L’arte mi ha sempre affascinato sotto ogni forma sia pittorica, che fotografica, sia danza che musica, sia teatro che tanto altro perchè arricchisce il cuore, l’anima e la vista, come espressione della capacità umana e del suo talento.
Durante il mio percorso di vita e lavoro, negli anni, mi sono molto impegnata per portare all’interno dei miei eventi espressioni di artisti consolidati e di giovani talenti, in un mix di pittura, fotografia, design, musica e cibo rendendole protagoniste e fruibili dal pubblico anche in un contesto mondano.
Ritrovandomi a organizzare, dopo un lungo periodo di blocco per questa pandemia, non ho potuto fare a meno di pensare, che per completare la mia idea di evento, mi servisse qualcosa che lo illuminasse di colore, d’ispirazione e di bellezza e desse il valore aggiunto a una serata particolare.
Cercavo un’ artista che rivestisse il luogo scelto da me con le sue ispirazioni e, ringrazio ancora Flavio Rosso mio amico caro, per la segnalazione fattami, introducendomi a Nicola Bisogno in arte NICO BISO, personaggio di grande empatia, ma soprattutto ingegnere aerospaziale.
In tre giorni, grazie al supporto di Torinocase Sas, storica Agenzia immobiliare torinese con una volontà di dare spazio a talenti emergenti, abbiamo allestito l’ultima mostra di Nico “Riflessioni” all’interno dello spazio dedicato alla mia serata, dando un senso al percorso e al significato di questa esposizione.
Martello, chiodi e scala, ed ecco realizzato ciò che cercavo in questa creazione miscelata di colore e di contrasto e perfetta come parte del tutto! Cosa posso dire di Nicola Bisogno oltre la sua grande disponibilità di fidarsi e seguirmi e la rapidità nell’accettare di essere un protagonista importante di quell’evento? Come riporta una sua biografia, Nicola Bisogno, in arte Nico Biso, ingegnere aerospaziale, esprime la passione per l’arte in tutte le sue forme, attraverso la realizzazione di tele, il cui intento è trasmettere l’attimo emotivo della loro creazione. Le sue radici scientifiche intrise di passione per l’arte, portano alla luce la creazione di tele che hanno nell’elemento “colore” il componente rappresentativo del suo stile.
Artisticamente è cresciuto in costiera amalfitana e ha maturato forti esperienze di formazione in Tampa (Florida), Phoenix (Arizona) e Cannes (Francia). Il suo grande amore di paesaggi, che portano il pensiero alla riflessione, sono l’elemento base della Collezione “Riflessioni” e “Riflessioni Graffiate”.
Nel settembre 2021 ha esposto le sue opere alla mostra personale nella galleria “ This is not Torino”. Oggi le sue opere sono esposte, in una mostra sponsorizzata come abbiamo già detto, da Torinocase Sas, Agenzia immobiliare di Torino, sempre pronta a sostenere l’arte, da Calù in via Michelangelo Buonarroti 22, luogo trasversale di ritrovo, di relazione e di sapori gastronomici.
Il tuo background è molto scientifico perché sei un Ingegnere spaziale. Come abbini queste due realtà?
“E’ difficile pensare di abbinare l’anima scientifica con l’anima artistica, ma in qualche modo riesco ad unirle per esprimerle e condividerle con il pubblico. L’arte, come il cibo, nutre l’uomo e lo ispira a mettersi in gioco con tutti i sensi.”
Il richiamo alla “Riflessione” è il leitmotiv di tutte le sue collezioni: Riflessioni in Grande, Riflessioni Senza Tempo e Riflessioni Astratte. Sono riflessioni che ribalti sulla tela.
“In un anno caratterizzato dalla pandemia e dalla crescente difficoltà di gestire le relazioni, la prima collezione “Riflessioni” fa trasparire un sentimento di separazione, con la tela divisa a metà e le due parti che rifiutano il dialogo. Cerco di portare le persone interessate a riflettere su quello che le forme e i colori possono trasmettere. La tela, ancora separata in due parti della riflessione, è unita da graffi, segni visivi ed emotivi che tendono fili da una parte all’altra. Invece nella successiva collezione “Riflessioni Graffiate” dalla separazione si arriva ad un senso di unione, di congiunzione di quello che prima appariva disunito.”
Qual è la linea comune di queste tue opere?
“La linea comune è l’acqua perchè è qualcosa di vitale e ho voluto trasmettere quali sono i miei sentimenti”
Ho notato nelle tue opere una linea che separa la tela in parte superiore e inferiore. Che significato ha Nico?
“La linea è stata voluta perché ho cercato di sezionare il quadro per costruire un qualche cosa che unisce, quindi non solo un pezzo unico, ma è un pezzo che si raddoppia, che si riflette, ma dove c’è sempre l’unione tra le due.”
Descrivici il momento della tua giornata in cui esprimi la tua vena artistica
“E’ un momento dove cerco di riposare e di trasmettere tutte le mie energie sulla tela, per realizzare qualcosa che mi porti una tranquillità interiore. Come se fossi dentro una bolla in cui mi isolo, per trovare e cercare nella mia mente un collegamento artistico.”
Oggi-Nico-esponi le tue opere in diversi luoghi della città, luoghi di ritrovo che rappresentano un modo per porre l’accento sulla voglia di ritornare alla normalità.
“Ho immaginato un percorso, dove il gusto si accompagna alla bellezza, lungo le strade di una città riflessa, in luoghi di incontro e di relazione: Dallì, Concept Bar Bristol, Paperino, e oggi da Calù dove tu mi hai coinvolto, diventando questi percorsi di arte, oltre che di gusto.”
Virginia Sanchesi
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