compare all’altezza del cuore. Daniele si avvicina incredulo, guarda la bestia tornare
donna e vede il dolore nei suoi occhi. Ricorda le parole del prete: un proiettile nel cuore
e uno in mezzo agli occhi, prende la mira ma non ha il coraggio di farlo. La donna
afferra la canna della pistola e se la posiziona sulla fronte mentre le lacrime le bagnano
il viso, il ragazzo aveva ragione, non è un dio è un mostro.
Poche persone partecipano al funerale della donna officiato da un prete alquanto strano.
Finita la funzione il prete va in cerca del ragazzo che, sempre guardando la tumulazione
della sua professoressa gli chiede perché abbia stretto il crocefisso nella mano se sapeva
che non poteva farlo. Il sacerdote si guarda il palmo dove è rimasta impressa a fuoco
l’immagine sacra. Lo ha dovuto fare per l’ispettore, per far sì che possa dormire sonni
tranquilli, e mostra i suoi canini al ragazzo in un accenno di sorriso. Francesco non ha
paura di lui, ha sentito tante storie sui vampiri ma sa che di questo si può fidare. È solo
arrabbiato e deluso, prima sua mamma, poi la professoressa e anche la lupa. Tutte le
persone che ama muoiono. Don Marco vede il dolore del ragazzo e spiega che ciò che
ci accade non è fortuito perché niente succede per caso. Ma sta arrivando gente e si
devono salutare, prima di scomparire però il prete gli dice di cercare il lupo nero,
trovando lui troverà lei. E il sorriso torna sul volto del ragazzo.
Chiara e Roberto si nascondono nella foresta, Francesco vuole che vedano con i loro
occhi altrimenti non ci crederebbero. Il ragazzo è seduto a terra in una piccola radura,
le fronde si muovono e compare il lupo nero che prima ispeziona la zona fiutando a
terra e poi si siede accanto al ragazzo accettando volentieri il pezzo di carne che gli ha
portato. Le fronde si muovono di nuovo e il cuore di Chiara si ferma. Quattro cuccioli
cicciottelli caracollano fuori mordicchiando e sbavando il ragazzo, il cui suono delle
risa arriva fino a loro. I cuccioli dopo aver bevuto il latte e giocato a rincorrersi si
quietano addormentandosi nel prato, ma uno va a rannicchiarsi tra le sue braccia
rivolgendogli uno sguardo carico d’amore. È più piccola dei suoi fratelli e il suo pelo
è argentato come la luna piena, proprio come quello della madre. Francesco la stringe
forte. Don Marco aveva ragione. Niente succede per caso.
Patrizia Matteucci, nata nel 1969, sposata e con due figli, lavora a Pesaro città dove
tutt’ora vive. Amante della letteratura di genere horror, nel 2011 ha scritto e
pubblicato il suo primo romanzo di genere thriller “Il Signore della Montagna”,
seguito nel 2016 dal thriller-horror “Notte di Luna”. Nel corso degli anni ha affinato
la sua scrittura avvicinandola sempre più al genere noir-gotico. Nel 2017 ha
pubblicato la raccolta di racconti e storie brevi “Rosso di Sera” e successivamente,
nel gennaio 2021 un horror dedicato a Erzsèbet Bathory ambientato ad Urbino,
“Rosso d’Ottobre”. Nello stesso anno prendendo spunto da storie su una casa
circondata da misteri situate sulle colline Pesaresi, ha scritto e pubblicato l’horror
“Dopo il tramonto prima dell’Alba”.

Domande:

Come nasce la sua passione per la scrittura?

ho sempre avuto una fervida immaginazione, sin da piccola amavo guardare le persone che incontravo creando storie nella mia testa del perché stessero sorridendo, litigando o altro. Crescendo ho incominciato a leggere “rubando” fumetti e foto romanzi ai miei zii e Intimità a mia madre. Ma il primo vero romanzo che ho letto è Lo squalo, da lì ho capito che il mio cuore amava un altro genere di palpiti più che quelli d’amore.

Che genere l’ ha ispirata?

Amo la letteratura di genere thriller horror e non mi dispiace il fantasy, ho un debole per orchi, fate ed elfi

Ci parli del libro

È un romanzo thriller con diverse sfumature horror, racconta la storia di Francesco, un adolescente costretto a lasciare la sua vita e i suoi amici per trasferirsi in un posto a lui del tutto nuovo e a cui crede di non appartenere. Ma si renderà presto conto che non è così solo come credeva anche grazie ad un’amica un po’ particolare. Il suo arrivo ad Assisi però coincide con l’inizio di brutali omicidi commessi nelle notti di luna piena e si comincia a mormorare di licantropi. Chi è in realtà Santi Francesco e che cosa c’entra lui con gli omicidi nella notte di luna piena?

Perché leggerlo?

Principalmente perché è un libro pieno di sentimenti, alcuni belli come l’amicizia e l’amore, altri terribili come l’abbandono o il dolore per la morte di una persona che ami. Perché si parla di bullismo, di solitudine. Si parla di sconfitta ma anche di vittoria, ma soprattutto si parla d’amore e l’amore può davvero tutto.

Progetti futuri?

Dopo questo romanzo ne ho pubblicati altri tre tendendo sempre più all’horror, ora sto scrivendo un thriller con solo qualche piccolo accenno di soprannaturale.

Dove troviamo il libro

Il libro è in vendita sulla piattaforma di Amazon, per tre anni sono stata con una casa editrice di Roma, la AUGH Edizioni, ma col tempo ho preferito pubblicare con l’editoria indipendente

Di Manuela Montemezzani 

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