Tutti noi abbiamo utilizzato almeno una volta nella vita l’aloe o quantomeno ne abbiamo sentito parlare ma pochi conoscono realmente i benefici e le controindicazioni di questa meravigliosa pianta.
Le specie che presentano proprietà terapeutiche sono circa quindici, di cui la più nota e diffusa è sicuramente l’Aloe Vera, conosciuta anche come aloe delle Barbados; dalle sue foglie si estraggono un succo denso e un gel trasparente, che si prestano ad utilizzi differenti.
Originariamente il succo di aloe puro, ricavato dalla parte più esterna delle foglie, era utilizzato a scopo lassativo per via della presenza di molecole chiamate antrachinoni, dall’azione irritante sulla mucosa intestinale. Oggi tale utilizzo non è più ammesso per via dei potenziali rischi associati all’assunzione per lunghi periodi di fitoderivati contenenti appunto antrachinoni; attualmente si utilizzano soltanto il succo e il gel ricavati dalle parti più interne delle foglie di aloe in quanto privi di tali molecole.
Oggi la pianta viene impiegata prevalentemente per l’azione cicatrizzante, lenitiva e immunostimolante, soprattutto a livello cutaneo; infatti, anche se esistono in commercio preparati che ne sfruttano le proprietà lenitive a livello della mucosa orale e gastrica, l’aloe ha tropismo elettivo per la pelle.
Il gel di aloe vera e il succo sono infatti ricchi di mucillagini e si prestano ad essere utilizzati per uso esterno nel trattamento di diverse problematiche dermatologiche. Antinfiammatorio, idratante, rinfrescante e cicatrizzante, il gel di aloe vera si utilizza puro in caso di dermatiti, psoriasi, scottature, ferite e piaghe, ma anche per la cura della pelle secca e danneggiata e in caso di eritema solare o per alleviare il prurito e il gonfiore causato da punture di insetti e orticaria.
Molto frequentemente le persone utilizzano direttamente le foglie delle piante di aloe che possiedono in giardino o sul terrazzo ma io consiglio sempre di affidarsi a preparati erboristici, in quanto, oltre ad essere sottoposti a controlli costanti, rispettano le modalità ottimali di trattamento della materia prima.
Quindi, come sempre, no al fai-da-te e sì al trattamento naturale consigliato da un esperto!
Un caro saluto al naturale.