Il Comune di Pavia attraverso l’Assessorato alle Pari Opportunità ha concesso patrocinio e contributo di 500 Euro al progetto “Donna Marziale 2.0 Inclusion”, organizzato dal Centro Arti Marziali di Pavia nei mesi di settembre, ottobre e novembre
Il progetto “Donna Marziale”, nato come spin-off del Centro Arti Marziali di Pavia, è un intervento di prevenzione e contrasto della violenza di genere che coinvolge le donne a partire dalle giovani studentesse, in attività volte all’educazione all’autodifesa attraverso la conoscenza del ciclo di violenza con focus sui seguenti aspetti: la consapevolezza di subire uno stato di violenza, la conoscenza della psiche durante un’aggressione, gli aspetti legali in caso di denuncia, la possibilità di sfuggire al proprio aggressore tramite tecniche specifiche di difesa personale. La proposta prevede, a far data dal prossimo 17 settembre sino alla fine di novembre, la possibilità per tutte le donne dai 14 anni in avanti e per le dipendenti del Comune di Pavia di accedere gratuitamente, fatta eccezione per l’assicurazione obbligatoria di 7 Euro, al corso di autodifesa presso la sede del centro di Arti Marziali, situato in via Treves. La giornata inaugurale del corso è prevista per domenica 11 settembre presso l’area dimostrativa del Centro Arti Marziali Pavia, allestita in occasione della Festa del Ticino.
Da qualche anno collaboriamo con il Centro Arti Marziali di Pavia del maestro Converso, professionisti nel settore e radicati sul nostro territorio – spiega Barbara Longo, assessore al Personale, Formazione e Sviluppo Risorse Umane, Pari Opportunità, Servizi Civici e Cimiteriali – L’Assessorato alle Pari Opportunità da anni mette in campo azioni di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere nonché azioni concrete come questa. L’intenzione non è quella di trasformare le donne in “karateke da strada” ma di offrire loro uno strumento di prevenzione pronto all’uso, una sorta di manuale di autodifesa, per evitare il pericolo. Le donne devono essere in grado di potersi difendere da qualsiasi tipo di violenza che soggetti terzi intendono perpetrare nei loro confronti ed è solo con misure di prevenzione che si può prevenire il fenomeno disastroso della violenza di genere.