Pittore e disegnatore italiano. Mario è il quinto dei fratelli Maserati (Carlo, Bindo, Ernesto, Alfieri, Mario, Ettore), e anche l’unico ad non occuparsi di meccanica, inventando, però, il logo della loro azienda.
Frequenta l’Accademia di Brera, combatte nella Prima Guerra Mondiale e si diploma nel 1919.
Con la famiglia, si trasferisce a Bologna, lavorando in uno studio nell’officina del fratello. Dagli anni Venti, torna a dividersi fra Milano e la città che lo ha visto nascere: Voghera. Egli aprirà uno studio, nel quale insegna arti applicate.
Nel 1943 si trasferisce a Novi Ligure, in cui continua la sua attività fino al 1945, quando gli muore l’unico figlio.
Molto del suo patrimonio artistico è vittima del bombardamento, nel 1946: testimonianze del suo talento, come gli affreschi, sono conservate in chiese ed edifici pubblici.
Un dolore, seguito da un altro, ne rallenta l’espressione artistica e, con l’inizio degli anni Sessanta, riprende la sua attività, prediligendo soggetti come ritratti, soprattutto se commissionati. La sua tecnica continua lo studio e la ricerca cromatica, prevalentemente nella ritrattistica.
La Sensia 2023 ha voluto rendergli omaggio e l’idea è stata suggestiva, poiché, parlandone con la responsabile dell’esposizione, presso il Castello Visconteo, Adriana Soldini, pochi hanno ammesso di conoscere questo “fratello Maserati”: la maggior parte considerava l’intera famiglia impegnata nel settore secondario, nella loro casa automobilistica.