Premetto che non sono nè un politico nè un economista, per cui le cose che dirò potrebbero anche far sorridere , ma credo, che sarà importante il concetto generale, che è molto semplice lo stato e il governo non devono aiutare le banche a stare in piedi ed a resistere a tutti i costi , devono lasciare che le stesse chiudano bottega se le cose economicamente vanno male. In parole più semplici e chiare , il governo non deve utilizzare denaro pubblico derivante dalle tasse e dai nostri tributi per sanare situazioni ove i cittadini non c’ entrano nulla : le banche sono istituzioni private e venute al mondo non credo per far beneficienza o fare come Robin Hood che rubava ai ricchi per donare ai poveri. Le stesse nascono per far cassetta ed arricchire i soci fondatori e gli azionisti senza guardare in faccia nessuno ed, anzi, senza aver nessun riguardo verso chi è in difficoltà, non danno aiuto ma incamerano beni ed immobili qualora non venga onorato il prestito ricevuto. E allora visto il loro comportamento , perché noi cittadini dovremmo accettare che lo stato sborsi valanghe di miliardi di soldi per far sanare a loro i conti ? Un vecchio proverbio dice che chi sbaglia di testa paga di borsa , ma perché la borsa deve essere sempre degli italiani e non dei dirigenti di banca che magari sbagliano loro stessi investimento? Non aggiungo altro per non cadere nel polemico , anche se, per trattare tale argomento servirebbero ore , ma speriamo che questa Italia migliori e che migliori anche, e soprattutto nei grandi vertici.
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Lo stato sostiene le banche con i soldi di noi cittadini.
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