Cronaca

L’Università di Pavia torna nella fascia più alta al mondo e si conferma leader in Italia

L’Università di Pavia è tra le migliori università a livello globale, secondo la ventesima edizione della classifica universitaria internazionale più consultata.

Il QS World University Ranking 2024, pubblicato il 27 giugno dall’analista globale dell’istruzione superiore QS Quacquarelli Symonds, vede l’Università di Pavia dodicesima in assoluto in Italia e nella fascia più alta tra gli atenei internazionali.

Un dato particolarmente prestigioso anche perché la graduatoria pone Pavia a confronto con università di dimensioni superiori, mega-atenei italiani e globali, oltre che con università private e specializzate locali e internazionali.
Si segnala complessivamente un netto avanzamento dell’Ateneo pavese, già classificato dal Censis come il migliore tra i grandi atenei pubblici nazionali.
Prima di Pavia ci sono in Italia solo università che hanno dimensioni quantitative superiori.

Il risultato acquista anche più prestigio in virtù del fatto che, in occasione dei vent’anni della nascita della graduatoria, il QS World University Ranking ha ampliato le proprie analisi, comprendendo 1.500 università (pubbliche e private, specializzate e generaliste) in 104 paesi, tra cui 42 atenei del nostro Paese.
Il dato rappresenta un ulteriore incremento rispetto alle 1.418 organizzazioni analizzate lo scorso anno.
QS quest’anno inoltre ha esteso e migliorato la metodologia di rilevamento. Per riflettere la crescita della disponibilità di dati e venire incontro al cambiamento delle priorità degli studenti e della società in generale, sono state prese in considerazione: Sostenibilità, Risultati occupazionali e Rete di ricerca internazionale; è stata anche modificata la ponderazione di alcuni indicatori esistenti quali la Reputazione accademica, Reputazione dei datori di lavoro e Rapporto facoltà-studenti.

I risultati tengono poi conto della distribuzione e delle prestazioni di 17,5 milioni di articoli accademici pubblicati tra il 2017 e il 2021 e dei 141,6 milioni di citazioni ricevute da tali articoli; sono state prese in considerazione le opinioni qualificate di oltre 144.000 docenti accademici e di oltre 98.000 datori di lavoro in tutto il mondo.

È un ottimo risultato – commenta il Rettore dell’Università di Pavia Francesco Svelto – che, per gli indicatori considerati, premia l’intero Ateneo nelle sue varie componenti. Siamo stati, infatti, misurati su molteplici parametri che vanno dalla sostenibilità ai risultati occupazionali o la presenza in reti di ricerca internazionali. Si tratta di elementi che certificano una solidità di fondo e che sono il frutto non di attività estemporanee, ma di un impegno comune protratto negli anni“.

Questo marcato balzo in avanti del nostro Ateneo non può che far piacere – afferma il professor Alessandro Reali, Delegato del Rettore a Ricerca Internazionale e Ranking – perché si tratta di ranking che vengono regolarmente consultati da studenti e ricercatori di tutto il mondo, al netto delle doverose premesse su questo tipo di graduatorie, sicuramente discutibili per metodologia e, in particolare, per peso dato alla “reputazione”, oltre che portate per costruzione a favorire gli atenei di stampo anglosassone e quelli di grandi dimensioni. Va sottolineato come, dopo un decennio, l’Università di Pavia torni finalmente nella fascia più alta degli atenei internazionali anche per QS. Pure a livello nazionale ci posizioniamo molto bene, ovvero subito a ridosso degli atenei italiani più grandi che, non a caso, occupano le prime dieci posizioni. Trovo molto significativo il fatto che il parametro che più ci contraddistingue e che contribuisce maggiormente al nostro buon risultato sia quello che misura la qualità dei lavori scientifici dei nostri ricercatori. Sono infatti convinto che il valore del nostro Ateneo e, in particolare, quello del suo capitale umano siano davvero elevatissimi“.

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