Biografia:
Sarah è nata nel 1979 a Pavia, dove si è laureata in Scienze Politiche con indirizzo politico-internazionale nel 2006. Ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza in un campo profughi palestinese in Giordania, insieme alla famiglia del padre. È in quel contesto che ha conosciuto la realtà che oggi racconta nelle sue storie, portando alla luce esperienze di vita intense e poco conosciute. Attualmente, Sarah vive tra l’Italia e il Medio Oriente, sempre con una penna e un taccuino a portata di mano, pronta a catturare dettagli ed emozioni che ispirano la sua scrittura. Il suo romanzo d’esordio, “La spia ha i capelli rossi”, edito da Homo Scrivens, è ambientato tra Pavia e il Medio Oriente e ha ricevuto la menzione speciale del prestigioso premio L’Iguana – Anna Maria Ortese, edizione 2024, nella sezione narrativa.
LA SPIA HA I CAPELLI ROSSI
Il giorno in cui la sorte di un popolo veniva decisa, una donna scriveva il proprio destino. Leyla, studentessa italo-palestinese, sceglie la Giordania come sede del suo stage universitario. Ciò che l’ha spinta a tornare nel luogo della sua infanzia non è tuttavia un sentimento nostalgico, piuttosto un’urgenza: deve conoscere la verità sulla morte di una ragazza avvenuta quasi sessant’anni prima e nella quale sembra coinvolta una donna dai capelli rossi. All’epoca dei fatti, l’unica con quel colore di capelli era Farida, nonna di Leyla. Nel tentativo di provarne l’innocenza, Leyla ritorna nel campo profughi dov’è cresciuta e, con l’aiuto della cugina Iman, cerca di ricostruire gli eventi a partire dalla Nakba palestinese. La sua ricerca si spinge tanto oltre da mettere in pericolo anche Gabi, il ragazzo israeliano con cui, nonostante la diversa appartenenza, ha stretto un legame di sincera amicizia. Il suo rapimento nasconde un ulteriore mistero…
Bandella sinossi
Leyla vive e studia a Pavia, ma nel suo passato c’è Amman, nella cui periferia ha soggiornato con la famiglia del padre Omar, intanto latitante e sospettato di atti di terrorismo in Italia e in Europa.
All’università Leyla conosce Munir, studente di Betlemme i cui parenti vengono additati come collaboratori dei sionisti fin dai fatti del 1948. Munir ha avviato una lunga ricerca e scoperto che la sorte e la reputazione della sua famiglia è stata decisa da una spia dai capelli rossi. Il ragazzo ne è sicuro, dalla sua ha diverse prove, tra cui l’autobiografia di un soldato inglese testimone dei fatti. Quando saprà la totale verità, la racconterà in un libro.
Leyla ricorda bene il rosso rame dei capelli di sua nonna, non può permettere che il suo nome venga infangato. Per venire a capo della vicenda, Leyla raggiunge la Giordania, poi l’Egitto e poi ancora il Sudan, ma gli impedimenti sembrano non finire.
INTERVISTA ALL’ AUTRICE
Come nasce la tua passione per la scrittura?
Nel mio caso non so se è corretto definirla passione, piuttosto la mia è una necessità. La necessità di raccontare dei luoghi in cui ho vissuto e della gente che ho incontrato. Di esternare il risultato della mia continua ricerca di sentimenti che accomunano gli esseri umani in tutto il mondo. Ed è anche la necessità di farmi psicoanalizzare dai miei personaggi.
Un libro pieno di colpi di scena, basato però su una storia culturale piuttosto importante.
Parlaci del perché è nato questo libro?
Il romanzo La spia ha i capelli rossi nasce dalla volontà di intrecciare la storia personale di Leyla, la protagonista, con eventi storici di grande rilevanza. La trama si sviluppa su tre piani temporali: il presente, il 1985 durante l’infanzia di Leyla, e il 1948, momento cruciale per la sua famiglia. È proprio nel 1948, durante la nascita dello Stato di Israele e la conseguente diaspora palestinese, che avviene un delitto misterioso che Leyla, decenni dopo, si ritrova a dover risolvere. Il libro nasce dal desiderio di esplorare non solo il mistero di questo crimine, ma anche le profonde ripercussioni che eventi storici di tale portata possono avere sulle vite delle persone comuni e sulle loro famiglie. Ogni colpo di scena porta Leyla più vicina a scoprire la verità, rivelando come le storie personali e familiari si intreccino inevitabilmente con il contesto storico e politico che le circonda.
Perché la storia, del mondo si ripete, secondo te?
Semplicemente perché l’Uomo guarda i propri interessi più immediati. Mi interessa l’oggi. Me stesso e al massimo la mia famiglia o ciò che mi riguarda. La Storia è solo una materia noioso che ci insegnano a scuola. La guerra? Una cosa lontana! I diritti? Dati per scontati! Non ci rendiamo conto che basta un attimo per precipitare, e questo la Storia ce lo insegna per davvero.
Cosa dobbiamo ancora capire come essere umano?
Visto come sta andando il mondo direi che abbiamo bisogno di capirci a vicenda. Di capire che il dolore mio non è più grande del tuo, che è fatto della stessa materia. Che per assicurare un futuro alle prossime generazioni è necessario imparare dal passato ma bisogna anche guardare davvero oltre le differenze.
Quanto, secondo te, la cultura e la scrittura, può aiutare nel mettere alla luce problemi e dinamiche culturali differenti?
L’arte, la cultura, ha come missione più importante la diffusione del pensiero dell’Uomo, della sua essenza e la nostra essenza ha tantissimi aspetti comuni ovunque ci troviamo, a prescindere dal colore o dal credo. Tuttavia abbiamo anche tanti aspetti che ci caratterizzano e ci rendono unici e che, sempre attraverso la cultura, abbiamo l’opportunità di comunicare e a volte a gridare al mondo.
Progetti futuri?
Tanti lettori che si sono appassionati al romanzo La spia ha i capelli rossi mi hanno chiesto il sequel. Anche io ritengo di dover approfondire un paio di tematiche contenute nel primo romanzo.
Come incentivare la lettura nei ragazzi?
Credo che sia necessario trovare un terreno comune con i ragazzi, la strada intrapresa da alcuni booktokkers può essere un esempio di come suscitare l’interesse dei ragazzi per i libri e la cultura. Anche il canale di personaggi di un certo spicco come Alessandro Barbero è un altro buon esempio di come, parlando lo stesso linguaggio dei ragazzi li si possa conquistare anche con argomenti che alcuni propongono, a torto, di eliminare dai programmi scolastici.
Dove possiamo trovare il libro?
Può essere ordinato nelle librerie fisiche e online
Presentazioni o eventi dove possiamo trovarti impegnata nella presentazione.
Il 4 ottobre sarò alla libreria del quartiere Mirabello Scala di Pavia. Il 14 ottobre a Novara. Il 17 novembre a Milano per il Book City. Dal 29 novembre al 1 dicembre alla fiera del libro di Pavia (San Genesio) e il 19 dicembre chiudiamo l’anno col botto presso il salone Teresiano dell’università di Pavia.
Di Manuela Montemezzani