Il Cantastorie di Pavia tra Poesia, Vernacolo e Romanzi Gialli
Walter Vai, nato a Pavia nel 1961, è un artista poliedrico che ha saputo imporsi sia nel panorama della poesia dialettale che nel genere del romanzo poliziesco. Laureato in Economia e Commercio, Vai ha intrapreso una carriera parallela come scrittore, poeta e cantastorie, guadagnandosi un vasto seguito grazie alla sua capacità di esplorare temi personali e universali attraverso la sua arte.
Walter Vai
Poesia Dialettale e Vernacolo Pavesi
Conosciuto con lo pseudonimo di Walterino, Vai ha dato un contributo significativo alla tradizione poetica in dialetto pavese. Tra le sue opere più apprezzate ci sono raccolte come La nosa Pavia e Pavia, i so munument cui so cumpuniment, in cui celebra la città e la sua gente. Ogni poesia è un omaggio intimo ai luoghi, alle persone e ai monumenti di Pavia, impreziosito da fotografie che evitano la semplice rappresentazione turistica, portando il lettore a vivere un’esperienza autentica e profonda.
Non limitandosi alla poesia locale, Vai ha esplorato anche altre regioni italiane. La sua raccolta La «mia» Liguria – in 34 poesie mostra una profonda connessione con la regione ligure, descritta in brevi componimenti che ricordano lo stile ermetico di Montale. Ogni poesia riflette un rapporto intimo con i luoghi della Liguria, catturando l’anima malinconica della costa, soprattutto durante i mesi invernali.
Vai ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua poesia. Si è classificato terzo al Concorso nazionale di poesia “Ulisse Marazzani” con Il pianto dello scoglio, e ha ottenuto un terzo posto al Concorso regionale “Poesie in Vernacolo” con Tèc ad Pavia. È stato anche premiato al Concorso interregionale “Lions International” con Alba e tramont.
Dal Vernacolo al Giallo: Il Romanziere
Se la poesia ha segnato l’inizio della carriera letteraria di Vai, il romanzo poliziesco ha permesso di esplorare nuove forme narrative. La transizione al giallo è stata inaspettata, ma sorprendentemente naturale per un autore che ama descriversi come un “cantastorie”. I suoi romanzi, tra cui Testimone il Ticino, L’ultimo sguardo, Contro il destino e L’usignolo del Borgo, sono ambientati tra le vie e i quartieri di Pavia e dintorni, con due protagonisti, il tenente Aldo Lunghi e il brigadiere Fabio Gauzzi, impegnati a risolvere intricati misteri.
Le storie di Vai si distinguono per la loro sensibilità e attenzione alla psicologia dei personaggi. Spesso, i crimini che i protagonisti devono risolvere sono legati a eventi del passato, vecchie ferite o segreti famigliari. Questi romanzi non sono solo gialli, ma anche esplorazioni profonde delle dinamiche umane, in un contesto che mescola passato e presente.
Un Artista Completo
Oltre alla sua carriera letteraria, Walter Vai ha una passione per la musica e per l’organizzazione di eventi culturali a Pavia. Maestro di karate e chiamato il “Cantastorie di Pavia”, ha saputo costruire una carriera variegata che spazia dalla poesia alla prosa, dalla promozione culturale alla musica. La sua capacità di fondere esperienze personali con una forte identità territoriale ha fatto sì che sia riconosciuto come una delle voci più autentiche della scena culturale pavese.
Vai è ora in pensione, ma continua a dedicarsi alla scrittura e all’organizzazione di eventi per promuovere la cultura e la letteratura. Le sue opere, pubblicate da Luigi Ponzio Editore, sono facilmente reperibili e continuano a ispirare e affascinare i lettori.
Con una carriera letteraria che abbraccia la poesia dialettale, il giallo e la prosa intimista, Walter Vai è un esempio di come un autore possa esplorare generi diversi senza mai perdere la propria identità artistica.