Due Chiacchiere con l' Arte

“Emily” di Antonella Barbieri

BIOGRAFIA:

Antonella Barbieri nasce e vive a Pavia. Appassionata di arte fotografica, figurativa e lettura di ogni genere, ha una particolare predilezione per il periodo vittoriano. Benché abbia svolto studi scientifici, ha preferito abbracciare le passioni artistiche e umanistiche, operandosi nel volontariato, portando un sorriso a chi ne ha bisogno con le sue creatività di pittrice e passioni letterarie. Si trova a scrivere quasi per caso. Il suo esordio avviene quindici anni fa con il libro Due anime e una sola metà, in collaborazione con un’ amica fotografa, sviluppando un manuale ricco di spiritualità e immagini. Negli anni successivi ha collaborato con alcuni illustratori, realizzando fiabe per bambini e brevi storielle natalizie a scopo benefico: Il castello del sorriso, Le avventure di Padre Aquilino, Doni preziosi 1/2/3 e Angelo mio. Lo scorso anno, ha pubblicato il romanzo breve La Casa dei Ricordi” e quest’anno è uscito Emily, entrambi editati da Linda Bertasi.

SINOSSI:

Bath- 1880 Emily è una giovane donna senza passato. Cresciuta in un convento, ha un solo grande sogno: ritrovare la famiglia perduta. Decide, quindi, di partire per Bristol, seguendo le traccia di un misterioso braccialetto, dono della sua mamma. Lì, incrocerà il cammino di Lord Henry. L’attrazione tra i due è evidente, ma un’orfana può aspirare all’amore di un aristocratico? Tra sontuosi ricevimenti, passeggiate per le campagne inglesi e battiti del cuore, torna Antonella Barbieri con una storia che narra di emozioni, segreti e coraggio.

DOMANDE:

1 ) Perché l’amore per questo tempo passato, i vestiti i modi di vivere di un tempo così lontano dal nostro?

Credo che la storia affascina ognuno di noi, perché ci offre un vissuto senza tempo. Perché nelle radici di ciò che la storia ci tramanda,  si trovano elementi di fresca attualità.

Per scrivere un buono romanzo storico, occorre fare molta ricerca, sui luoghi, abiti e dialoghi. Tutto questo mi porta a vivere viaggi temporali,  in queste  epoche  affascinanti  e non di meno ricche di contrasti. I miei libri narrano di storie di donne, che  attraversano le sofferenze imposte dalla società aristocratica e fortemente divisa per classi, lottano per affermare la loro identità e libertà . Per concludere, dico che l’amore per gli abiti storici  mi affascina fino da quando  ero bambina,  e  mi  affascinerà sempre.

2) Sei una donna e una scrittrice romantica e molto dolce, traspare il tuo amore in ogni pagina. Spiegaci quanto è difficile in questo periodo storico essere romantici e sensibili.

Bella domanda,  in questo periodo predominano l’ arroganza e  la superficialità dei valori. L’ uomo moderno crede di essere immortale e in grado di risolvere ogni problema,  senza farsi troppe domande:“chi siamo e perché siamo su questa terra? “

Credo che l’amore sia il collante per vivere una vita serena e in armonia, prima con se stessi e poi con  gli altri. La mia sensibilità nasce  da quando ne ho ricordo;  in passato ho sofferto  a causa di essa, finché l’ho trasformata in  un punto di forza, e questo si evince nei miei scritti.

3) Ci sarà un seguito del libro e quale titolo avrà, quando uscirà?

Si, ci sarà un prequel di Emily e credo che uscirà in autunno.  Il cui titolo è  in corso di valutazione con la mia editing.

4) Perché sei diventata scrittrice?

Credo di avere sempre avuto un dono nascosto  per la scrittura; in seguito l’ho trasformato in passione da circa dieci anni. Non mi definisco una scrittrice, ma bensì una donna che ama raccontare e raccontarsi parandosi dietro le quinte di un personaggio, giocando con le  proprie emozioni, creando storie  avvincenti per chi desidera leggermi.

5) Perché hai deciso di intraprendere un nuovo percorso editoriale, quello dell’audiolibro?

È stato quasi per caso,  quando realizzai un estratto per il romanzo e subito apprezzai  la professionalità  di due doppiatori: Giulia Segreti e Barone Max Kheel, che hanno dato voce alle mie parole. Con l’ inserimento di questa nuova frontiera comunicativa, possiamo dare l’opportunità di fruire di un nuovo approccio alle opere letterarie, a persone ipovedenti e anziani ed anche a chi guida notte giorno. Quello che spero è che non sostituiscano del tutto i libri, perché la lettura è un dono prezioso e insostituibile.

Di Manuela Montemezzani

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