«Il futuro di Pavia e della sua provincia? Siamo fermamente convinti che possa essere costruito sullo sviluppo infrastrutturale nel territorio, che è anche un tema cruciale per tutta la Lombardia». Così spiegano Silvia Piani e Marco Reguzzoni, candidati nel collegio Nord Ovest per Forza Italia alle prossime elezioni Europee.
«Negli ultimi quattro anni, grazie al Piano Strategico per Pavia sviluppato da Assolombarda, abbiamo assistito a notevoli progressi», afferma Piani, già assessore regionale. «La scelta di Pavia come sede della Fondazione nazionale Chips-It e l’avvio del Parco Cardano per l’innovazione sostenibile sono solo alcuni esempi di come stiamo valorizzando il nostro distretto della microelettronica e le nostre eccellenze industriali».
Ma, se fin qui le cose funzionano, il futuro deve prevedere delle azioni a sostegno del sistema che siano adeguate: «Per continuare su questa strada, è fondamentale affrontare e risolvere le criticità ancora presenti, in particolare sul versante delle infrastrutture. Il Ponte della Becca sul Po e i collegamenti ferroviari verso Milano, così come quelli da Vigevano a Pavia, rappresentano punti nevralgici che necessitano di un intervento urgente. È imperativo che queste opere, già inserite nel contratto di programma di Anas, ricevano i finanziamenti necessari per essere completate quanto prima».
Ecco allora che Marco Reguzzoni – imprenditore, già deputato e presidente della Provincia di Varese – e Silvia Piani hanno ben chiari i punti principali sui quali insistere: «Ci impegniamo a sostenere il raddoppio della linea ferroviaria tra Milano e Mortara e il quadruplicamento della linea Milano-Pavia-Tortona lungo il Corridoio Reno-Alpi, fondamentale per i collegamenti con il porto di Genova. Inoltre, è essenziale un piano straordinario di manutenzione per le infrastrutture leggere e pesanti. La rete TEN-T dei corridoi europei, recentemente approvata dal Parlamento Europeo, richiede una programmazione strategica dei trasporti che vada oltre i confini geografici europei, tenendo conto dei collegamenti con il Mediterraneo e le crisi in atto in Medio Oriente».
La questione delle infrastrutture diventa centrale nel ragionamento dei due candidati forzisti. «Anche il lavoro e la protezione delle nostre industrie e dell’agricoltura saranno al centro dell’azione politica – aggiunge Reguzzoni – a partire dalla legge sull’etichettatura obbligatoria che porta il mio nome, la legge 55/2010 “Reguzzoni – Versace”, che prevede semplicemente che un prodotto per potersi fregiare dell’etichetta “made in Italy” deve essere fatto in Italia. Una cosa quasi banale, ma così non avviene. Oggi – e lo dice chi le ha dato il nome – la mia legge è inefficace, perché un prodotto che entra in una dogana francese e va sul mercato tedesco ovviamente non è soggetto a una legge italiana».
Così Reguzzoni e Piani concludono: «Lavoreremo per ottenere un regolamento europeo sull’etichettatura dei prodotti per difendere il nostro Made in Italy, sia nel comparto tessile che in quello agro-alimentare».