Enogastronomia

“Gaudì”: nuova location sinonimo innovazione

Varzi, 16 giugno

 

“Innovazione non significa non valorizzare un territorio a vocazione agricola e vinicola: una coppia di giovanissimi titolari, con qualche consiglio da un terzo, Roberto, accoglie la nuova idea di ristorazione, che ha sede in uno de “I Borghi più belli d’ Italia”, Varzi, in via Oreste Maretti, 2.

Il Gaudì esisteva già, sino a circa una decina di anni fa: una pizzeria, il cui nome ricorda la travolgente corrente artista barocca, che, in Spagna, ne è il simbolo la Sagrada Familia, dell’omonimo artista, Antonio Gaudì. Ora, invece, risulta più facile la risposta, in quanto il menù, come il design, è un vulcano di “ingredienti”, tra i luoghi, la maggior parte dei quali esotici, in cui ha vissuto e lavorato l’imprevedibile Michael.

Arianna, la fidanzata con la quale condivide questa nuova sfida, cita quale dovrebbe essere il mood che il cliente percepisce all’ingresso e consultando i piatti e i cocktail, alcuni dei quali non sono conosciuti in Italia e gli “avventori” hanno l’occasione di assaggiare, con anche una rivisitazione del multitasking collega: un abbraccio tra Spagna, Sudamerica, Nuova Zelanda e altre esperienze che la coppia ha collezionato, dopo il conseguimento della Maturità.

Michael viveva a Roma, prima di conoscere molte realtà, e già raggiunse l’Italia che era un bambino: originario del Sudamerica, emana energia e le sue numerose esperienze in giro per il mondo, lo hanno reso un imprenditore curioso di una località molto più concentrata, che sta ampliando in questi anni il suo bacino turistico, con provenienze dall’Australia. Egli è l’artefice de: l’arredamento, le idee in cucina e le vibes che dovrebbero accogliere i clienti.

Il progetto, non solo sentimentale, quanto professionale, è stato inaugurato il 16 giugno alle 16:00, mentre il borgo era colmo di visitatori in occasione della annuale celebrazione, il “Festival del Salame”.

Michael e Arianna si conoscono nel dicembre 2022: è il giorno di Natale e, quando si è lontano dalla famiglia, non potendo partire a causa di impegni lavorativi, gli “stranieri” si incontrano  e informano gli amici, come si definiscono loro, “immigrati”, gustandosi una festività molto sentita: nulla di cui vergognarsi! Essi si riuniscono e celebrano questa data, con un calore che, in questo caso, sorride la ragazza, non è solo metaforico. In Nuova Zelanda, è estate!

Michael si considera un gipsy, a cui piace incontrare nuove culture, nuove emozioni e porsi nuove sfide, considerando un’età media di 25 anni. Anche il locale stesso, già osservandolo, dall’esterno, lo distingue la sua estetica: una gipsy area, nella sua accezione più iconica.

Il mood con il quale il cliente dovrebbe avvicinarsi e percepire nel locale è un senso di benessere, gustando le prelibatezze, alcune locali, altre rivisitate, in particolare i cocktail, non facilmente trovabili da altre parti.

Arianna è molto loquace e ama intrattenere i propri clienti, ribadendo che non vuole offrire una cucina “concorrenziale”, pur con qualche piatto tipico, quanto offrire un servizio in parallelo, quasi complementare agli altri dislocati nel Borgo: ad esempio, Gaudì è l’aperitivo, con musica nel sottofondo, in particolare jazz e blues. Un altro progetto è organizzare serate musicali ad hoc. Questi assaggi non sostituiscono la cena, a disposizione in molti altri servizi ristorativi, che stanno impegnandosi, con le autorità, le associazioni e gli abitanti, a non smentire chi ha premiato il borgo in cui essi vivono e che, come dovrebbe essere, ne sono i primi brand ambassador.

 

 

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