Garantita la salvaguardia degli equilibri, ma è allarme per il trend di crescita della spesa per il sociale. È questo, in estrema sintesi, il quadro offerto dalla variazione di bilancio che dovrà essere approvata dal consiglio comunale nella seduta convocata per le ore 21 di domani sera, martedì 30 luglio, presso il ridotto del Teatro Carbonetti.
«Pur a fronte di numerose criticità – premette il sindaco di Broni, Antonio Riviezzi – gli equilibri di bilancio sono stati mantenuti, come confermato dalla relazione del revisore dei conti. Riusciamo inoltre ad accantonare parte dell’avanzo di amministrazione, per un importo di 100mila euro, a disposizione per affrontare le eventuali emergenze che dovessero presentarsi nei prossimi mesi. Siamo però fortemente preoccupati dall’aumento delle uscite legate al mantenimento di minori in strutture protette e all’assistenza scolastica, due voci che stanno mettendo a dura prova le casse municipali». In totale, per la tutela di bambini e ragazzi in difficoltà è previsto un esborso di circa 600mila euro (400mila euro per le rette dei 14 minori ad oggi accolti strutture assistenziali e altri 200mila euro per il sostegno scolastico), con un incremento di 273mila euro rispetto agli stanziamenti inizialmente stimati in sede di bilancio di previsione.
«Nessuno vuole sottrarsi alle proprie funzioni – aggiunge Riviezzi – ma appare evidente come questa tendenza rischi seriamente di compromettere la stabilità finanziaria dell’ente. I Comuni non hanno la forza per affrontare da soli una situazione di crescente disagio, accollandosi per intero i relativi costi, soprattutto a fronte della riduzione del fondo di solidarietà e del calo che, proprio a causa della minore capacità di spesa di tante famiglie, sta caratterizzando le entrate della tassazione locale. Per questo promuoverò un incontro con le amministrazioni del territorio per affrontare insieme la questione».
Il primo cittadino di Broni conclude esprimendo preoccupazione non solo per gli aspetti economici, ma anche e soprattutto per il diffuso malessere sociale: «Sono aumentati episodi di violenza domestica e di genere, oltre ai casi di genitori detenuti o sottoposti a misure restrittive che hanno perso la custodia dei figli. È un contesto di disagio per il quale gli enti territoriali necessitano di maggiore supporto».
«Pur a fronte di numerose criticità – premette il sindaco di Broni, Antonio Riviezzi – gli equilibri di bilancio sono stati mantenuti, come confermato dalla relazione del revisore dei conti. Riusciamo inoltre ad accantonare parte dell’avanzo di amministrazione, per un importo di 100mila euro, a disposizione per affrontare le eventuali emergenze che dovessero presentarsi nei prossimi mesi. Siamo però fortemente preoccupati dall’aumento delle uscite legate al mantenimento di minori in strutture protette e all’assistenza scolastica, due voci che stanno mettendo a dura prova le casse municipali». In totale, per la tutela di bambini e ragazzi in difficoltà è previsto un esborso di circa 600mila euro (400mila euro per le rette dei 14 minori ad oggi accolti strutture assistenziali e altri 200mila euro per il sostegno scolastico), con un incremento di 273mila euro rispetto agli stanziamenti inizialmente stimati in sede di bilancio di previsione.
«Nessuno vuole sottrarsi alle proprie funzioni – aggiunge Riviezzi – ma appare evidente come questa tendenza rischi seriamente di compromettere la stabilità finanziaria dell’ente. I Comuni non hanno la forza per affrontare da soli una situazione di crescente disagio, accollandosi per intero i relativi costi, soprattutto a fronte della riduzione del fondo di solidarietà e del calo che, proprio a causa della minore capacità di spesa di tante famiglie, sta caratterizzando le entrate della tassazione locale. Per questo promuoverò un incontro con le amministrazioni del territorio per affrontare insieme la questione».
Il primo cittadino di Broni conclude esprimendo preoccupazione non solo per gli aspetti economici, ma anche e soprattutto per il diffuso malessere sociale: «Sono aumentati episodi di violenza domestica e di genere, oltre ai casi di genitori detenuti o sottoposti a misure restrittive che hanno perso la custodia dei figli. È un contesto di disagio per il quale gli enti territoriali necessitano di maggiore supporto».
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