Il Patrono, San Matteo, è celebrato il lunedì, con processione nelle vie del paese, con la statua del Santo, con preghiere e canti della comunità. Egli è considerato il patrono di banchieri, bancari, doganieri, della Guardia di finanza, cambiavalute, ragionieri, commercialisti, contabili ed esattori.
Quest’anno, il meteo era a rischio, quindi ci si è raccolti nella minuscola, quanto impattante all’occhio sia del fedele sia del turista. Nel presbiterio, l’Altare maggiore in marmi policromi, sormontato da un grande Crocifisso ligneo, giugnge nel paese, nel Dopoguerra, dalla Val Gardena.
Il coro ligneo neoclassico occupa interamente l´abside, che ingloba un medaglione, con un putto angiolesco, realizzato nel 1937, dal pittore tortonese, Domenico Fossati.
All’interno, un quadro, con tecnica “olio su tela”, prodoto nel Settecento, ha come soggetto San Matteo, sorpreso dalla presenza protettrice ed ispiratrice dell´Angelo celeste, mentre si accinge a scrivere il Vangelo. All’esterno, le tre campane provengono dalla chiesa di San Rocco, a Voghera, e l´orologio della torre campanaria, rinnovato negli anni Sessanta, dagli artigiani liguri.
Il poliedrico Ermanno, cantante e musicista, attendeva amici e nuovi ragazzi, che lo conoscono da poco, nel locale, che nel secolo scorso, er ala nota discoteca “Country Club”.
Un po’ di rock, un po’ del suo Idolo, Vasco, nonché qualche canzone popolare, la serata si è conclusa, con l’estrazione della lotteria, con una vasta gamma di premi e di risate, unendosi, intonati e non, a cantare con gli strumenti di uno degli artisti più amati a Pavia e nell’Oltrepò Pavese, che, pur con molte competenze, è umile come quel ragazzo che, circa cinquantacinque anni fa, avviò la sua carriera nel dipinto “vivente” che è il Borgo di Fortunago.
Un ringraziamento è d’obbligo allo staff del Comune, ai giovani volontari, alle associazioni e aziende agricole partecipanti e al pubblico!