Economia

Broni: “RE2sources”simbolo dell’economia circolare pavese

L’attività di biorisanamento terreni c/o l’impianto viene avviata nel 1999, anno in cui Ambiente SpA, una società del gruppo ENI, riconverte l’impianto e lo dedica al recupero dei terreni contaminati.

Nel 2005 la Maserati Srl di Piacenza, in linea con i propri obbiettivi di sviluppo mirati alla sostenibilità ambientale, acquista l’impianto e crea la società Ambiente & Risorse Srl, società che ad oggi gestisce il primo impianto “off site”, inventato in Italia, dedicato al recupero dei terreni contaminati da sostanze organiche mediante tecniche di biorisanamento.

L’impianto
L’impianto sorge su un’area di 16.000 metri quadrati ed è localizzato nelle immediate vicinanze dell’autostrada A21 TO-BS, ad 1 km dal casello di Broni-Stradella.
L’insediamento è composto da una palazzina uffici con annessi i laboratori d’analisi e i magazzini, un capannone per lo stoccaggio e la pre-lavorazione dei terreni, otto biopile per il trattamento biologico dei terreni, un impianto per il trattamento delle acque contaminate.

L’impianto attuale, è dedicato esclusivamente a terreni contaminati da sostanze organiche provenienti da bonifiche ambientali.

Il trattamento avviene con il caricamento del materiale, con pala meccanica, e riempimento delle apposite aree, in calcestruzzo, suddivise in setti. I terreni sono posizionati in trincee, “biopile”, e sottoposti ad aerazione ed umidificazione osservate, per garantire la percentuale di ossigeno ed acqua indispensabili al processo.
La durata del processo è variabile da poche settimane, a diversi mesi a seconda dalla tipologia e della concentrazione dell’inquinante, dalla porosità e dalla temperatura del terreno.
Le conoscenze tecniche, gestionali e finanziario possono affrontare le sfide di uno scenario globale, in evoluzione e sostenere il processo di transizione ecologica, in cui gli stakeholder possono credere e pianificare un futuro nelle risorse che già dispongono e in quelle che riceveranno, con un risparmio, come già citato, che otterranno con questo meccanismo.

La gestione coordinata dei nostri impianti ci ha guidato nel mettere in campo un metodo comune per efficientare le nostre strategie, rendendole sempre più produttive, performanti e replicabili.

La mission che offre valore a quest’azienda è:

Sosteniamo concretamente una crescita orientata alla sostenibilità, un impegno etico e misurabile che si traduce nelle certificazioni ESG: una serie di standard operativi a cui si ispireranno tutte le nostre strategie aziendali a partire dal 2024.

Aiutiamo i nostri partner a raggiungere obiettivi sostenibili e finanziari, a capire come si sta evolvendo la transizione energetica, per dare loro la possibilità di cogliere opportunità di business di valore.

Esperienza, ricerca e insight strategici ci assicurano che eventuali fattori di rischio siano integrati nelle decisioni di investimento dei nostri stakeholders, a sostegno di un’allocazione consapevole del capitale.

L’azienda si avvale di avanzate tecnologie per produrre 25 milioni di m3 di biometano derivante dalla trasformazione di 250.000 t di rifiuti organici da raccolta differenziata e sottoprodotti di origine animale di categoria 2 e 3. Gruppo RE2sources  risponde efficacemente alle esigenze locali garantendo riduzione di costi, di impatto ambientale e recupero di CO2 purificata al 99,99% destinata al riutilizzo industriale, fornendo compost e fertilizzanti di altissima qualità.

Gruppo RE2sources attualmente gestisce 5 impianti distribuiti sul territorio italiano, tra cui quello a Broni, nell’area industriale “Campo Viola”:

“Ambiente & Risorse”: impianto dedicato al recupero dei terreni contaminati da sostanze organiche mediante tecniche di biorisanamento. Iscritto alla categoria 8 per il commercio e l’intermediazione dei rifiuti, il sistema ospita una sezione di digestione anaerobica per il trattamento della FORSU e produzione di biometano da immettere nella rete del gas. Ha una potenzialità di 70.000 t/anno, così suddivise: 30.000 t/anno dal trattamento dei terreni mediante il processo di biorisanamento e 40.000 t/annue dai rifiuti organici provenienti dalla raccolta urbana differenziata

Ringraziamo l’Ingegner Alessandro Massone e la collega Elisa Cantarella, per la visita guidata, che, solitamente, organizzano con le scuole, come con il conosciuto istituto tecnico agrario “Carlo Gallini”, di Voghera.

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