Due Chiacchiere con l' Arte

Bunker storia d’amore e di crimine di Marco Caneva

Biografia
Nato nel 1978 a Monza, trascorro l’infanzia in estremo e medio oriente, al seguito della famiglia. Vivendo in
queste realtà lontane da quella italiana imparo a conoscere ad apprezzare culture diverse. Durante la
giovinezza torno in Italia per completare gli studi. Ora vivo a Lissone MB, ho un lavoro dipendente, altre
attività, anche di volontariato. Amo scrivere, leggere, fare sport, curare il mio cane e gli animali, sono
volontario in un canile, preparare dolci, viaggiare.
Da sempre appassionato di scrittura, negli ultimi anni ho cominciato a scrivere racconti. Alcuni di essi hanno
partecipato con successo a concorsi nazionali e internazionali.
Nel giugno 2017 la casa editrice Caosfera pubblica una raccolta di dieci miei racconti, “Storie speciali di
persone normali”.
Nel novembre 2021 pubblico un romanzo, “Bunker – Storia di amore e crimine”. Ed. Caosfera.
Concorsi e premi
Storie Speciali di persone normali
• 2014. Finalista concorso nazionale “Io racconto”, Firenze. – quinto classificato
• 2016. Finalista concorso nazionale “Premio Energheia”, Matera – terzo classificato
• 2018. Finalista concorso internazionale “Premio letterario internazionale città di Moncalieri” – terzo
classificato
• 2018. Finalista concorso internazionale “Premio Città di Melegnano”
• 2019. Menzione della Giuria concorso nazionale “Premio letteratura d’amore” Centro studi e cultura
Torino
• 2019. Racconto inedito selezionato in concorso per pubblicazione raccolta Historica edizioni

• 2020 – Menzione della Giuria concorso nazionale “Premio letteratura d’amore” Centro studi e cultura
Torino
• 2021 – Finalista concorso nazionale “Parole e versi in Lomellina” – secondo classificato
• 2021 – Finalista concorso nazionale per libri editi “Equilibri” – secondo classificat

Bunker – Sinossi
Giovanni, un agente di Polizia di Torino, stimato dai colleghi per il suo operato, viene inviato in Calabria per
comandare i “Falchi”, un reparto speciale creato per scovare ed arrestare i latitanti nascosti nei loro rifugi
superprotetti, i Bunker.
Una volta arrestato un pericoloso criminale fra questi deve continuare le indagini, al fine di trovare prove
per farlo condannare ad una detenzione esemplare. Durante le operazioni investigative conosce la moglie
del malavitoso, Laura, e scopre che anche lei è invischiata negli affari illeciti del marito.
Farla confessare sarebbe essenziale per portare allo scoperto tutte le malefatte del coniuge ma la donna
dovrebbe pentirsi, e cambiare vita. Stanca di sentirsi imprigionata in questa esistenza, un bunker dalle
pareti immaginarie fatte di omertà, di menzogna, di criminalità e soprusi verso i suoi connazionali, solo con
l’aiuto di Giovanni riuscirà a prendere tale decisione.
Tra i due nascerà l’amore, ma è un amore impossibile, un amore tanto romantico quanto pericoloso

Domande all’autore:

Cosa deve avere di diverso per invogliare il lettore a leggere il proprio libro uno scrittore?

Credo che fondamentale in un libro o racconto di narrativa sia la storia che si racconta. Per catturare l’interesse del lettore può anche essere ambientata in luoghi comuni o vissuta da persone ordinarie ma importante che contenga anche qualcosa di diverso, di particolare, di straordinario. Le nostre vite sono già abbastanza complicate nella loro quotidianità da necessitare almeno nei momenti liberi o di relax di vivere, anche se solo con la mente, qualcosa di straordinario, che ci faccia svagare, incuriosire, riflettere e migliorare. Il mio primo libro, “Storie speciali di persone normali” l’ho appunto dedicato alle persone normali che compiono imprese speciali.

Cosa c’è secondo te di interessante nelle storie comuni delle persone?

Dico sempre che chi manda avanti davvero ogni giorno il mondo non siano politici o vip vari ma le persone comuni, che accompagnano i figli a scuola, che vanno a lavorare, che badano alla cura della propria persona, dei familiari e della casa. Spesso, per fare tutte queste cose, e farle al meglio, bisogna proprio diventare un po’ speciali, pur rimanendo sé stessi. Le storie quotidiane che spesso ci vengono riportate dai media nascondono esempi di grandi doti umane, artistiche o organizzative, e da queste prendo spunto per le mie opere.

Cosa ti emoziona nello scrivere o cosa ti sconvolge di più col paragone della realtà?

Cosa mi emoziona in quello che scrivo? Certamente… tutto! Se chiedete ad un autore di parlare dei personaggi che inventa e delle storie che fa loro vivere ve li descriverà come persone in carne ed ossa che compiono atti assolutamente reali. Parlando con altri scrittori, ed anche a me succede, sento che a volte si dispiacciono, arrivando persino a commuoversi, di aver creato e poi magari ucciso dopo immani sofferenze uno dei loro protagonisti. Amo anche l’idea di poter inventare mondi interi, realtà che solo uno scrittore può ricreare fedelmente, e può farlo come gli pare, creando spesso mondi che sono migliori di quello in cui viviamo. Quando pubblico un libro nuovo mi emoziona molto anche il sapere di aver creato occupazione per chi lavora nella casa editrice e fa l’editing, per gli operai e magazzinieri che stampano e spediscono il mio bimbo di carta, per chi lo promuove e recensisce.

Il periodo covid ti ha fermato o ti ha incentivato ancora di più la voglia di scrivere?

Sono sincero e dico che per me e il mio essere scrittore con il covid non è cambiato niente. Non so gli altri autori ma credo che quella vera e propria impellenza di raccontare nasca a prescindere dai tempi, dai fatti di cronaca, dai momenti o dalle stagioni perché quella irresistibile voglia arriva quando meno te lo aspetti, decide lei quando come e quanto, e ti tocca stare ad ascoltarla.

Come nasce il tuo secondo libro?

Il mio nuovo libro, dal titolo “ Bunker storia di amore e crimine” questa volta è un romanzo e tratta di criminalità organizzata, di giustizia ma anche di rivalsa e di un nuovo amore impossibile e pericoloso. Ho sempre avuto cara in me la tematica della lotta alla criminalità organizzata, io ero un adolescente che iniziava a capire il mondo gli anni degli attentati ai Giudici Falcone e Borsellino e, anche se allora non sapevo che un giorno sarei stato uno scrittore, ho sempre voluto informarmi, parlarne, capire. Dopo tutti questi anni ho forse capito che solo l’amore degli italiani per il proprio paese e per la giustizia può far cambiare le cose, e solo l’’amore per noi stessi ci permette di trovare la forza di cambiare quello che non ci si addice.

di Manunela Montemezzani

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