Questa e altre notizie, appaiono quotidianamente su molti giornali.
Ma noi? Quanto siamo pronti ad affrontare il futuro che è già presente? Saltellando tra canali TV e riviste, ho letto di mense, in Germania, che hanno abolito completamente la presenza di umani nella preparazione e nella consegna dei cibi ai dipendenti che ne usufruiscono. Pare, inoltre, che il prezzo, pagato per accedere alla mensa, sia stato ridotto del 60%. A quanto pare, gli utenti sono molto soddisfatti, sia del cibo che del servizio. Lo hanno trovato, addirittura, più buono ed il servizio è nettamente più veloce. Non indago sulla qualità del cibo, visto che sono italiano e mi piace la cucina mediterranea, conoscendo i gusti dei tedeschi, ma certamente la velocità nel prepararli è, a dir poco, strana. Certo, la cottura può essere effettuata al microonde, ma, la preparazione di un vero minestrone richiede i suoi tempi. La cottura della pasta, poi, mi sconvolge. Non credo sia al dente……
Ma torniamo a parlare di automi, inseriti in tutti gli ambienti di lavoro e, quindi, anche nelle case private. Già dagli anni “70, nei complessi industriali, furono introdotti i nonni degli attuali robot. Macchine automatiche, programmate, che effettuavano operazioni di routine, nelle catene di montaggio. Poi fu la volta, e qui mi trovano pienamente d’accordo, dell’inserimento degli automi in ambienti pericolosi o poco salutari per il personale. Successivamente, il computer, interveniva sulle varie azioni, e facilitava i compiti. Ma ora, siamo ad un punto in cui potremo, forse, pentirci. A ruota libera si utilizzano automi in tutti i settori, anche quello dove, per motivi umani, dovrebbe esserci l’uomo. Gia, l’umano. Quello che resterà a casa, senza lavoro, che non saprà piu districarsi nelle varie professioni, tutte occupate da automi. Ormai è il robot che costruisce il robot. Anche i progetti fatti da personale specializzato, vengono rivisti e valutati da macchine elettroniche. Le auto viaggiano senza autista. Le metro viaggiano senza piloti. Tutto è comandato dai computer. Tutto programmato senza rischiare errori. Quelli commessi dal genere umano. Prendete qualsiasi tastiera! Utilizza il correttore automatico. E se una parola non è conforme a quelle inserite, scrive quello che ha nel database. Infatti, spesso rileggiamo quello che abbiamo creduto di scrivere e, ci accorgiamo, di parole e vocaboli non utilizzati, con uno stravolgimento di tutto lo scritto. E gli acquisti? Come per i contratti, verranno gestiti da voci computerizzate. Dietro al bancone, invece di un barman loquace o di una bargirl appariscente, vi sarà un pupazzo umanoide, che con voce metallica ci chiederà cosa desideriamo. E, se un giorno, l’intelligenza artificiale, decidesse che gli umani sono superflui?
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