INTERVISTA ALL’ AUTRICE
Come nasce la tua poesia.
Io scrivo da quando ho coscienza. L’incipit è stato quello di aver ricevuto in regalo una macchina da scrivere, avevo 5 anni. Ho iniziato a scrivere sin dall’infanzia pubblicando vari articoli e poesie su varie riviste scolastiche. A 16 anni ho vinto il primo premio nazionale sez. giovani al concorso “Trecase”. Diciamo che ho sempre preferito immergermi nella scrittura e provare a trasformare il mio dolore, le mie emozioni in qualcosa che potesse darmi la spinta a superare i momenti meno belli, e a rendere eterni quelli in cui ho sentito il cuore vibrare d’amore.
Come vedi la poesia nel 2024
La poesia si è evoluta anche con l’evolversi della lingua. Infatti, per la maggiore, vediamo che esistono spesso poesie con verso libero. Sicuramente ci sono stati cambiamenti sostanziali nell’uso delle parole da “scegliere” ma anche di promuovere la poesia come arte non più di nicchia, ma alla portata di tutti.
Perché secondo te la poesia è sempre stata un’arte un pò contraddittoria e sottovalutata?
La poesia è un’arte a sé. Se le parole sono scelte sapientemente, possono dare immagini potenti e scaturire nel lettore delle forti emozioni. Non tutti riescono a coglierne il valore, ma è pur vero che la società è cambiata ed ha dato, alla poesia, la giusta collocazione. È giusto che venga sempre portata in auge e che abbia il giusto riconoscimento.
Come incentivare alla lettura della poesia togliendo gli stereotipi scolastici.
Secondo il mio punto di vista, si dovrebbe porre l’attenzione soprattutto ai giovani e ad un nuovo modo di “educare alla letteratura”. Personalmente, ho avuto modo di approcciare alla poesia sin da bambina grazie anche al lavoro delle insegnanti. Ho studiato in 3 elementare Marzo di Di Giacomo, la Gatta Cenerentola di Basile e tanti altri scrittori della cultura partenopea e non.
La mia idea sarebbe quella di introdurre corsi di poesia come laboratori extracurricolari.
Che tematiche tratta la tua poesia
Tendo a scrivere tutto ciò che mi emoziona e lascia un’impronta. Le tematiche sono diverse come: l’amore universale, carnale, ma anche immaginario. Spesso ho parlato della mia terra anche in lingua napoletana oppure di temi più “forti” come la pedofilia o la malattia. Tutto questo è frutto delle mie esperienze e delle mie sensazioni. Ho bisogno di un input che mi faccia sentire viva per poter scrivere.
Progetti futuri
Cantiere come quello di pubblicare una terza silloge e anche un primo romanzo. Nel frattempo ci impegniamo alla divulgazione di Agri Fogli che vuole essere un messaggio di coraggio e audacia per chi ha dovuto subire traumi come quelli della pedofilia o del cancro a non mollare, a chiedere aiuto e a credere che col tempo e facendo leva sulle proprie forze, si possa ritrovare la via della felicità. L’essere umano è capace rinnovarsi e di fare cose straordinarie persino quelle di sopravvivere e di vivere nonostante le avversità.
Dove possiamo trovare il libro.
i libri “I miei orizzonti di…versi “ e “Agri Fogli” posso essere acquistati in tutte le piattaforme on Line e in libreria.
Di Manuela Montemezzani