Salute&Benessere

IPEM: “La medicina di genere è anche una questione di territorio e collettività”

 

Rappresentanti dell’amministrazione politica e sanitaria pavese hanno aperto il Congresso IPEM “Obesità e diabete: differenze di genere” svoltosi al Collegio Ghislieri davanti a una platea di oltre 200 specialisti di malattie endocrine.

 

Pavia, 9 settembre 2024

Grande attenzione e sensibilità dell’amministrazione politica e delle istituzioni sanitarie di Pavia alla medicina di genere, ovvero l’approccio multidisciplinare al paziente che tiene nella dovuta considerazione sia le naturali differenze biologiche legate alle caratteristiche sessuali sia quelle connesse alle sovrastrutture culturali e sociali espresse dal genere.

L’occasione per un confronto allargato è stato il Congresso IPEM “Obesità e diabete: differenze di genere” svoltosi al Collegio Ghislieri di Pavia il 6 e 7 settembre, organizzato da Fenix srl – Provider ECM con sede a Pavia e attiva dal 2009 – e diretto dalla Dott.ssa Nadia Cerutti, Direttrice SC Nutrizione clinica diabetologia e malattie endocrine dell’ASST PAVIA, con la collaborazione della Dott.ssa Paola Silvia Morpurgo dell’ASST Fatebenefratelli Sacco Milano e del Prof. Sebastiano Bruno Solerte, opinion leader di lungo corso nelle discipline endocrinologiche.

Questo appuntamento – spiega in apertura del Congresso la Dott.ssa Nadia Ceruttiriprende la lunga tradizione di convegni medici, fiore all’occhiello del polo scientifico pavese, ma con una importante novità: un approccio multidisciplinare alla malattia e alla persona. Abbiamo ascoltato ad esempio inusuali interventi non scientifici, ma dal taglio umanistico che hanno evidenziato quanto sia importante per i medici conoscere il contesto di comunità ed essere in grado di comunicare efficacemente con il paziente”.

Ha inaugurato i lavori congressuali il Sindaco della Città di Pavia – Michele Lissia encomiando un evento che già nel nome – “Incontri Pavesi di Endocrinologia e Metabolismo” e nel gemellaggio con eventi corrispondenti in altri territori lombardi – contiene la visione della città di Pavia portata ad ampliare lo sguardo. “Quello delle differenze di genere – in patologie come obesità e diabete ma soprattutto in generale – è un tema di cui come amministrazione vorremmo occuparci intensamente, perché riequilibrare una situazione in questo momento abbastanza critica deve essere l’obiettivo di ogni ente“.

La visione umanistica dell’Assessore alla Sanità del Comune di Pavia – Giampaolo Anfosso si collega ai contenuti scientifici del Congresso: “Vengo da 40 anni di insegnamento alle Scuole Medie dove il lavoro di controllo e attenzione ai disturbi alimentari è sempre stato un tema centrale; nutro grande interesse per il linguaggio inclusivo volto a superare gli stigmi”.

Dal Direttore Socio-Sanitario dell’ASST di Pavia Giancarlo Iannello, arriva una ‘istantanea sanitaria’ della provincia di Pavia: “La nostra provincia è la più anziana in Lombardia, con il maggior numero di pazienti cronici. Dobbiamo lavorare sulla prevenzione, sugli stili di vita e sulla presa in carico continuativa dei pazienti cronici: ad ora solo il 61% dei cittadini sono infatti aderenti alle terapie e ai percorsi diagnostico-terapeutico assistenziali raccomandati“.

La voce dell’Ordine dei Medici di Pavia giunge attraverso Giuseppe Giuffrè, medico di medicina generale a Varzi da 32 anni che rileva come, essendo la provincia di Pavia quella con l’età media più alta della regione, il diabete sia una patologia che ricade ancor di più sul territorio: oltre il 10% dei suoi pazienti è affetto da diabete mellito (vs media nazionale intorno al 7%). “L’ASST sta facendo un lavoro eccellente sia con i pazienti, ma anche con il territorio; il medico di medicina generale non si trova più da solo con i pazienti, ma può contare sulla concreta collaborazione dell’ASST e delle istituzioni“.

DIFFERENZE DI GENERE – DAL CONGRESSO IPEM, IL FOCUS SU OBESITA E DIABETENel congresso IPEM, il focus sulle differenze di genere su obesità e diabete ha evidenziato come queste
patologie siano associate a forti stigmi sociali, specialmente per le donne. La difficoltà a ottenere diagnosi accurate deriva da pregiudizi che tendono a far percepire tali malattie come conseguenza di cattivi comportamenti piuttosto che come vere condizioni mediche, con le donne spesso giudicate più duramente. Si è quindi sottolineata l'importanza di un approccio medico "gender sensitive" sia dal punto di vista della comunicazione, per migliorare il dialogo e la fiducia tra medico e paziente tenendo conto delle differenze di genere, sia dal punto di vista giuridico prevedendo iter di prevenzione e cura distinti per genere del paziente, per dare piena attuazione al principio costituzionale di uguaglianza al diritto alla salute.
Infine, è stata evidenziata l’esigenza di un cambiamento culturale e formativo nella medicina, integrando la medicina di genere in tutte le specialità e sfruttando le potenzialità dell'intelligenza artificiale per aggiornare costantemente i protocolli clinici.

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