Grazie Deledda, poetessa sarda, già nel 1900, si definisce tra le prime autrici di genere femminile in Italia.
Grazia nasce a Nuoro, città qui è molto legata, nel 1871, e che ricorderà spesso nelle sue poesie, anche quando, dopo il matrimonio, si trasferirà a Roma.
La brama di apprendere e di esternare le sue emozioni, in particolare nostalgiche, l’ accompagna sin da bambina: la sua infanzia e la sua adolescenza non furono facili e decise di pubblicare il primo romanzo, Stella d’Oriente, nel 1891, quando la famiglia era in crisi. La ragazza si impegna per cercare di mantenerla unita, ma non ci riuscì.
Nonostante le opinioni avverse dei parenti, la ragazza decise di partire a per Cagliari, in cui incontrò persone che la aiuteranno a diventare famosa e il marito, Palmiro Madesani, di professione impiegato dalla finanza, che la porterà Roma, meta da lei ambita, poiché offriva numerose occasioni per promuovere il suo lavoro.
Le atrocità della Prima Guerra Mondiale non contribuirono all’ ispirazione di testi, ma, nel 1927, le viene conferito il Premio Nobel per la Letteratura e, ad oggi, è l’unica donna italiana ad averlo ricevuto:
“per la sua ispirazione idealistica, scritta con raffigurazioni di plastica chiarezza della vita della sua isola nativa, con profonda comprensione degli umani problemi”