Attualità

 Smart working? No, grazie!

Come sempre, ogni volta che ci sono parole in inglese, l’italiano ci si butta a capofitto, spesso senza nemmeno domandarsi il significato di tale espressione. Prima di tutto precisiamo che questo termine non è assolutamente in uso nei paesi anglosassoni, tanto meno in altre nazioni. Pare che, un bel mattino, durante la peste che ci ha colti impreparati nel 2020, i nostri scienziati parlamentari, hanno coniato, immancabilmente in lingua inglese, perché in italiano non avrebbe fatto breccia, questa espressione : Smart Working.  Letteralmente sono due parole messe assieme. Smart ha alcune definizioni : Accorto, Intelligente, elegante e brillante. Working è un sostantivo : lavorando, il lavoro, il funzionamento, la lavorazione. Quindi, letteralmente, come mettiamo insieme queste due parole? Chi ha deciso ha optato per lavoro intelligente. Ma ci hanno detto che sarebbe meglio considerarlo come lavoro agile.  Quindi, in conclusione, non vuole assolutamente significare lavoro da casa . Il maledetto morbo, il covid, che ci ha bloccati in casa, ha rafforzata l’idea che si sarebbe potuto lavorare da casa. E qui  si sono sbizzarriti. Chi ha affittato appartamenti al mare o in montagna, chi una barca. Quelli che hanno attrezzato casa in modo da far arrossire anche i tecnici della Nasa. Ma, il lavoro,  cosiddetto

agile, non si può estendere a tutti. È chiaramente utilizzato da chi può attivarsi solo via computer. Lo considero una specie di razzismo. Non si può applicare ai lavori manuali, che sono il 90% dei lavori praticati nel mondo. Catene di montaggio, carpenterie, edilizia, metalmeccanici, agricoltura, e via cosi. E non ci vogliamo mettere le attività artigianali? Bar, negozi, ristorazione…….e le attività sportive? Pensate un momento, se entrando in un bar, ordinate cappuccino e cornetto via smart working. Ma dai! Umanamente impossibile. Io, poi, mi chiedo perché vogliamo lavorare da casa. Già è pesante abitare nello stesso luogo ove si lavora (la famosa bottega casa/lavoro, dove i clienti ti “rompono”ad ogni ora). Lavorare da casa vuol dire doppio impegno. Le donne lo hanno sempre fatto, oltre al lavoro fuori porta, accudire la famiglia, la casa, la spesa……Quante ore vere di lavoro si fanno in casa? Intendo produzione, non dedicarsi alla propria vita. E mancherebbe il rapporto diretto con i colleghi. Il confrontarsi, lo scambio di idee, la collaborazione, ed anche gli attriti, le gelosie. Ma chi crede che si riduca il traffico cittadino, stando a casa? Con la scusa di autonomia, ci sarebbe un largo aumento di mezzi in circolazione, perché tutti utilizzerebbero il proprio mezzo per spostarsi a causa delle riduzioni dei mezzi pubblici (vista la riduzione del personale). Già ora si fanno molte operazioni online. Infatti meno posti di lavoro. Gli uffici si stanno pian piano riducendo di personale. Ormai parliamo solo con robot. Diventeremo tutti rotondi, anche quelli che passano ore in palestra, palestra che sarà gestita, naturalmente, da intelligenza artificiale.

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