Biografia:
Silvana Guarina è nata nel 1954 a Genova, ma la sua famiglia ha origini piemontesi.
Volendo vivere in un ambiente più salubre e tranquillo rispetto alla città, una ventina di anni fa
si è trasferita con marito e figlio nel paese dove ci sono le sue radici,
Roccaverano, in provincia di Asti, sulle Langhe.
Amando gli animali, si prendono cura di un piccolo gregge di pecore, alcune
galline, tre gatti e Gaia, la cagnetta di casa.
Il suo hobby, oltre alla lettura e alla scrittura, è il giardinaggio, le piace infatti coltivare
rose, peonie e tulipani.
Spesso si reca nella regione che adora, la Toscana, che, con le sue belle spiagge e
isole, le ha ispirato parecchi racconti e romanzi.
I suoi lavori sono in maggior parte vincitori di concorsi e pubblicati da Historica
Edizioni, Edizioni del Loggione e CTL Livorno, ma potete trovare anche alcuni
racconti on line su “Storie di città” (www.storiedicitta.it.) e
Racconticon (https://www.racconticon).
Sinossi di Abbiam la giovinezza nel cuore:
Abbiam la giovinezza nel cuore è la storia d’amore di Pacifico e Ivana durante la Resistenza.
Ma è anche il racconto della Resistenza nella val Bormida, tra le province di Savona, Asti e Alessandria, attraverso episodi crudi e tristi, con riferimenti storici precisi e centrati.
Due anni molto duri per via della guerra, del freddo e della fame, anni in cui la voglia di libertà e il coraggio sono il motore dei protagonisti di questo romanzo.
È soprattutto la forza dell’amore a guidare Pacifico e Ivana fino alla fine del conflitto.
Un racconto aspro e dolce, da leggere tutto d’un fiato fino a commuoversi.
Domande:
Una storia toccante, parlare della seconda guerra mondiale, in un certo qual modo crea sempre pensieri controversi.
Lei cosa ne pensa di quel periodo?
È stato il più grande e brutale conflitto della storia. Penso con orrore allo scoppio delle due bombe atomiche in Giappone e ai campi di sterminio nazisti. Tutte le guerre hanno portato morte e distruzione ma nessuna come questa ha sconvolto il mondo, ha togliendo rispetto, onore, pietà e umanità, rivelando gli “istinti oscuri” dell’essere umano. Grazie al cielo tante persone hanno mantenuto lucidità di pensiero e hanno lavorato, scritto, lottato per fermare quella pazzia.
Come nasce questo libro?
Mio marito, vedendomi leggere l’ennesimo libro sulla Seconda Guerra Mondiale e ricordare fatti raccontatemi dai miei genitori, mi ha sollecitato a scrivere un romanzo ambientato nel nostro paese langarolo. “Non è il mio genere, scrivo racconti romantici!” protestai in un primo momento, ma lui insistette inducendomi a provare. Così ho fatto parecchie ricerche, confrontando i fatti e facendo leggere la prima stesura a due storici che, dopo avermi dato alcuni suggerimenti, hanno approvato il mio lavoro.
Ci parli di lei come autrice?
Dopo cinque romanzi e una cinquantina di racconti pubblicati su varie antologie, mi sembra ancora strano sentirmi definire autrice. Scrivo principalmente per vivere attraverso i miei personaggi vite diverse dalla mia, scrivo quindi per sognare, per spezzare la monotona quotidianità.
Perché consiglia questo libro?
A questa domanda devo rispondere con le parole di Sandro Pertini che ci fa ricordare che “…dietro ogni articolo della Carta Costituzionale stanno centinaia di giovani morti nella Resistenza. Quindi la Repubblica è una
conquista nostra e dobbiamo difenderla, costi quel che costi.” (Messaggio agli Italiani 1979)
Un libro che consiglia anche ai giovani lettori?
Ai giovani maggiorenni, oltre Il partigiano Johnny che di certo hanno letto alle scuole superiori, ho due libri da proporre: “Quella terribile stagione” di Antonio Rossello e “Quando inglesi arrivare noi tutti morti” di Adriano Balbo. Sono due chicche per saperne di più leggendo un’ottima prosa.
Scrivere oggi nel 2024.
Significa avere una grande passione per la lettura e per la scrittura. Avere il desiderio di comunicare le proprie esperienze, i propri sogni e le speranze nel modo più possibile accessibile e comprensibile al lettore. Significa anche promuovere l’amore per la lingua italiana facendo un uso limitato di termini stranieri, sfruttando la ricchezza del nostro lessico. Purtroppo significa anche avere poche possibilità di farsi conoscere dal grande pubblico per una serie di problemi economici che limitano gli acquisti delle famiglie, gli investimenti sulla cultura in generale e in particolare quelli delle C.E.
Progetti futuri
Sto già scrivendo una storia ambientata anch’essa sulle Langhe e nel periodo della Resistenza, che prende ispirazione da una storia vera.
Poi racconti romantici, storie brevi e, chissà, un altro romanzo.
Dove troviamo il libro
“Abbiam la giovinezza nel cuore” è prenotabile in qualunque libreria, su Amazon e altre piattaforme on line.
La CTL Ed.Livorno infoctleditore@gmail.com Tel: 0586 806 376 a chi ordina un libro da loro edito ne offre un altro in omaggio.
Di Manuela Montemezzani