Una cosa è chiarissima, la richiesta di fare e poter fare dello sport è in continuo aumento da parte dei ragazzi, ma la stessa richiesta è in forte aumento anche dai giovani con disabilità che, opportunamente e sollecitati, hanno capito fare dello sport non è soltanto un diritto ma anche un divertimento e soprattutto che lo sport e il movimento aiutano a migliore corpo e mente. A rendersi conto di questa realtà sono state anche le famiglie che hanno incoraggiato i propri figli ad iscriversi nelle vari società sportive. Società che hanno creato al loro interno settori per gli atleti con disabilità, dove in diverse occasioni si riesce anche a includere gli stessi con i normodotati, permettendo cosi una bella e sana inclusione che arricchisci ogni partecipante. I ragazzi con diversamente abili devono come tutti avere la libertà di scelta sullo sport da praticare e come praticarlo se solo per passatempo o a livello agonistico. Anche se negli ultimi dieci anni in Italia si son fatti dei passi in avanti questo non basta, bisogna che il governo e gli enti locali si rendano sempre più conto di come lo sport sia fondamentale per tutti , e quanto vada aiutato per poter permettere a tutti di praticarlo , mettendosi a pari di, molti paesi europei dove la disabilità e sport viaggiano insieme. Bisogna aumentare le somme messe a disposizione per questo settore , che peraltro in continuo aumento, settore che va meglio riconosciuto e gratificato dal governo, il quale una volta per tutte si deve rendere conto di quanto fare sport aiuta il fisico e la psiche, la socializzazione abbattendo tutte le barriere sociali.
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