Due Chiacchiere con l' Arte

Gisella Cominone Lovecchio , Scrittrice

BIOGRAFIA DELL’ AUTRICE

Gisella Cominone Lovecchio nasce a Torino il 5 Maggio 1983. Inizia a scrivere all’età di 9
anni, quando in seguito alla morte della madre avvia la stesura di un diario personale dove
si racconta. L’inizio dell’attività di scrittrice avviene però molto più avanti: nel 2014, un
anno dopo la nascita del primo figlio, Riccardo. Dopo la nascita della seconda e ultima
figlia, Viola, e in seguito alla separazione dal marito nel 2022, comincia a tirare fuori gli
scritti dal cassetto.
Ha partecipato a concorsi ed è arrivata finalista al premio letterario 21 Racconti nel 2023 e
nello stesso anno è stata pubblicata nell’edizione speciale della rivista Intimità. Nel 2022 la
rivista Grado Zero ha pubblicato il racconto Giochi da bambini.
Scrive per comunicare e procurare emozioni che portino consapevolezza e riflessioni. Non
è per tutti e non intende esserlo.

SINOSSI DELL’ OPERA

99 GIORNI – Quattro novelle cattive- è una breve raccolta di racconti dove il male si
presenta sotto forma di vendetta e scelte.

99 GIORNI è la storia di Elisa e Luca, due persone che si ritrovano sui social ed entrano in
una spirale di virtuale erotismo perverso e con qualche tratto di dominazione. Quando la
moglie di Luca scopre le chat, uccide Elisa.

CATTIVA è la premeditazione gustata e pianificata negli anni da Giuseppe verso Valentina,
rea di averlo deriso davanti a tutti da bambino. Giuseppe cresce, diventa lo psicologo di
Valentina e la rapisce, fino a riuscire nell’opera suprema del male: portarla alla follia,
toglierle la bambina e prenderla con sé.

LE MANI DELLA MADRE è la parabola discendente di Serena, picchiata e maltrattata
dalla madre, che un giorno decide di ribellarsi. Dopo aver tentato un ultimo disperato e
inutile dialogo, la porta in un casolare e le amputa le dita, prima di sparire.

GIOCHI DA BAMBINI: Paolo ama giocare ma ha il soffio al cuore da quando è piccolo. A
quasi 70 anni, non ascolta il dottore e muore durante una partita con gli amici.

 

INTERVISTA ALL’ AUTRICE

 

Ci parli di come nasce questo libro.
Questo libro è nato dalla volontà di raccogliere i miei racconti brevi più amati.

Un libro con racconti molto crudi, ma piuttosto realistici. Che messaggio vuole trasmettere
al lettore?
Il messaggio dei racconti di questo libro è che ogni scelta porta a delle conseguenze. Il
male, qualunque sia il suo vestito, ha sempre un’origine, che quando viene raccontata non
cerca assoluzione. Ci sono tante verità, anche dolorose, ma mai una sola assoluta.

 Sempre di più i social sono protagoniste di libri di racconti e di brutte esperienze, cosa si
sente di raccomandare ai giovani.
Raccomando di ricordarsi sempre che i social sono una vetrina, alla stregua di un negozio:
nelle vetrine e si mettono i prodotti migliori, addobbati ad arte per attirare e creare
interesse. Dietro una foto e dietro un personaggio ci sono spesso gli esatti contrari di
quello che appare, dall’altra parte dello schermo può esserci un mostro con le fattezze di
una fanciulla. La raccomandazione ultima è quella di vivere una vita piena e vera, nella
concretezza e non nel virtuale.

Come è nata la sua passione per la scrittura?
È nata insieme alla mia capacità di scrivere: appena ho imparato a farlo ho iniziato a
provare piacere nel mettere su carta le mie emozioni, le mie giornate, il mio dolore per la
perdita di mia madre. Pensi che prima della morte di mia mamma tenevo un diario vocale:
registravo su cassetta tutto quello che mi frullava per la testa. Con la sua morte sono
passata dalla voce alla carta.

 Progetti futuri?
La prossima pubblicazione del mio primo romanzo, che ha come protagonista un uomo.

Da dove nascono i protagonisti del suo libro?
Quasi sempre da suggestioni date da persone conosciute o viste, da dialoghi raccolti per
strada o da storie che mi raccontano. I miei personaggi sono persone a tutti gli effetti.

Dove possiamo trovare il libro.
Su amazon e kindle unlimited

 

Di Manuela Montemezzani

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