Economia

Elisabetta Franchi: pessima caduta di stile

Uno dei sogni di molte ragazze e signore è possedere almeno un abito di questa stilista. A Pavia, “Riccardi”, in Strada Nuova, vende molti suoi abiti e la provocazione, considerando il prezzo elevato, è quella di togliersi lo sfizio. La qualità del materiale è elevata e i toni, raffinati, ma accesi rallegrano anche colei che li indossa.

Perché, anche i meno informati del settore fashion, in queste ore, potrebbero sentir parlare, da molti mass-media, di questa donna? Purtroppo, ed è molto riprovevole, lei stessa, Donna, ammette che, nella sua azienda, assume solo uomini o donne, che, fisicamente,non avrebbero più la possibilità di concepire un figlio, quindi assentarsi dalla loro posizione lavorativa. Perché è questo che coinvolge “i vertici”. Blasfemo, eppure è una donna ad affermare questo. E non una donna qualsiasi, una che lavora per le donne. Se fosse possibile, il peggio del peggio. Magari arriveranno delle scuse, ma alcune “cadute” rovinano in pochi secondi una reputazione, che si è costruita in molti anni di impegno.

Un’altra frase che rileggi qualche volta per assicurarti di non aver confuso il significato: «Oggi le donne le ho assunte ma sono anta, questo va detto, comunque ancora ragazze ma cresciute. Se dovevano far figli o sposarsi lo hanno già fatto e quindi io le prendo che hanno fatto tutti i giri di boa e lavorano h24, questo è importante».

Signora Franchi, sta rovinando quello che è l’obiettivo di un sesso, considerato ingiustamente “debole”. Perfino, gli uomini più maniacali del concetto di gerarchia sono rimasti allibiti. E’ per caso un piano strategico? Purtroppo, la sensibilità della disoccupazione femminile, in particolare per il “naturale fatto” di una o più gravidanze, è un tema che sfiora da vicino molte donne.

Sta cadendo un mito. Per molti, è già caduto.

Ora, si rimbocchi le maniche, perché le spetta molta comunicazione con il target, per cui lei stessa ha scelto la sua carriera.

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