Due Chiacchiere con l' Arte

Luca Carozzi , Scrittore

 

SINOSSI DELL’ OPERA

Il protagonista della storia si chiama Filippo: è un ragazzo di 29 anni, vive a Trieste e studia sociologia, anche se non pensa di aver capito davvero il genere umano.

Un giorno, sul tram della linea 39, incontra Rachele, una ragazza che lavora in un’acciaieria e che ha una grande passione per il disegno. Nonostante quello sia il loro primo ed unico incontro, Filippo si innamora di lei e, non incontrandola più in modo casuale, decide di andare a cercarla; tuttavia, egli scopre che Rachele è rimasta vittima di un incidente sul lavoro in cui hanno perso la vita quattro persone.

Trascorre del tempo e Filippo, perdendo entusiasmo verso il suo percorso di studi, inizia a lavorare lui stesso in acciaieria; in tutto questo, non riesce a smettere di interrogarsi sul destino toccato a Rachele e durante uno dei tanti viaggi di ritorno sul 39 decide di scendere alla fermata in cui sarebbe scesa lei, allungando di mezz’ora il suo tragitto.

Provandone un sollievo emotivo, Filippo inizia a saltare quotidianamente la sua fermata e a partire da uno di questi viaggi gli si apre una nuova dimensione, diversa dal tempo reale, in cui egli può vivere con Rachele esperienze che non hanno mai vissuto realmente. Durante uno di questi “sogni”, la ragazza gli dice addio e da quel momento Filippo non riesce più ad entrare in contatto con lei: questo, tuttavia, gli permette di riprendere contatto con la realtà e notare un clochard lungo il tragitto. Filippo sente il bisogno di conoscerlo e scopre che si tratta del padre di Rachele, che gli racconta dell’incidente avvenuto alla figlia e della loro vita precedente.

Il ragazzo capisce che Rachele ha voluto spingerlo verso un obiettivo e ne coglie il senso profondo: aiutare il padre a superare la sua perdita, ma anche altre famiglie che avevano vissuto situazioni traumatiche analoghe. I due fondano così un’associazione impegnata socialmente per la sicurezza sul lavoro.

Filippo non incontra più Rachele nella “loro dimensione”, ma molti anni dopo, un sera, trova sul tavolo di casa sua un quaderno contenente i disegni della ragazza inerenti alle loro avventure “sognate” sul 39.

BIOGRAFIA DELL’ AUTORE

Luca Carozzi nato il 14-01-1987 ad Acqui Terme (AL), Dove risiedo.

Sono diplomato come perito biologico e laureato in fisioterapia presso l’università degli studi di Pavia (2009).

Svolgo il ruolo di fisioterapista dal 2010  presso una casa di cura riabilitativa in Acqui Terme.

Sono marito e padre di due bambini di 7 e 3 anni.

Da sempre ho la passione per la lettura e questa è la mia prima esperienza di scrittura.

Non ho mai frequentato corsi di scrittura creativa ma mi piacerebbe iniziare a breve questo percorso.

Il mio manoscritto ha passato la selezione per la casa editrice Book a book ed è attualmente in crowdfunding. Ha raggiunto gli obiettivi per la pubblicazione gratuita, senza costi per l’autore.

Il mio primo romanzo, “Per ogni mia mezz’ora”, verrà pubblicato dalla casa editrice Book a book ed uscirà nel mese di settembre 2024.

Durante la fase di prevendita il romanzo ha venduto 302 copie che verranno distribuite ai lettori prima della distribuzione nei circuiti librari.

Ho tenuto una presentazione in anteprima a gennaio 2024 a Palazzo Robellini ad Acqui Terme con il patrocinio del comune e partecipato a due trasmissioni radio (“Story Time” a Radio Canale Italia e “Di tutto e un pop” su Radio Bla Bla Network).

Ho realizzato insieme al video maker professionista Valerio Marcozzi un booktrailer del libro.

Ho un blog personale e sono presente su tutte le maggiori piattaforme social.

Il 5 ottobre 2024 terrò la presentazione ufficiale in Sala Santa Maria, ad Acqui Terme, con il sostegno  dell’associazione culturale Antithesis.

“La memoria dello scoiattolo” è il mio secondo romanzo, inedito e sequel di “Per ogni mia mezz’ora”.

INTERVISTA ALL’ AUTORE

CI PARLI DELLA SUA PASSIONE PER LA SCRITTURA.

Ho sempre amato leggere fin da bambino, quando non vedevo l’ora che il postino mi recapitasse puntuale l’ultimo numero di Topolino di cui avevo l’abbonamento. Da ragazzo come tanti altri, amavo il pallone, la musica, uscire con gli amici, ma uno dei miei momenti preferiti era leggere un buon libro. Spaziavo dai thriller al genere horror, passando spesso dal mondo del fumetto (di cui sono collezionista). Crescendo e maturando esperienze, è cresciuta con me una lenta, graduale voglia di cimentarmi a scrivere qualcosa di personale. Provai anni fa a scrivere qualche racconto breve, qualche pensiero su carta, ma tutto rimase nel cassetto perché non mi sentivo mai del tutto convinto.

I miei gusti letterari mutarono e ogni volta cercavo autori che mi portassero lontano con la mente, nel modo di raccontare e sperimentare. Fino a scoprire uno dei miei autori preferiti, Haruki Murakami.

A trentasei anni la mia curiosità di scrivere si è riaffacciata più prepotentemente, complice un periodo diciamo “complicato” dal punto di vista lavorativo, dove sentivo di aver bisogno di qualcosa di più stimolante.

Scrivere “Per ogni mia mezz’ora” è stato per me terapeutico e mi ha permesso di osservarmi da fuori con una nuova luce; mi sono piaciuto, mi sono divertito e non ne ho più potuto fare a meno.

COME DEFINIREBBE OGGI LO SCRITTORE?

Al giorno d’oggi forse il concetto di scrittore è fortemente mutato rispetto al passato. Le nuove modalità di editoria, come il crowdfunding o il self-publishing, hanno avuto il merito di aprire nuove possibilità per far arrivare il proprio pensiero al lettore.

Ora pubblicare è più semplice, la forbice tra chi si definisce “scrittore” e il lettore si è ristretta. Non sempre si può parlare di qualità, purtroppo è il rovescio della medaglia. Però credo sia giusto permettere a chi ha una storia personale di confrontarsi con chi è disposto ad ascoltarla, indipendentemente che si tratti di un futuro bestseller o di un libro che venderà solo poche centinaia di copie.

Per me scrittore è chiunque abbia qualcosa da raccontare e ne senta fortemente il bisogno. Scrittore è quella persona che attraverso i molteplici canali della comunicazione dà forma alla propria fantasia ed emotività. A prescindere dalle vendite o dal fatto che quella sia la sua professione lavorativa.

 COME NASCE LA STORIA DEL SUO LIBRO?

La mia storia nasce dall’incontro con una persona. Io sono un fisioterapista e tempo fa seguii, per circa un mese, un paziente con cui s’instaurò una particolare sintonia. Oltre al normale rapporto lavorativo, entrai in profondità con il suo vissuto, scambiando discorsi interessanti riguardo al tema su cui si muovono le vicende dei miei due protagonisti e il loro amore.

Nacque un’idea che, in una notte insonne, divenne impulso improvviso. Scesi dal letto, rubai una penna dallo zaino di mia figlia e inizia a scrivere qualche pagina. Terminata la mia storia, per un po’ non la mostrai a nessuno, non sicuro del suo valore. Mesi dopo però, attraverso i social, venni contattato da un collega che per gentilezza mi avvisava che il paziente che avevo seguito (e che aveva acceso in me una scintilla) era venuto a mancare. I miei dubbi, le mie ansie svanirono, non potevo fermarmi a quel punto. Contattai il mio ex professore delle scuole superiori chiedendogli se potessi avere un suo parere. Fu molto positivo. Mi sentii incoraggiato e finalmente sicuro. E poche settimane dopo aver inviato il manoscritto a diverse case editrici, ricevetti la telefonata di Bookabook.

PERSONAGGI INVENTATI O CON UN BRICIOLO DI PERSONALITA’?

Molte persone in questi mesi mi han chiesto chi sia Filippo o chi sia Rachele. A queste domande non mi è facile rispondere perché credo che la risposta sia comprensibile per davvero solo a me stesso. Non sono personaggi reali, ma nemmeno scollegati dalla mia realtà, perché li definisco proiezioni della mia visione del mondo.

Nella mia adolescenza ho dovuto purtroppo confrontarmi con la prematura scomparsa di due amici in età giovanile. Per darmi una spiegazione più accettabile a me stesso, mi sono convinto che tutti noi abbiamo una vita terrena su questo mondo e una dove tutti i nostri sogni, spezzati, negati, repressi, sono talmente desiderati da prendere vita. Non li possiamo vedere né toccare finché non troviamo gli occhi giusti e una mente aperta. Probabilmente non li vedremo mai o forse, se faremo come Filippo, ci abbandoneremo ad un’inutile ma sana follia e potremo sfiorarli attraverso una porta.

MI PIACE MOLTO IL FINALE DI QUESTO LIBRO DOVE IN QUALCHE MODO I DUE SI RINCONTRANO SE PUR NON PROPRIO DI PERSONA. PERCHE’ LEGGERE QUESTO LIBRO?

Si dovrebbe leggere questo libro se la mattina ti svegli, ti guardi allo specchio e ti accorgi che vorresti qualcosa di più. Se non sei sicuro di esserne in grado ma poi, in fondo, lo sai di essere bravo. Se vivi in bilico tra il “vorrei” e il “non è facile”. Se credi che le possibilità si esauriscano solo nell’istante preciso in cui smetti di crederci.

Non vuol essere un romanzo “motivazionale”; vorrei solo che potesse servire a qualcuno come è servito a me a superare un momento di difficoltà e insicurezza.

A CHE PUBBLICO SI RIVOLGE?

Si rivolge ad un pubblico medio-giovane. Per i temi affrontati e il tono dolceamaro che accompagna la narrazione, lo consiglio a chi, come me, ritiene maggiormente interessanti le strade più impervie. In fondo la vita non è mai una retta precisa che sai già dove ti condurrà. Ci sono lettori, telespettatori o amanti della musica, che di fronte all’amarezza della vita trovano rifugio e sollievo nelle certezze di un bel libro o film spensierato. Io non voglio regalare certezze che la vita magari tradirà. Io voglio “distruggere” per mettere in discussione, dare spazio e respiro alle domande, perché è solo ponendosi delle domande, intime, scomode, che possiamo evolvere e migliorarci.

 DOVE POSSIAMO TROVARE IL LIBRO?

“Per ogni mia mezz’ora” di Luca Carozzi, è oggi disponibile online sul sito Bookabook, al prezzo di 11euro + spese di spedizione, in formato cartaceo o ebook.

Verrà pubblicato a settembre 2024 e le persone che l’hanno

pre-ordinato nei mesi precedenti l’uscita lo riceveranno comodamente a domicilio tramite corriere, prima della normale distribuzione nelle librerie.

Nel mese di ottobre 2024 terrò una serie di presentazioni e letture nei principali circoli letterari della mia zona e sto lavorando con entusiasmo affinché il suono del mio progetto possa arrivare sempre più lontano. Ringrazio le persone che hanno collaborato con me e tutte quelle che, grazie alla loro fiducia, mi hanno permesso di arrivare alla pubblicazione.

 

 

Di Manuela Montemezzani

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