Un premio che assume una responsabilità: gli è stato assegnato il nome “Giuseppe Roberto Burgio”, fondatore della scuola pediatrica pavese e grande innovatore della pediatria italiana, è dedicato quest’anno ai bambini vittime di tutte le guerre, consegnato alla senatrice Liliana Segre, che rappresenta un modello di coscienza e di valori, da cui i ragazzi possono trarre insegnamenti, in una società, questa del Nuovo Millennio, ancora molto frammentata.
Francesco Svelto, Rettore dell’Università di Pavia, dichiara: «Credo che sia stata molto opportuna la scelta di assegnare il Premio Burgio 2024 ai bambini vittime di tutte le guerre. Il fatto poi che la Senatrice Liliana Segre abbia accettato di riceverlo simbolicamente ci onora in modo speciale. A Pavia la pediatria ha una storia più che secolare, essendo stata istituita la prima cattedra ad essa dedicata nel lontano 1909, ma ha sempre saputo unire l’attenzione clinica con la sensibilità etica e sociale. In questione infatti è il benessere di bambini e giovanissimi che richiedono quella cura integrale che costituisce la caratteristica distintiva della scuola fondata e diretta per molti anni da Giuseppe R. Burgio.»
Gianluigi Marseglia, Direttore del Dipartimento di Scienze clinico-chirurgiche, diagnostiche e pediatriche dell’Università di Pavia e Direttore della Clinica Pediatrica del Policlinico San Matteo, ha affermato: «Il prof. Burgio amava dire di sé che era non solo un medico, ma innanzitutto un avvocato di tutti bambini. Concepiva il lavoro del pediatra come quello di chi interviene a difesa delle persone più giovani tutte le volte in cui sono in pericolo o minacciate. E la guerra è il contesto in cui senz’altro è più drammatica la condizione dei bambini.
In questo senso, ci onora la presenza della senatrice Liliana Segre.
Con lei, il premio di questo anno vuole essere un invito a non voltarsi dall’altra parte e fare finta di non vedere, ma assumersi le proprie responsabilità di cittadini e medici.»