Due Chiacchiere con l' Arte

Teresa Fessia , Scrittrice

Sinossi UOMINI

Mi sono spesso interrogata sul perché esista questo antagonismo atavico, troppo
spesso bellicoso tra il genere femminile e quello maschile. Incomprensioni, diversità
di sensibilità e di linguaggio ma che sfocia quasi sempre nel tentativo da parte
dell’uomo di sovrastare, imporre e condizionare a proprio vantaggio la donna.
Non per tutti ovviamente: a volte fioriscono teneri rapporti di cooperazione che
durano nel tempo ma più spesso le donne sono abusate psicologicamente e
fisicamente.
12 racconti che descrivono rapporti quasi mai paritari fra uomo e donna dove queste
ultime, quando ne diventano coscienti, per non soccombere o implodere in
situazioni non volute, sviluppano strategie che le portano a soluzioni impensabili.

 

UN ARTISTA MALTESE SELEZIONATO PER LA COPERTINA DI UN LIBRO EDITO IN ITALIA

Teresa Fessia autrice di “UOMINI” Seleziona per la propria copertina un dipinto di Mario Zammit-Lewis
Durante la Mostra Personale di Mario Zammit-Lewis tenuta dal 3 al 26 Novembre 2023 al Museo Civico Casa
del Conte Verde di Rivoli (To) ho avuto modo di visionare una sua opera, “Love is in the air” che mi ha
particolarmente colpita per la sensualità che sprigionava. Stavo dando alle stampe con la casa editrice
italiana Booksprint un mio libro di racconti intitolato “Uomini” ed ho pensato che quel dipinto fosse perfetto
per la copertina, anche se parzialmente contradditorio rispetto al tema trattato. I miei scritti raccontano
soprattutto la conflittualità e la prevaricazione che troppo spesso viene a crearsi nel rapporto uomo-donna e
questo, quasi sempre, a discapito del femminile. Ma era perfetto comunque perché rispecchiava un
rapporto d’amore, forse anche l’ambiguità o l’illusione di un amore, ma soprattutto trapelava quel
sentimento di completezza che ogni donna vorrebbe avere nella sua vita. Ho chiesto a Mario se potevo
utilizzarlo per la mia pubblicazione e lui mi ha detto di si.

INTERVISTA ALL’ AUTRICE

Perché è nato questo libro ?

Penso di essere stata un’antesignana in molte battaglie sull’emancipazione femminile. Me ne sono
andata a 17 anni da una casa patriarcale dove le donne non sono mai contate granché. Ho lottato
per studiare, per scrollarmi di dosso una serie di insicurezze dovute all’educazione famigliare da
me mascherate per sentirmi forte, per stare in piedi. Grazie alla fede buddista conosciuta in
giovane età, poco per volta mi sono appropriata della mia identità ed ho imparato a riconoscere i
soprusi, anche quelli meno evidenti, meno eclatanti che si perpetuano da sempre sulle donne. Ho
scritto di questo.

 Cosa ne pensa del libro……

Mi auguro venga comperato soprattutto dagli uomini e che i miei racconti possano farli riflettere e
anche divertire. Che magari possano servire ad avvicinare i due universi, quello maschile e quello
femminile. Che qualche donna si rispecchi in qualcuno dei personaggi, senza rivalse. Che ci si
possa rendere conto che non solo le botte fanno male. Fanno male le bugie, i sotterfugi, le
indifferenze, i silenzi

 Perché ha voluto trattare questo argomento……

Perché mi sono sempre occupata, a modo mio, di soprusi. Non tollero la carenza di sensibilità in
generale e la prevaricazione nei confronti del più debole. Donne in Primis ma anche gli abusi
perpetrati sui bambini, sugli animali, sulla natura. Detesto quello che si crede più forte, che pensa
di dominare persone e cose. Mi sono occupata di Regia ed ho presentato 3 spettacoli per la Città di
Rivoli (Torino) sulla Violenza sulle donne. Un tema che ho scoperto a livello teatrale seguendo i
lavori di Serena Dandini e soprattutto i libri scritti su delle testimonianze ben più forti e tragiche di
quelle che descrivo io, anche se i meccanismi sono sempre quelli.

 Ci parli di lei come scrittrice

Ho amato fin da piccola scrivere perché amavo leggere. Sono stata definita da Mario Fratti,
docente di Letteratura in una prestigiosa Università a New York, sceneggiatore di NINE film e
Musical, al quale avevo sottoposto un mio primo breve romanzo: “……una scrittrice onesta e
coraggiosa. Ottimo linguaggio, eccellenti descrizioni…” Apprezzamenti che mi hanno riempita di
gioia e di orgoglio. Io scrivo in un modo chiaro, diretto, oserei dire minimalista. Penso che scrivere
voglia dire riuscire a trasportare il lettore nel tuo mondo, nelle tue sensazioni. Devi riuscire a
vedere, a sentire quello che lo scrittore vuole trasmetterti. Io so fare questo perché per prima
entro dentro alla mia storia, mi ci immergo, la vivo. Sono una, mille donne.

 Dove possiamo trovare questo libro

Il mio Editore è Booksprint. Conviene comperarlo direttamente da loro. E’ distribuito su Amazon
ma hanno tempi elefantiaci di invio. Altrimenti ordinarlo presso le librerie. Allegherò il link per
richieste dirette

 Progetti futuri

Scrivere necessita di tempo però, il prossimo lavoro, vorrei fosse legato alla mia vena più ironica e
dissacrante. Amo autori inglesi tipo Alain Bennet, commediografo dallo humor sottile e divertente,
un po’ alla Monthy Python per intenderci. Mi piacerebbe moltissimo che qualche racconto che ho
scritto o che scriverò diventasse la trama di un film. Ho scritto e messo in scena alcuni copioni per il
teatro e l’idea di diventare sceneggiatore mi solletica. Comunque ho già in mente il titolo del mio
prossimo libro ma non lo svelo.

 

Di Manuela Montemezzani

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