La località è in provincia di Milano, ma la sua posizione è più vicina a Pavia, ecco perché ne possiamo leggere e riflettere, se qualcuno di voi fosse interessato a indirizzarvi il propio o i propri figl*.
Nel 1832, Bartolomea Capitanio fonda l’ordine delle “Suore di Carità”, le “Suore di Maria Bambina” come verranno denominate in seguito. Nel 1895 la Congregazione apre la scuola “Maria Bambina di Binasco”, inizialmente come asilo, scuola di lavoro e convitto femminile, e nell’anno successivo vengono aperte le prime classi elementari, che vengono gestite da parte della Congregazione delle nostre Suore fino all’anno scolastico 2001/2002.
Nel 2001 un gruppo di genitori di alunni della scuola, insieme ad esperti che avevano già vissuto l’esperienza di gestione di una scuola paritaria di Pavia, si sono impegnati in prima persona per mantenere la presenza della Scuola. in seguito, essi hanno costituito sia l’Associazione Scuola Maria Bambina sia la Cooperativa sociale, che è subentrata come Ente Gestore della Scuola, nell’anno scolastico 2002/2003.
La principale risorsa della didattica è il team insegnanti, composto da un gruppo affiatato di docenti e di figure legate alla crescita del bambino, che garantiscono alla classe una continuità relazionale. Gli alunni e le loro famiglie accolgono con fiducia il progetto educativo e ne diventano partecipi attivamente firmando il “patto educativo di corresponsabilità” che ha l’obiettivo di definire in maniera chiara e condivisa i diritti e i doveri nel rapporto tra l’istituzione scolastica, le famiglie e gli alunni.
Il problema è che, per l’anno 2022/2023, le iscrizioni non sono sufficienti ad assicurare una regolare offerta formativa: già, un elevato numero di persone, cui l’istituto è caro, si è mobilitato per confermare sia il benessere dell’alunno sia la validità degli insegnamenti.
La crisi economica si percepisce, ma auspichiamo che, come è già accaduto in momenti simili, i bambini possano continuare a essere l’asse e l’asset fondamentale, su cui la “famiglia” Maria Bambina, come viene definita da molti ex-alunni, può proseguire nel suo prezioso ruolo educativo.