INTERVISTA A FILIPPO MILANI , FRONTMAN DEL GRUPPO
Nuovo tour, spiegaci cosa significa per un musicista arrivare al
pubblico.
E’ l’obiettivo principale per un artista. Per “arrivare al pubblico”
personalmente intendo riuscire a comunicare il messaggio di un brano e
catturare l’attenzione della gente che in qualche modo si sente
all’interno della canzone. Non essere solo ascolto di sottofondo ma
riuscire a diventare attrattivo. Noi Nylon abbiamo capito che un concerto
scenico, con un piglio teatrale e la giusta introduzione alle canzoni,
sia parte fondamentale di questo processo di attrattiva nei concerti
Come nasce la vostra musica?
In modo molto indipendente: scriviamo individualmente i brani in una
versione molto scarna per poi proporre il prodotto grezzo all’interno
della band, dando modo ad ognuno di metterci del suo in termini di
arrangiamento, modifica del testo o migliorie varie.
Il processo è molto democratico e penso che tutti possiamo sentirci
fautori delle nostre canzoni
Parlaci delle date e degli eventi in programma.
Come l’anno scorso abbiamo deciso di organizzare questo piccolo tour (il
Chiappe Chiare Tour, visto che sarà la prima sortita al mare e quindi
saremo poco abbronzati) in terra ligure anche se partiremo con un concerto
in Svizzera. Macineremo un po’ di chilometri ma in generale la formula
del tour ci piace molto anche per lo spirito goliardico che ci
contraddistingue. Gli eventi previsti sono:
3 Luglio Hotel La Campagnola – Vairano (CH)
4 Luglio Piazza delle Erbe – Albenga (SV)
5 Luglio La Fontanella – Dolcedo (IM)
6 Luglio Ballo di Gorleri – Diano Marina (IM)
Sono tutti contesti molto particolari che ci porteranno ad avere una
proposta musicale un po’ ammiccante in base alle situazioni.
Quanto è importate per un musicista oggi distinguersi musicalmente?
Beh, penso che distinguersi a livello musicale sia da sempre una
prerogativa dei progetti musicali. Diciamo che l’originalità di un
progetto è quello che lo rende anche più riconoscibile al pubblico.
Avere delle peculiarità sicuramente è fondamentale.
Nel nostro piccolo, se penso al primo impatto visivo che possiamo avere,
il violoncello è una delle caratteristiche cha salta subito all’occhio.
La mia voce è particolare, non è propriamente una “bella voce” ma è uno
dei nostri tratti distintivi e la mia erre “barzotta” (non mi piace
definirla moscia) che durante l’adolescenza mi ha sempre un po’
martoriato, adesso è diventata un mio vanto.
Perché secondo te si guarda più al personaggio che alla musica, in questo
periodo storico.
Non mi limiterei a questo periodo storico, anche in passato gli artisti
erano dei personaggi. Forse oggi il problema è che a fronte di un
personaggio non c’è un vero artista. Non voglio parlare per luoghi comuni
ma se pensiamo a un Vasco per esempio, lui è sempre stato una figura
molto carismatica e molto riconoscibile ma era anche un ottimo autore e
un invidiabile performer. Adesso se pensiamo ad un Achille Lauro,
personalmente vedo un grande divario tra proposta scenica e proposta
musicale. Penso che il personaggio e l’artista debbano andare di pari
passo e lavorare all’unisono.
Come mai i giovani stanno apprezzando un genere musicale che riflette una
società complessa un po’ malata e tossica?
Sicuramente non è colpa dei giovani… penso che ogni epoca storica abbia la musica che si merita e quindi tutto si limita al contesto in cui la scena musicale si sviluppa. Adesso va la trap e noi siamo inorriditi dal tipo di musica ma quando c’è stato il punk, la gente aveva lo stesso atteggiamento di disgusto eppure la storia ci ha insegnato che il punk fosse una corrente musicale importantissima e che avrebbe avuto molti risvolti nel mondo.
I giovani apprezzano la musica di rottura, non ascolteranno mai quello che ascoltano i genitori ma mi piacerebbe vedere più giovani ai nostri concerti.
A che genere musicale vi ispirate?
Abbiamo radici musicali molto diverse tra noi e l’ho sempre visto come un punto di forza, sia a livello compositivo che a livello di discussione musicale in senso stretto: Adry arriva dalla musica classica e metal, io e Davide abbiamo una cultura musicale che parte dal rock classico fino ad arrivare ai cantautori classici ma con derive inaspettate, io sul punk e il grunge per arrivare al Brit Pop mentre Davide ha davvero esplorato un mondo musicale che un po’ gli invidio, lo stile manouche, il jazz, il blues e contaminazioni varie.
Il nostro genere è un insieme di queste influenze ed ognuno prova a inserirle nella nostra musica che noi definiamo MUSICA CRURA… alla fine facciamo un folk-rock italiano con una forte componente teatrale.
Abbiamo fatto questa domanda anche ai nostri fan e loro nella nostra musica vedono molte influenze tra cui: Mannarino, Fossati, Mercanti di liquore, Rino Gaetano e sopra tutti Vinicio Capossela.
Tutti paragoni che ci lusingano ma che ci spingono ancora di più a ritagliarci la nostra identità musicale
Come includere anche i giovani nei vostri concerti?
L’utilizzo dei social può sicuramente aiutare ma mi sento davvero un cretino a pensare di farmi un selfie per promuovere qualcosa dei Nylon.
La mia idea di base sarebbe che i Nylon avessero un pubblico che arriva dal passa parola. Che bello è quando dopo il concerto vengono a parlare con noi e ci dicono “Un mio amico mi ha passato il vostro album e volevo venirvi a sentire” oppure “Ciao, sono XXX e vi ho sentiti tempo fà in quel locale, ho portato degli amici perchè volevo che anche loro vi conoscessero”
Purtroppo questa cosa non funziona coi giovani o almeno, non ha ancora funzionato
Di Manuela Montemezzani