Un amore che è nato con lui, tra le braccia del papà, da adolescente, quando ha saputo di un nonno violoncellista in un’orchestra della provincia di Pavia, accentuato dallo stesso papà e dal fratellone, con i quali giocava a Guitar Hero. Un amore che si traduce nella parola “chitarra elettrica”: sì, perché, come mi ha accennato, la classica non gli ha regalato la sensazione che fosse lo strumento più eloquente nel soddisfare le proprie inclinazioni artistiche.
Quando comprese quale categoria di rock fosse la sua base con cui cominciare, decise di iscriversi in una delle scuole più valide, sin dall’empatia tra insegnanti e allievi: la Rad1 Music Factory, che ha vari docenti sia membri del gruppo “Rad1” sia altri, come nel caso di un ex-bordoniano, che conosco e ricordo, sin dalla prima superiore, che sfoggiava uno stile rockettaro, Bryan Belloni. Quel ragazzino, ora, è uno degli insegnanti, diplomati, più richiesti in provincia di Pavia! Sì, perché il rock non è sinonimo di violenza: protesta sì, però civilmente!
Giacomo segue lezioni, ha qualche progetto con un’altra nostra intervistata, però aspettiamo il loro esordio, con un accenno sulla loro conoscenza: nel Bar Gelateria Rovatti a Verretto, una sede in cui potremmo anche invitare Maria De Filippi: il locale è suggestivo per un “puntata” di “Amici”. Nella sua carriera da studente, è al secondo anno di Ingegneria informatica, facoltà che lui ha scelto e con la quale può già ampliare le proprie conoscenze, con il sogno di diventare lui insegnante, dopo il Conservatorio ad Alessandria.
In questi pochi anni, incluso il Covid19, Giacomo ha suonato con una band, nel pub del sala prove, a Melegnano, Musicolepsia, già citata quando ho intervistato i Rocklepsia, anche loro avventori di quel locale!
Per chi non conoscesse il significato di questa variante del rock:
“Il progressive rock, generato da un’ondata di creatività alla fine degli anni Sessanta nel Regno Unito, raggiunge il suo apice negli anni Settanta, risultando uno dei generi più graditi. “Progressivo” indica una variante del rock, aggiungendo le ampiezze e le complessità sofisticate della musica classica e jazz.
Un’osservazione anche ai temi dei testi: dal fantastico al mitologico, dallo psichedelico alla schizofrenia, dal sociale al politico, un linguaggio scarno, per immagini, con largo uso di doppi sensi e di frasi in slang. Un’altra innovazione del genere è la presenza di testi di un certo spessore culturale, con riferimenti a figure o opere letterarie o teatrali, o allusioni a fatti storici, o con testi di difficile comprensione e a volte impenetrabili. La prosa è molto curata, ricca di figure retoriche e riferimenti alla fantascienza. Questo spiega la diffusione del concept album, nel quale vi è un’idea di fondo che viene esplorata durante tutto il disco. I contenuti sono, spesso, in stretta connessione con l’aspetto grafico, componente fondamentale del prodotto.”
Quali sono i nomi più conosciuti?
Genesis, Jethro Tull, Pink Floyd, King Crimson, Yes e Mike Oldfield.
Hai una band che senti “più vicina”, a parte i Pink Floyd, che sono “emblemi” storici del rock?
Sì, mio fratello, che ha trentadue anni, è cresciuto con i Porcupine Tree, un progetto di Steven Wilson che da one man band si è trasformato in un gruppo, all’insegna dell’abbattimento di tutte le barriere tra i generi musicali. L’Albero del Porcospino è affermato nel mercato con On The Sunday Of Life, album pubblicato nel 1992, con registrate musiche psichedeliche d’avanguardia, che li consacra tra i massimi discepoli dei Pink Floyd.
Giacomo ha molti progetti e cerca una band con cui avviare un sogno che è anche una professione!
Lo potrete ascoltare al bar Gelateria Rovatti, in dicembre: seguite la pagina Fb del locale e pubblichiamo anche qui, circa una settimana prima, la serata musicale: il chitarrista non è l’unico sul palco, in quanto è accompagnato da una splendida ragazza, talentuosa, al cui voce e grinta crescono con la rapidità adrenalinica della loro età! Shada, già la conoscete!