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Il Tarassaco, alla scoperta dei rimedi naturali “antichi”

L’ appuntamento odierno con i rimedi naturali tramandati dalla tradizione è dedicato ad una pianta spontanea molto conosciuta e largamente diffusa nei nostri prati, il Tarassaco. Chi di noi, grandi o piccini, non ha raccolto almeno una volta in un prato i “soffioni”, quelle delicate inflorescenze bianche che sembrano piumette, per poi soffiarvi sopra con vigore per disperderli nel vento?! È proprio nel Tarassaco che ci siamo imbattuti tante volte sin dall’infanzia, chiamandolo magari Dente di Leone, nomenclatura che deriva proprio dalla forma dentellata delle sue foglie.
Conosciuto ed apprezzato già dalla millenaria medicina tradizionale cinese come rimedio di “bellezza” per gli occhi e la pelle, il Tarassaco fu utilizzato a partire dal X secolo nella medicina araba per le sue proprietà diuretiche e depurative. È dal Seicento che l’uso della pianta si fa continuativo, tanto da averle permesso di ‘guadagnarsi’ il curioso appellativo di “piscialletto”, utilizzato proprio per sottolinearne la natura fortemente diuretica. Fu a partire da quel periodo che il Tarassaco venne utilizzato nello specifico anche come rimedio epatico, utile soprattutto in caso di calcoli al fegato e per curare l’ittero.
Oggi la moderna farmacopea naturale ci offre la tintura madre e l’estratto fluido di Taraxacum Officinale quali modalità ‘principe’ per assumere questa pianta dal tropismo epatico, utile per facilitare la secrezione di bile e nel contempo drenare in modo delicato i reni.
Le nostre nonne consumavano il Tarassaco cotto o in insalata e, ancor oggi, alcuni piatti della cucina tradizionale dell’entroterra ne contemplano l’uso. Attenzione però alla raccolta “fai da te”: il gambo dell’inflorescenza contiene infatti un liquido lattiginoso che si libera quando viene reciso; esso va trattato con cautela in quanto, oltre a macchiare la pelle, risulta potenzialmente tossico per ingestione. Quindi, se vogliamo raccogliere i meravigliosi “soffioni” per ‘giocarci’ e tornare un po’ bambini va benissimo, ma preferiamo sempre le formulazioni farmaceutiche se vogliamo assumere il Tarassaco a scopo depurativo!
Io come sempre vi ringrazio per l’attenzione e vi dó l’appuntamento naturalmente a giovedì prossimo.
Cristinacavallero.nat@gmail.com

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