Aspreno fu il primo vescovo di Napoli. Secondo il Calendario Marmoreo di Napoli, un’antica stele in cui ci sono i nomi dei vescovi di Napoli sino al IX secolo, la sua guida pastorale sarebbe stata di circa 23 anni. La sua vita si sarebbe svolta sotto gli imperatori Traiano e Adriano. Fu particolarmente ricolmo d’amore verso i poveri e si dimostrò sempre disponibile verso qualsiasi persona al di là del ceto e della condizione sociale, il suo speciale carisma fece accrescere la comunità cristiana napoletana. La sua memoria cade il 3 agosto. Aspreno avrebbe ricevuto il Kerygma cristiano dall’apostolo Pietro che, giunto da Antiochia diretto a Roma, si sarebbe fermato a Napoli dove avrebbe guarito da un male una vecchia la quale si sarebbe convertita e sarebbe poi divenuta Santa Candida la Vecchia. Candida avrebbe portato da Pietro proprio Aspreno, anch’egli infermo. La leggenda narra che, a guarigione avvenuta, Aspreno si convertì e quando Pietro dovette lasciare Napoli per Roma consacrò l’uomo vescovo poiché nel frattempo la comunità cristiana era divenuta ampia e necessitava di un pastore. Avrebbe fatto costruire l’edificio di culto di Santa Maria del Principio, dove poi sarebbe sorta la Basilica di Santa Restituta e quindi il Duomo di Napoli. La leggenda attribuisce ad Aspreno anche la fondazione della Basilica di San Pietro ad Aram, prima chiesa napoletana, dove è ancora presente l’altare su cui Pietro avrebbe celebrato il Sacrificio eucaristico. Sepolto secondo la tradizione nell’oratorio della chiesa napoletana di Santa Maria del Principio, recenti ricerche hanno affermato che i suoi resti si trovassero nelle Catacombe di San Gennaro e furono traslati per decisione del vescovo di Napoli Giovanni IV lo Scriba (842-849) nella basilica Stefania dove tutt’oggi riposano sotto l’altare della cappella che porta il suo nome. Nella Cappella del Tesoro di San Gennaro vi è, insieme a quello di Gennaro e degli altri 50 Santi Patroni della città di Napoli, il suo busto d’argento e si ritiene che nel tesoro ci sia il bastone con cui l’apostolo Pietro lo guarì dalla malattia. Nella Chiesa di Sant’ Aspreno al Porto a lui dedicata si trova il suo Pastorale. Una seconda chiesa dedicata ad Aspreno a Napoli si chiama Sant’Aspeno ai Crociferi. Fu il primo patrono di Napoli, dal 1673 è venerato come secondo patrono della città. È particolarmente invocato per curare l’emicrania.
Eco di Pavia > Prima Pagina > Rubriche > Il santo del giorno > Sant’ Aspreno di Napoli
Sant’ Aspreno di Napoli
Pubblicato il
Lascia un commento