Start Oltrepò è un progetto di marketing territoriale, con un obiettivo che, ormai, accomuna chiunque l’abbia nel cuore, abitanti, escursionisti e istituzioni: promuovere l’Oltrepò Pavese come meta turistica di qualità, valorizzandone le peculiarità, le tradizioni, la storia e le risorse naturali. Il progetto messo in atto dalla Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese è un invito a scoprire un territorio da esplorare, dalle segrete quanto evocative risorse da migliorare e tramandare alle nuove generazioni, che osservano lontano e, spesso, non si accorgono della Bellezza che li circonda.
Da luogo a destinazione a esperienza ed emozione. Una vera meta che abbraccia un turismo eterogeneo, amante della natura, della storia e della gastronomia. Il progetto è stato inventato nell’ambito del percorso che, dal 2018 ad oggi, ha portato alla costruzione della Strategia Turistica dell’Alto Oltrepò Pavese nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne, promossa da Regione Lombardia ed Agenzia per la coesione territoriale.Un percorso reso possibile grazie al contributo di Regione Lombardia, nell’ambito del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale ‘14-‘20, ed alla proattività dei Comuni dell’Area Interna Alto Oltrepò Pavese – Appennino Lombardo che fin dal 2020 hanno lavorato per costruire un percorso di trasformazione dell’Oltrepò Pavese da “luogo” a “destinazione turistica”.
Da luogo a destinazione a esperienza ed emozione. Una vera meta che abbraccia un turismo eterogeneo, amante della natura, della storia e della gastronomia. Il progetto è stato inventato nell’ambito del percorso che, dal 2018 ad oggi, ha portato alla costruzione della Strategia Turistica dell’Alto Oltrepò Pavese nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne, promossa da Regione Lombardia ed Agenzia per la coesione territoriale.Un percorso reso possibile grazie al contributo di Regione Lombardia, nell’ambito del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale ‘14-‘20, ed alla proattività dei Comuni dell’Area Interna Alto Oltrepò Pavese – Appennino Lombardo che fin dal 2020 hanno lavorato per costruire un percorso di trasformazione dell’Oltrepò Pavese da “luogo” a “destinazione turistica”.
“Una iniziativa che, attraverso un lavoro di squadra, diventa realtà anche grazie all’attenzione di Regione Lombardia ed alla collaborazione con la Camera di Commercio di Pavia che mira a valorizzare le specificità territoriali nell’ambito di un più ampio percorso di costruzione della Destination Management Organization della Provincia di Pavia”, ha detto Giovanni Palli – presidente di Provincia e della Comunità Montana. Esso è da immaginarsi un percorso che non fatica ad unirsi in numerose alleanze, poiché il costante lavoro delle imprese turistiche offre i premi di molti sacrifici.
ph da sinistra Paolo Meneghetti, Giovanni Nipoti, Tagliani
La necessità di ridurre le emissioni di CO2 e altri gas climalteranti, concausa dell’effetto serra e conseguentemente del cosiddetto climate change, ha determinato, a livello internazionale a partire dal Protocollo di Kyoto del 1997, l’adozione di politiche sostenitrici della produzione di energie rinnovabili.
La crisi energetica dovuta all’invasione russa in Ucraina, con la conseguente ritorsione sulle forniture di gas metano ai Paesi europei, e la crisi economica, l’aumento dei prezzi del gas fino a 300 €/MWh, ripresa dell’inflazione, possibili piani di razionamento del gas per i mesi invernali. Una coesione, a livello locale, di autoconsumatori e di comunità che, nel loro luogo, consumano l’energia che si autoproducono. Il numero potenziale di “di Aggregatori”, pensato dal Gal, è pari a 238 mila persone. L’acronimo di gruppo di azione locale è una società mista pubblico/privata finalizzata al sostegno del turismo rurale sostenibile ed inclusivo, allo sviluppo, innovazione e promozione delle filiere e dei sistemi produttivi, alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico e storico – culturale e offre un sostegno concreto per la realizzazione ed implementazione dei servizi essenziali e socio-assistenziali
È intervenuto fra gli altri Sergio Olivero, componente del Comitato Tecnico Scientifico di C.E.R. Chiamo
Energia e del Comitato Scientifico di IFEC (Forum Italiano delle Comunità Energetiche) che ha sottolineato “l’unicità di questo progetto, che è in grado di creare una capacità di aggregazione e gestione sovracomunale delle CER, partendo dalla comunità energetica” mettendo al centro cittadini e
imprese nella catena di redistribuzione del valore creato dalla Transizione Energetica”.
Energia e del Comitato Scientifico di IFEC (Forum Italiano delle Comunità Energetiche) che ha sottolineato “l’unicità di questo progetto, che è in grado di creare una capacità di aggregazione e gestione sovracomunale delle CER, partendo dalla comunità energetica” mettendo al centro cittadini e
imprese nella catena di redistribuzione del valore creato dalla Transizione Energetica”.
Francesco Meneghetti: “Il progetto genera di per sé energia culturale ma è estremamente concreto e sarà articolato in tre workshop nelle tre rispettive aree di territorio presidiate dai GAL lombardi, prevede uno
studio approfondito sulle aggregazioni di possibili CER e che ci fornirà i dati utili per capire il valore e il risparmio economico delle Comunità energetiche. I risultati dello studio saranno presentati il 15 dicembre
2023, a Milano, in un convegno internazionale sul tema”.
Nella sua fase di avvio il progetto prevede di coinvolgere tra agosto e settembre i comuni appartenenti ai tre GAL e altri soggetti privati interessati (soprattutto PMI) affinché possano partecipare alla raccolta di informazioni per rendere il progetto strumento utile ed esecutivo. “L’evento di dicembre – conclude Meneghetti – porterà i risultati di uno studio di fattibilità sovracomunale che affida potenzialmente ai GAL una responsabilità innovativa di governance, in tema energetico: i GAL possono puntare a divenire attori della Transizione Energetica, cooperando in modo virtuoso per coordinare tanti piccoli comuni dalla preponderante natura rurale, comuni che hanno bisogno di strumenti e di una guida nei percorsi verso la decarbonizzazione”.
studio approfondito sulle aggregazioni di possibili CER e che ci fornirà i dati utili per capire il valore e il risparmio economico delle Comunità energetiche. I risultati dello studio saranno presentati il 15 dicembre
2023, a Milano, in un convegno internazionale sul tema”.
Nella sua fase di avvio il progetto prevede di coinvolgere tra agosto e settembre i comuni appartenenti ai tre GAL e altri soggetti privati interessati (soprattutto PMI) affinché possano partecipare alla raccolta di informazioni per rendere il progetto strumento utile ed esecutivo. “L’evento di dicembre – conclude Meneghetti – porterà i risultati di uno studio di fattibilità sovracomunale che affida potenzialmente ai GAL una responsabilità innovativa di governance, in tema energetico: i GAL possono puntare a divenire attori della Transizione Energetica, cooperando in modo virtuoso per coordinare tanti piccoli comuni dalla preponderante natura rurale, comuni che hanno bisogno di strumenti e di una guida nei percorsi verso la decarbonizzazione”.