Sinossi
Come centinaia di donne nel corso delle generazioni, Adele è esclusa dalla società per essere rimasta incinta fuori dal matrimonio, un atto che ripete – deliberatamente o inconsapevolmente – all’infinito. Darà quindi alla luce sette figlie femmine, che a loro volta partoriranno nipoti e pronipoti.
Il romanzo inizia quando Adele, in procinto di dare alla luce la sua prima figlia, che chiamerà anch’essa Adele, trova una casa abbandonata sulla spiaggia.
La casa, che è come un essere vivente, li accoglie e si trasforma grazie alla loro presenza e al successivo arrivo delle tante figlie ogni primavera, frutto del suo incontro con Padre Oceano in una grotta durante il caldo di agosto.
Ma quando erano nate solo le prime due figlie, un giorno, mentre la madre era nella grotta con l’uomo venuto dal mare, Adele, la maggiore, scomparve.
La madre non ne parlerà mai, ma la seconda figlia ha visto che al centro della casa galleggia una stanza cubica dove vive la ragazza scomparsa.
La madre pretende che le figlie riproducano il suo modello senza uomini e scrive le regole in un quaderno che tiene sotto chiave nel piano proibito. L’idea è che, a una certa età, le figlie si accoppino con Padre Oceano e diano alla luce figli femmine. Il rito deve svolgersi all’esterno della casa, nella grotta che si trova anche in riva al mare. Ma la madre stessa commette l’errore di portare a casa un uomo la cui presenza cambierà il destino di molte di loro.
A lungo termine, coloro che non si conformano al modello si allontanano. Marina, la maggiore, che ha avuto un rapporto privilegiato con la ragazza scomparsa, va a vivere lontano. Un’altra delle figlie, Elsa, non avrà discendenti, ma rivelerà gradualmente i segreti in quadri inquietanti.
Alla morte della madre, Marina ritorna e tutte le donne e le loro figlie e nipoti eseguono un rituale in cui la ragazza scomparsa sta per portarle tutte con sé.
Nota biobibliografica
Maria Dulce Kugler, nata a Buenos Aires (Argentina), ha studiato letteratura all’Università di questa città. Dal 1990 vive in Belgio dove lavora come insegnante e coordina laboratori di scrittura creativa.
Ha pubblicato: A la sombra, romanzo (Buenos Aires, 2000), La mujer fuente, immagini erotiche (Buenos Aires, 2004) e Adela desaparece (Bruxelles, 2018), che ha ottenuto il Premio Speciale de la Giuria dell’Accademia Internazionale Il Convivio nella Sezione Romanzo Inedito in lingua spagnola. Ha pubblicato inoltre numerosi racconti e articoli su riviste letterarie e blog in Argentina, Spagna e Belgio.
INTERVISTA ALL’ AUTRICE
Ci parli del libro
Fin da bambina sapevo di voler diventare una scrittrice o un’artista per poter esprimere tutto ciò che percepivo e che gli altri intorno a me sembravano non vedere o sentire. E tra le tante immagini che si ripresentavano continuamente alla mia immaginazione ce n’erano tre persistenti:
quella di una ragazza che viveva da sola in una stanza bianca senza porte né finestre, una stanza capace di adattarsi ai suoi movimenti e alle sue esigenze;
quella di una donna che generava figlie con il mare in una grotta; e
quella di una donna che trovava una casa abbandonata sulla spiaggia e vi rimaneva a vivere.
Allora non lo sapevo, ma questi tre motivi avrebbero costituito il nucleo di questo romanzo, che è il mio terzo libro. Non sapevo nemmeno da dove venissero immagini così specifiche e dettagliate. Solo molto più tardi ho capito che erano il frutto della mia ricerca inconscia di comprensione di un segreto che riguardava la mia nascita.
Come ho detto, le immagini, e con esse parte della storia, erano lì da molto tempo. Ma dovevo trovare un modo per raccontarla e questo è avvenuto quando ho trovato la voce e la persona giusta per raccontarla.
Come mai ha deciso di scrivere un libro in italiano?
Il libro non è stato scritto in italiano ma in spagnolo, che è la mia lingua madre. Ma l’ho inviato a un concorso organizzato dall’ Academia Il Convivio a cui possono partecipare autori di diverse lingue romanze. E il mio romanzo ha vinto il Premio Speciale della Giuria sez. Romanzo inedito in lingua spagnola. Alla cerimonia di premiazione ho espresso il desiderio di vedere il libro tradotto in italiano e un membro del pubblico, che non conoscevo, il signor Lorenzo Triolo, si è offerto di tradurlo. Il signor Triolo non solo ha mantenuto la promessa, ma ha fatto un ottimo lavoro di traduzione e, grazie al suo sostegno, si è deciso di pubblicarlo presso Il Convivio Editore.
Com’è difficile esprimersi nella scrittura con una lingua non propria?
Vivo a Bruxelles, che è una città multiculturale e multilingue, quindi sono abituata a esprimermi in diverse lingue per comunicare. Tuttavia, quando si tratta di scrivere, scelgo sempre la mia lingua madre.
Chi è il pubblico di riferimento?
Chiunque ami il linguaggio poetico, con molte immagini, ma in generale, a causa del tema trattato, si rivolge maggiormente alle donne.
Dato che ci sono molte scene di parto, è stato di grande interesse per un gruppo di doule (allenatrici di vita)
Dove possiamo trovare il libro?
La distribuzione de Il Convivio Editore ha il catalogo Fastbook, pertanto i libri possono essere ordinati presso qualsiasi libreria, fisica oppure online.
Di Manuela Montemezzani