Esseri umani lo siamo, ma sembra che non godiamo dei medesimi diritti di altri più abbienti.
I cosiddetti “senzatetto” sono quelle persone che, di giorno, incontriamo per le strade e, raramente, chiedono aiuto; di notte, si appisolano su una scomoda panchina, riscaldati da una superficie di cartone: ecco il gioco di parole con il concetto inglese cartoons: la differenza è che i cartoni animati non esistono, loro, invece, sì e devono essere protetti, non solo con un sorriso, che, certo, non guasta, ma con gesti concreti, soprattutto in un anno come questo, in cui igiene e cambiamenti climatici possono influire pesantemente sullo stato di salute. Spesso, queste persone non si sono cercati questo genere di povertà assoluta ed è corretto che lo Stato e le istituzioni locali offrano una soluzione dignitosa.
La dottoressa Barbarah Guglielmana, conosciuta anche come artista poliedrica, ha pensato di creare una sagoma di cartone e ad appostarla in una delle numerose panchine, dell’allea di viale Matteotti, a Pavia. Purtroppo, a causa delle varie restrizioni, non è stato possibile osservarla da parte di molte persone, che apprezzano il suo modo di esprimere un concetto, sia positivo sia problematico; tuttavia, grazie alla fotografa, il messaggio è stato ampiamente divulgato nei vari canali in Rete e tutti hanno confermato la forza contenuta nel significato dell’opera: non è di certo la prima volta che Barbarah riesce ad emozionare fino alla commozione.
In questo caso, però, questo urlo silenzioso di sofferenza si deve tradurre anche in un sostegno concreto da chi dovrebbe gestire il problema.