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Le aggressioni agli arbitri sono in continuo aumento a causa di normative non funzionanti.

Negli ultimi tempi si continua a leggere sui giornali sportivi le continue aggressioni ai direttori di gara, soprattutto riferite al gioco del calcio nelle categorie più basse o nei settori giovanili dove gli arbitri diventano facili bersagli di un pubblico, magari poco numeroso, ma formato prevalentemente da genitori dei ragazzi impegnati nella partita. Fatti di inaccettabile comportamento che meritano piena e totale condanna da chi si rende autore di queste aggressioni spesso fatte ai giovani direttori di gara che iniziano a fare le loro prime esperienze, quindi, anche soggetti a commettere errori in buona fede. Fede che manca sicuramente a inveisce contro di lui. Al di là della giustizia privata che farà il suo iter dopo la giusta querela , credo debba essere la giustizia sportiva a prendere i provvedimenti del caso in maniera energica e definitiva. Innanzitutto colpevole è la società che non è stata in grado di garantire all’ arbitro un’ assistenza ed una copertura da aggressioni, soprattutto quando queste avvengono a fine partita nei pressi degli spogliatoi. I club ed il suo presidente in primis, devono essere sanzionati con multe pesantissime ed esclusione dal campionato in corso con provvedimenti disciplinari a carico dei giocatori colpevoli e dei dirigenti che ne sono stati complici.  Se l’ aggressione all’arbitro avviene in campo  da parte dei giocatori nel corso della partita, occorre valutare il comportamento dell’ intera società. Un arbitro , qualunque sia la disciplina sportiva che va a dirigere, deve sentirsi protetto e sicuro di non correre nessun rischio fisico derivante da aggressioni. Spesso si sente anche parlare di invasioni di campo fatte dal pubblico. la sicurezza impone l’ assoluta impossibilità di poter entrare nel campo di gioco. Purtroppo gli esempi che la televisione ci mostra  anche nel massimo campionato di calcio non sono certamente educativi. Sono situazioni inaccettabili e poco educative ed edificanti per i giovani che vedendo ciò imparano male e convinti che tutto sia possibile.

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