Biografia
Franco Casadidio, nato a Terni nel 1969, impiegato, è al suo terzo libro dopo “Quando arriverà la primavera” (GoWare Edizioni, 2015) una raccolta di cinque racconti ambientati in Baviera e “L’impronta del diavolo” (Self publishing, 2021), la storia di due giovani affiliati alla cellula di Monaco di Baviera della R.A.F. (Rote Armee Fraktion) negli anni bui del terrorismo internazionale.
Appassionato di storia tedesca contemporanea, nel 2015, con il racconto breve “I ricordi del cuore”, si è classificato al primo posto del concorso letterario internazionale “Roma chiama Berlino”.
www.francocasadidio.eu
Sinossi
Tutto ha inizio l’11 novembre 1918, il giorno in cui la Germania chiede l’armistizio alle potenze alleate
ponendo così fine alla prima guerra mondiale.
Helmut von Schotze, ufficiale della Reichswehr, alla testa del suo plotone fa ritorno a casa, sconfitto e
umiliato come il resto dell’esercito, al termine di una guerra che ha fatto milioni di morti e feriti e che ha messo
in ginocchio l’economia tedesca, causando il crollo dell’impero con la conseguente fuga del Kaiser Guglielmo.
Nel gruppo di soldati che lo seguono c’è il suo amico d’infanzia, Klaus Funke, anche lui originario di
Berchtesgaden, un piccolo paese a ridosso delle alpi bavaresi dove i due tornano dopo quattro anni di
lontananza.
La famiglia von Schotze è la più importante del paese; ricca, influente, rispettata da tutti, serbatoio di
uomini per le alte gerarchie militari – ma in alcuni casi anche per quelle ecclesiastiche – ha in Jürgen, il figlio di
Helmut, il rampollo destinato a seguire le orme di coloro che l’hanno preceduto.
In casa Funke, invece, a dominare la scena è la politica, con Klaus che continua la tradizione di famiglia
ricoprendo quella carica di Borgomastro del paese, appartenuta al padre e prima ancora al nonno. L’uomo è
sposato con Rivka, tedesca di religione ebraica, e i due hanno una figlia, Sara, coetanea di Jürgen.
I due ragazzi si frequentano fin da bambini e la loro amicizia, giunta l’età dell’adolescenza, si trasforma
in un sentimento più profondo che li unisce in maniera sempre più forte, permettendogli di attraversare anche
quei momenti difficili che la Germania è chiamata a vivere dopo la sconfitta nella grande guerra.
Le condizioni imposte dagli alleati riducono il Paese alla fame scatenando, al tempo stesso, un violento
risentimento verso coloro che vengono visti come gli artefici non solo della sconfitta ma anche dell’umiliazione
inflitta al II Reich.
Inglesi e francesi diventano i bersagli dell’odio germanico, al pari degli ebrei tedeschi, considerati come
i veri traditori del Paese, coloro che, in segreto, hanno tramato per far sì che la Germania uscisse sconfitta dal
conflitto.
In questo scenario da guerra civile, con la disoccupazione alle stelle e l’inflazione che divora il potere
d’acquisto di salari e stipendi, Helmut, Klaus e le rispettive famiglie, si trovano coinvolti nei momenti più
importanti e drammatici di quegli anni.
La fragile repubblica di Weimar, stretta tra le idee rivoluzionarie dei partiti di sinistra e la voglia di
restaurare l’impero dei movimenti nazionalisti e di destra, vacilla paurosamente e a nulla valgono gli sforzi di
quei pochi e fedeli funzionari dello Stato – come Helmut e Klaus – che invano tentano di opporsi ai diversi
estremismi.
Per ironia della sorte, è proprio Helmut che, sul finire degli anni Venti, conferisce a un giovane caporale
dall’esercito in servizio a Monaco di Baviera – Adolf Hitler – l’incarico di spiare un piccolo movimento di
destra – il Partito dei Lavoratori Tedeschi – embrione di quel partito nazionalsocialista che, dopo pochi anni,
diventerà l’unico di tutta la Germania.
Klaus invece, che dopo l’ascesa al potere di Hitler viene allontanato dall’incarico di borgomastro a causa
della sua appartenenza al partito socialdemocratico, torna al suo vecchio impiego nella segheria del paese,
trovandosi a lavorare fianco a fianco con Georg Elser, un giovane dalle abitudini alquanto misteriose, una figura
apparentemente anonima ma che invece, del tutto inaspettatamente, riuscirà a ritagliarsi un ruolo da
protagonista nella grande storia arrivando ad un passo dall’uccidere il Führer.Le vite di tutti i protagonisti vengono profondamente segnate dall’ascesa al potere e dalla politica di
Hitler, in particolare dalle leggi razziali ed antisemite di cui Sara – mezzosangue, figlia di un’ebrea – diventerà
una delle tante vittime.
Jürgen, inizialmente convinto sostenitore delle idee del nazionalsocialismo e della necessità che il
popolo tedesco ottenga quella rivincita che gli permetta di cancellare “l’umiliazione di Versailles”, arriverà,
attraverso un difficile percorso interiore fatto di dubbi ed incertezze, a una decisa e convinta presa di coscienza
degli orrori della politica del III Reich fino all’epifania finale che lo porterà a un sofferto ripensamento critico
delle sue convinzioni e delle sue azioni da colonnello delle SS, accettando con dignità e autentico desiderio di
riscatto di pagare per le sue colpe e i per suoi errori.
Sara, la protagonista femminile, rimarrà sempre salda nelle sue convinzioni antinaziste e tra i due sarà
lei a dimostrare maggiore forza e fiducia nel futuro; resterà accanto a Jürgen con coraggio e con un amore che
sa capire e perdonare senza mai dimenticare un passato in cui hanno rischiato di perdersi e che li ha visti
testimoni degli orrori e della violenza che gli uomini possono fare ad altri uomini.
Tutti i più grandi avvenimenti storici della prima metà del ‘900 fanno da sfondo alla vicenda umana dei
protagonisti: dalla firma della resa tedesca nel 1918 alla crisi del ‘29; dai primi anni del movimento nazista alla
presa del potere nel gennaio del 1933. Dalla “notte dei lunghi coltelli” a quella dei “cristalli”; dai tentativi di
assassinare Hitler fino alla disfatta finale, passando attraverso la Conferenza di Wannsee e l’assassinio di
Heydrich, ogni episodio, raccontato con precisione storica, vede partecipi a vario titolo i protagonisti del
romanzo, in un’avvincente narrazione che si concluderà solo a metà degli anni ‘80.
Domande
Come nasce questo libro ?
Il libro nasce dalla volontà di raccontare il dramma della Shoah attraverso il racconto della vita di due giovani tedeschi, Jürgen e Sara, i due protagonisti del romanzo.
La storia è la mia grande passione – insieme alla scrittura, ovviamente – ma, non essendo uno storico di professione, non potevo scrivere certamente un saggio. Così, poco a poco, è nata l’idea di un libro in cui tutti gli eventi storici di quell’epoca vedessero come protagonisti, diretti o indiretti, Jürgen, Sara e i loro familiari. Nel romanzo solamente questi personaggi sono frutto della mia fantasia, tutti gli altri sono assolutamente reali, così come i fatti narrati. In questo modo sono riuscito a ripercorrere la storia tedesca dal momento dell’armistizio che pose fine alla Prima Guerra Mondiale – 11 novembre 1918, il giorno in cui inizia la storia narrata nel libro – fino al processo di Norimberga che chiude definitivamente il triste capitolo del regime nazista. La storia d’amore è parte integrante di tutto questo, perché a essere raccontata è la vita di due ragazzi normali, nati e cresciuti nel momento sbagliato nel Paese sbagliato, vittime, entrambi, di una follia senza precedenti.
Che ricerche ha dovuto effettuare per poterlo scrivere?
Scrivere un romanzo storico vuol dire raccontare degli avvenimenti effettivamente accaduti, parlare di personaggi realmente esistiti. Per fare questo in maniera seria e con la massima professionalità, bisogna documentarsi, in modo preciso, pignolo, senza lasciare nulla al caso. Tutto questo, com’è ovvio, richiede tempo e anche sacrificio e senza una vera passione, è qualcosa difficile da realizzare. Io, personalmente, leggo moltissimi saggi storici ma anche biografie che mi permettono di penetrare a fondo gli aspetti privati e meno noti di personaggi famosi che, troppo spesso, conosciamo solo superficialmente.
Tutti sanno chi era Hitler e cosa ha fatto nella sua vita, ma quanti sono al corrente, ad esempio, che non era tedesco ma austriaco? E quanti sanno che, proprio lui che avrebbe scatenato la più sanguinosa guerra che si sia mai combattuta, appena compiuta la maggiore età scappò dalla sua madrepatria proprio per non fare il servizio militare? O, ancora, che da giovane aveva avuto un rapporto difficilissimo con il padre ma adorava letteralmente sua madre tanto da soffrirne la perdita ancora in età adulta? Ecco, prima di scrivere un romanzo storico bisogna studiare, conoscere, sviscerare fatti e personaggi ma lo si può fare solo avendo una grande passione per la storia a tenerci compagnia.
I protagonisti del libro come sono nati ?
In realtà non ho avuto ispirazioni particolari per i due protagonisti. Volevo raccontare la storia d’amore di due giovani tedeschi di quegli anni, partendo però da due situazioni diametralmente opposte. Da un lato un Deutschblütiger, un tedesco di sangue “puro”; dall’altro una ragazza, anche lei tedesca, ma di origini ebraiche. Mostrare come venne stravolta la vita di questi due ragazzi con l’ascesa al potere dei Nazisti, soltanto perché nelle vene di uno dei due scorreva del sangue che, per pura follia, veniva considerato “impuro”, era uno degli obiettivi che mi ero prefissato e che spero di aver raggiunto con il mio romanzo.
Progetti per il futuro?
Nei primi mesi del 2024 uscirà il mio nuovo romanzo, una storia ambientata durante la Grande Guerra. Sarà una storia molto particolare ma caratterizzata dal solito canovaccio che adotto in ogni mio romanzo: l’intreccio continuo tra la storia vera, quella con la S maiuscola, e la parte romanzata frutto della mia fantasia, un mix che possa permettere al lettore di conoscere un periodo storico a volte poco conosciuto. Sulla seconda guerra mondiale sappiamo praticamente tutto, mentre per ciò che riguarda la prima, vuoi perché non c’era ancora la copertura mediatica dei cinegiornali e delle radio, vuoi perché, a livello di popolazione, fu un conflitto che coinvolse solo quelle terre situate nelle vicinanza del fronte che erano una minima parte rispetto a tutto il Paese, molti aspetti vengono, ancora oggi, quasi del tutto ignorati. Ecco, il nuovo libro cercherà di raccontare la Prima Guerra Mondiale attraverso una storia, diciamo così, molto particolare!
Dove possiamo trovare il libro ?
È possibile trovarlo in tutti gli store online e nelle librerie fisiche di tutta Italia, oltre che, ovviamente, sul sito della casa editrice Drakon Edizioni.
Nel mese di gennaio, poi, ho in programma moltissimi eventi, alcuni riservati alle scuole – da Palermo a Trieste, passando per l’Abruzzo, il Lazio e l’Umbria – altri aperti al pubblico; anche durante questi incontri sarà possibile acquistare le copie del libro, magari dopo aver assistito alla presentazione e aver rinfrescato, così, le proprie conoscenze storiche.
Di Manuela Montemezzani