Cultura e Musica

Rivanazzano: prima serata SanFraBeerFest con i New Trolls

Circa 700 persone come pubblico e chi li avrà percepiti, nell’atmosfera nella località alle pendici delle colline, con voci acute, come adolescenti “gasati” alla loro prima esibizione, assoli da brividi e molti ragazzi, alcuni, forse, nemmeno maggiorenni. Sì, perché la Vera musica è questa e, soprattutto se stanno studiando canto e alcuni strumenti, da questo “patrimonio”, inventato negli anni Settanta, devono avviarsi.

Tra una fotografia, un video e molta security che ci teneva lontani dal palco, ho atteso la conclusione della serata e, con amici nel settore musicale, il duo Myra, Roberto e Tiziana, ho avuto modo in conoscere una delle due voci della band originaria, Gianni Belleno, e con la sua compagna, Nausica Baldo, che partecipa al Festival della Musica Italiana, a Varsavia.

Nausica è autrice della sua canzone, “Malak”: una ragazza ha molti sogni , però, quando scoppia la guerra, viene colpita da un’arma e la sua cecità non le permette di realizzarsi come avrebbe voluto. Lei “grida alla Guerra”, alla sua inutilità, e implora Dio che possa aiutare questa umanità, spesso, povera di valori e che non si ricorda di pregare. Il testo, con qualche riferimento anche agli attentati che han allarmato e allarmano, è esplicito e potrebbe causare qualche lamentela, però Nausica non vuole “solo” cantare, quanto pregare e scuotere le anime delle persone.

In una serata che anche la brezza delle piante, nella cornice del Parco Brugnatelli, offre la sua atmosfera, i due nomi celebri, Nico Di Palo, il già citato Gianni, e i nuovi componenti si sono esibiti, inaugurando la “Sanfra Beer Festival”, festa della birra, organizzata dalla Croce San Francesco Onlus, con cui abbiamo avuto modo di conoscerci un mese fa.

Una signora ha sintetizzato in una frase la serata:” Siete macchine da guerra”!

I video, sulla pagina Instagram “Eco di Pavia”, offrono un collage della serata.

Saranno anche macchine da guerra, però le loro canzoni e la loro musica erano un linguaggio universale, che, dagli Sessanta e Settanta, esprimeva la rabia e l’indignazione verso qualsiasi guerra e , oggi, come anche gli incidenti sul luogo di lavoro, i testi sono attuali e, forse, anche per quello, qualche lacrima, tra nostalgia e sfiducia nel futuro, si asciuga con le risate di qualche amico, che si ricorda una qualche marachella, mentre si viaggiava in Vespa, intonando “Aldebaran”.

 

Un ringraziamento a “Croce San Francesco Onlus”, in particolare alla presidente, Luisa Orezzi, intervistata circa un mese fa, durante una riunione in merito a queste serate!

Domani, il tributo a Vasco, e, domenica, la Rondoband!

 

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