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Un stemma per Don Giampietro Maggi

Don Giampietro Maggi

Don Maggi, nato a Pavia nel 1963 e ordinato sacerdote nel 1987, è noto per essere stato cerimoniere vescovile e responsabile della Pastorale Liturgica e del catecumenato e della catechesi fino al 2013. Oggi nuovo parroco della cattedrale pavese, Il duomo.

Blasonatura

Inquartato; Nel primo di rosso ad una stella cometa d’oro; Nel secondo di azzurro a due ramoscelli, il primo d’incenso, il secondo di mirra, accompagnati in punta da delle pietre d’oro; Nel terzo di azzurro ad un’ aquila al naturale tenente con la zampa destra una croce della passione di rosso; Nel quarto di rosso a due chiavi con i congegni in alto, la prima d’oro, la seconda d’argento poste in croce di S. Andrea. Cappello da parroco.

Cartiglio:

Conferens in corde suo

Traduzione

Lo stemma realizzato viene denominato inquartato perche diviso in quattro parti. Nella prima parte troviamo la stella cometa, a raffigurare l’Immacolata. Precisamente per non far cader in errore nessuno dobbiamo dire in tutto onestà che il simbolo dell’immacolata è la luna, ma in questo caso riteniamo più opportuno adoperare una stella cadente, perche si lega maggior mente ai simboli successivi. Il fondo è rosso a rappresentare forza e coraggio. Nella seconda parte troviamo l’oro, l’incenso e la mirra, su un fondo azzurro. Azzurro di devozione, e oro, incenso e mirra a rappresentare i Re Magi. Nel terzo troviamo un’aquila tenente una croce, il tutto su un campo di azzurro. L’aquila a simboleggiare San Giovanni Battista, la croce e l’azzurro come devozione per Dio. Nel quarto le chiavi a simboleggiare San Pietro Apostolo, il tutto su di un fondo rosso rappresentante la forza e il coraggio. Nel cartiglio troviamo la frase evangelica “Conferens in corde suo”. Frase che San Luca dice di Maria alla vista dei pastori al presepe.

 

Lo stemma è stato realizzato in collaborazione con il curatore dell’archivio storico araldico italiano, Il conte Bruno Ronco, che ovviamente ringraziamo di cuore per essereci sempre vicino.

https://araldicando.miraheze.org/wiki/Don_Giampietro_Maggi

Marco Pilla……

MARCO PILLA
Marco Pilla nasce a Pavia il 24/09/1981 da famiglia d’alta borghesia, tra i quali il nonno materno Cremonesi Vincenzo, vecchio forgiatore, dal quale apprenderà l’antica arte della manipolazione dei metalli. Sin da adolescente si distingue dai suoi coetanei per la sua capacità manuale, creando i suoi primi oggetti in ferro ,tutto ciò sempre sotto la stretta osservanza del nonno. “Da quando ero ragazzino ad oggi non e cambiato nulla sen non l’aspetto fisico, ho sempre la stessa voglia di fare e di scoprire cose nuove per questo spesso sono in volo per il mondo. Questi miei continui viaggi ,mi danno la possibilità di apprendere in continuazione informazioni che permettono alla mia persona di aumentare sempre di più il bagaglio tecnico/culturale, anche perché io credo, anzi ne sono convinto, che all’interno di ogni essere umano ci sia una sorta di libreria, e che ognuno di noi abbia il dovere di riempirla nell’arco dei suoi giorni il più possibile, per se e per le persone che lo circondano.” Iscritto nel registro dei periti araldici presso la commercio di Pavia, iscrizione n. 253 dell’11.1.2021 C.T.U. presso il tribunale di Pavia in genealogia e scienze documentarie https://www.tribunale.pavia.giustizia.it/it/Content/Ctu?professione=-1&specializzazione=110332&idCP=85691 Inserito nella sezione artisti della celebre “Tota Pulchra”, associazione di promozione sociale, nata l’8 maggio del 2016 da un’idea di Monsignor Jean-Marie Gervais, Presidente della stessa Associazione e Prefetto Coadiutore del Capitolo Vaticano. https://totapulchra.org/index.php/chisiamo/artisti/781-marco-pilla

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