Non va confuso con la via Francigena, il cammino dal nome simile, inizia in Svizzera, a Costanza, e giunge fino a Pavia per poi collegarsi con le diverse tappe sparse lungo l’ex capitale longobarda e recarsi fino a Roma.
Il nuovo itinerario è già esperienza di pellegrini molto soddisfatti, in cui si sono cimentati la scorsa estate, ancora prima che venisse firmato un protocollo, nel quale 49 paesi coinvolti si sono accordati per creare una migliore accoglienza dei viandanti. Protagonista del tratto più lungo percorso è la provincia di Varese, con i suoi 62 km, che offrono molti luoghi di interesse , complice anche la presenza del lago.
L’emozione, dopo aver attraversato due Paesi, ovvero La Svizzera e l’Italia, e i loro paesaggi che offrono una bellezza che incanta, si giunge in una più mite e ricca di altre curiosità, legate a più ambiti soprattutto storico-religioso, raccontati anche da grandi monumenti e opere d’arte: Pavia.
Il consiglio è una sosta in città per ammirarla con calma, seguendo il concetto dello Slow Tourism.
In un contesto ovviamente di preghiera, è consigliata una visita alla basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, nella quale si trova la tomba di Sant’Agostino, la cui esistenza ha conosciuto il concetto di dottrina cristiana sia in prima persona, come vescovo, sia come oggetti di studi filosofici. La sua figura è, oggi, illustrata in più discipline umanistiche.
“Il mondo è come un libro e chi non viaggia ne conosce una pagina soltanto.” Una sua frase che riassume l’apertura mentale di un uomo, nato pochi secoli dopo Cristo.