Il Paese è indignato e anche io, prima da donna, poi da abitante di una Nazione “libera”, non comprendo come la Legge, nonostante le continue riforme e condanne più gravi, non sia diventata aspra da far riflettere un numero “infinito” di volte quegli pseudouomini, quando pensano che conquistare il corpo di una ragazza, evidenzio “il corpo” e NON “l’anima”.
E se possiamo “peggiorare” una situazione già destabilizzante è quell’affermazione di una “madre”. Le adolescenti di oggi, sono la prima a pensarlo, offrono sui social “molto”: non giudico, poiché molte pensano che, se carine e simpatiche, possano anche guadagnare, con follower e magari han famiglie in difficoltà. Sì, non è un ragionamento e la famiglia dovrebbe controllarle, poiché minorenni. Questo, però, non giustifica l’indole maschile di fronte a una negazione.
Alcuni ricordano le serate o le domeniche pomeriggio a ballare e, anzi, la componente maschile “corteggiava” , “ci provava”, “prendeva il due di picche”, parafrasando una canzone di Max Pezzali, che ben racconta la gioventù pavese, però amiche e non le si tutelava!
L’abuso di libertà, sin dall’età di quattordici anni, bambini e bambine che iniziano a scoprire la sfera più intima, in mezzo ad alcool, droghe e persone più grandi, “solo” all’anagrafe! Gli adolescenti che han concluso “l’altro ieri” le scuole medie inferiori hanno il dovere il diritto di esplorare i sentimenti, però nell’innocenza della loro età e non atteggiandosi da finti adulti, poiché le conseguenze negative possono essere irreversibili, come nel caso di maschi che violentano una loro coetanea e non comprendono la crudeltà del gesto.
Con l’inizio delle scuole, insegnanti sia di bambini sia di ragazzi hanno approvato progetti di educazione sessuale, parte dei quali seguiti dalla psicoterapeuta pavese, Roberta Manfredini, che si occupa, in prima persona, anche dei crimini più sconvolgenti, partecipando a colloqui con “uomini”, che han commesso reati contro le donne.
L’intervista alla Dottoressa verrà pubblicata in questo mese, con l’aggiunta di nuove iniziative, cui accenniamo: esposizioni artistiche, come denuncia della condizione femminile in Italia, a Vigevano e a Lomello.