Enogastronomia

“Autunno Pavese”: conclusa la 70esima edizione

“Autunno Pavese” è un’edizione speciale: quest’anno la manifestazione spegne 70 candeline con tante novità e grande tradizione. L’inaugurazione della Fiera a Palazzo Esposizioni si è svolta il 4 ottobre: stand enogastronomici, noti chef, incontri, masterclass, degustazioni, cooking show, laboratori e qualche sorriso da condividere. I sapori della provincia di Pavia  sono concentrati in un unico luogo, che offra un “catalogo” , in cui conoscere, sia come degustazione, sia come masterclass e laboratori.

La prima vera manifestazione di Autunno Pavese si tenne a Pavia dal 5 al 19 settembre 1948, presso il Castello Visconteo, e fu inaugurata con il nome di “Fiera del Regisole”. La fiera riscosse un notevole successo con oltre 50.000 visitatori e con più di 150 stand allestiti per mostrare i vari settori produttivi di tutta la provincia come per esempio quello chimico, metalmeccanico, tessile, alimentare, edile, del mobile, del vetro e le attrezzature agro-zootecniche.

Nel giugno dello stesso anno si era formato un Comitato promotore dell’Autunno Pavese per iniziativa della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Pavia, dell’ Associazione Provinciale Allevatori e degli altri Enti ed Organizzazioni agricole della provincia. Visto il successo della prima manifestazione, anche l’anno dopo nel 1949 si svolse una seconda edizione che prese il nome per la prima volta di “Autunno Pavese”.

Fino al 1960 la manifestazione si svolse al Castello Visconteo mentre dal 1961 si spostò al nuovo Palazzo delle Esposizioni, costruito per rappresentare un luogo di riferimento per la città di Pavia nell’organizzazione di eventi e fiere.

In occasione della grande Milano Expo2015, l’iniziativa è tornata al Castello, fino al 2017, per poi rientrare tra le pareti del Palazzo che ne è ormai sede naturale.

Dal 2020, Autunno Pavese per adattarsi alla situazione causata dalla pandemia, ha cambiato forma, uscendo dalle mura del Palazzo delle Esposizioni per un tour sul territorio: un evento diffuso per conoscere i sapori, i prodotti tipici, ma anche le bellezze e i luoghi di produzione. Diventano così ancora più protagoniste le aziende del comparto eno-agroalimentare pavese con un calendario di iniziative svolte presso le loro sedi.

Dal 2022. la Fiera è tornata alla sua sede tradizionale mantenendo in parallelo anche il format Tour.

Una novità di quest’ anno è la Fiera, da venerdì 4 a lunedì 7 ottobre, si avvarrà della partnership con “Gambero Rosso”, fra le più importanti realtà editoriali a livello nazionale nell’ambito dell’enogastronomia. Il pubblico potrà assistere a quattro cooking show esclusivi con chef e volti noti di Gambero Rosso TV, il canale televisivo del gruppo disponibile su Sky Italia. I vini
dell’Oltrepò nel 2024 si confermano grandi protagonisti dei “Tre Bicchieri Gambero Rosso”, il massimo riconoscimento assegnato dalla Guida Vini d’Italia di Gambero Rosso, grazie ai quattro premi nella categoria metodo classico e cinque per i vini fermi.

Le caratteristiche di clima e terreni decretarono da subito il successo di questa coltivazione e nel tempo si arrivò alla selezione delle principali varietà, oggi alla base di ricette tradizionali e internazionali: Carnaroli, Arborio, Vialone nano, Baldo, Balilla, Roma, Sant’Andrea, Otello, Loto, Gladio. Le qualità organolettiche, di sapore e tenuta di cottura uniche del vero riso Carnaroli sono tutelate attraverso il marchio “Carnaroli da Carnaroli Pavese”.

Il riso è il re della tavola. Coltivato da secoli in tutta la parte nord della provincia (Lomellina e Pavese), arrivò qui per volere degli Sforza, nel XV secolo, proveniente dalla Sicilia dove lo avevano importato gli arabi. Le caratteristiche di clima e terreni decretarono da subito il successo di questa coltivazione e nel tempo si arrivò alla selezione delle principali varietà, oggi alla base di ricette tradizionali e internazionali: Carnaroli, Arborio, Vialone nano, Baldo, Balilla, Roma, Sant’Andrea, Otello, Loto, Gladio. Le qualità organolettiche, di sapore e tenuta di cottura uniche del vero riso Carnaroli sono tutelate attraverso il marchio “Carnaroli da Carnaroli Pavese”.

Gli studenti dell’Istituto Santa Chiara di Stradella, addetti all’accoglienza dei partecipanti, con servizio a tavolo, del risotto Carnaroli e di un vino, prodotto nelle colline della città, conosciuto a livello internazionale nella sua produzione di fisarmoniche.

 

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