Due Chiacchiere con l' Arte

Serena Raggi , Scrittrice

 

Sinossi:

Camilla è una donna nel pieno della maturità che si gode la vita nel paesino di mare nel quale si è trasferita dopo anni vissuti fra Milano e provincia. Si sente realizzata, serena e stabile.

In un’anonima mattina, un sms inaspettato la spinge in un viaggio introspettivo dalla sua adolescenza al presente, seguendo i ricordi legati al suo primo fidanzatino Massimo fra ciò che è stato e quello che ha solo immaginato.

Il primo amore non si scorda mai eppure Camilla, nell’estate che la vede diventare diciottenne, lo ha fatto; ha incontrato un altro uomo e si è fatta sedurre, con lui ha perso la sua verginità. Scambia la passione per amore e prende una decisione che cambierà per sempre la sua vita, costringendola in un rimpianto lungo decenni: lascia Massimo per mangiarsi la vita con quest’uomo che l’ha fatta diventare donna. Sarà solo la prima di una serie di cocenti delusioni.

Camilla cercherà di recuperare Massimo in ogni istante con ogni espediente collezionando una serie di fallimenti sentimentali: due matrimoni e rapporti tossici oltre ad amicizie sbagliate crescendo e maturando insieme al suo rimpianto che la porterà ad avere atteggiamenti errati nei confronti della vita e disturbi alimentari che la spingeranno verso un baratro nero prima di riuscire a superare il peggio.

Di fronte all’ennesima delusione nella quale scopre che dopo gli uomini anche la sua migliore amica l’ha tradita fingendosi chi non era, cercando di rubarle la quotidianità, Camilla realizza quanto idealizzato e finto sia il presente che si è costruita e sta vivendo. Stanca di cercare Massimo nei sentimenti altrui decide di farsi aiutare rivolgendosi a una psicologa che la guida verso la consapevolezza di come rendere felice solo sé stessa.

Alla fine del suo viaggio Camilla si risveglia nell’attimo presente in cui sta leggendo l’SMS ricevuto.

È di Massimo. Dopo anni di silenziosa assenza, si rifà vivo chiedendole di vedersi, di sentirsi. Quando Camilla sente di esserne finalmente uscita tutto ricomincia.

Massimo, che non ha mai risposto a nessuno dei suoi segnali e dei suoi messaggi, tenta il riavvicinamento, come se quello fosse l’attimo giusto e tutti i precedenti no.

Camilla si gode la giornata in spiaggia pensando a cosa fare, dargli o meno una possibilità di spiegare quel messaggio e, soprattutto, per capire se lei stessa, ora, oggi, vuole dare una possibilità a quel primo amore ormai chiuso in un cassetto dei suoi ricordi.

Dopo lungo riflettere Camilla decide almeno di parlare con Massimo, gli propone di richiamarla e quando squilla il telefono, risponde.

Quella telefonata sarà l’inizio di una nuova vita, forse, non si sa, forse non è più disposta perché oggi, sopra tutto, ama sé stessa.

La domanda è ancora lì, quando più di quarant’anni dopo, malata, accudita, Camilla parla al vento leggero portato dalle onde del mare chiamandolo per nome: Massimo.

Biografia dell’ autrice

Serena Raggi, (1968) vive e viaggia per lavoro fra la provincia di Monza e Brianza e il mare Adriatico. Condivide spazio e tempo con il marito Gigi, grande motivatore.
Appassionata di sport e viaggi, storia e archeologia; è innamorata di IronMan e i film di 007 incarnano la sua idea di romanticismo!
Divora qualsiasi libro la attragga, dal titolo alla copertina, dalla storia narrata al tema trattato.
Per rigenerarsi e scrivere si rifugia nella sua casetta al mare a Pesaro, dove si ispira fra le burrascose onde invernali e la sabbia rovente d’estate. Corre da loro appena può.
“Dove ti ho immaginato” Pubblicato da Antea Edizioni, agosto 2023, è stato il suo romanzo di esordio.
È stata selezionata nel 2023 per la raccolta di racconti per beneficienza “Un Natale insolito” con “Racconto di Natale” organizzata da I libri di pensieri di Cusano Milanino. Verrà pubblicata nel 2024 nella raccolta 365 Gialli, thriller e noir con “Occhi rossi e bava verde”.
“La colpa di Eva” è la sua seconda opera. L’estratto verrà pubblicato nell’antologia del “Premio Letterario Fëdor Dostoevskij” edito Aletti.

 

INTERVISTA ALL’ AUTRICE

 Come nasce la sua passione per lo scrivere?

Questa passione ce l’ho da sempre. Fin da bambina quando mi chiedevano “cosa vuoi fare
da grande?” mentre le altre rispondevano la ballerina, la veterinaria per curare gli animali,
la maestra, io sentenziavo seria: “voglio scrivere un libro”. Poi crescendo questa passione si
è mantenuta e diciamo che il sogno è diventato “voglio scrivere un libro e andare al
Maurizio Costanzo Show”, purtroppo questa ultima fantasia non si è potuta avverare per la
scomparsa di Costanzo. È una passione nata veramente da piccola ed è sempre rimasta con
me.

 Una storia di passioni e di grandi incognite della vita. Ci parli del libro

Il libro parla di un amore adolescenziale, il primo amore, quello struggente che nasce e
rimane sui banchi di scuola. Camilla, la protagonista di questo romanzo, lascia Massimo, il
ragazzo con il quale ha vissuto tutte le superiori, l’anno della maturità per affrontare da sola
la vita vera.
L’antefatto è reale, l’idea nasce dal mio primo amore della scuola, poi la storia si sviluppa
sul rimpianto che Massimo diventa per Camilla che, di fronte alle vere difficoltà della
quotidianità, si convince che lui era la persona giusta, la sua metà.
Passerà gli anni successivi, anziché a guardare avanti per cercare di crescere e superare
questa mancanza, a guardarsi indietro cercandolo. Massimo si negherà, in un paio di
occasioni accetterà di incontrarla per poi fuggire subito dopo. Camilla non si arrende mai,
se non può avere lui lo cerca negli altri uomini, dei quali si illude di innamorarsi, per poi
ritrovarsi in rapporti tossici che la conducono sull’orlo della crisi.
A ogni fallimento lei tenterà sempre di tornare a Massimo non liberandosi mai del proprio
passato. Questo tipo di atteggiamento, il guardare indietro anziché andare avanti, è un
problema che porta a non affrontare un sacco di insicurezze e di paure. La protagonista,
addirittura, si convincerà di essere stata amata solo in quel frangente quindi ai suoi 15 anni.
Cercherà di tornare sia a quell’uomo, perché poi ormai uomo si è fatto negli anni, sia in quel
corpo da ragazzina. Per questo affronterà problemi relativi all’alimentazione sfiorando
l’anoressia. Una vita fatta di un sacco di rapporti sbagliati, matrimoni falliti, amori tossici
andati male fino a che la classica goccia che fa traboccare il vaso le fa realizzare, all’alba
dei suoi quarant’anni, che in qualche modo deve in realtà evolversi, non può rimanere in
quella situazione, è stanca di soffrire, di stare male e decide, con una grande forza di volontà
e di coraggio, di farsi aiutare e l’aiuto lo chiede, oltre che a Stella, amica vera e storica che
l’ha sempre supportata, a una psicologa.
Grazie alla competenza della Dottoressa affronterà tutte le varie tematiche dell’insicurezza,
del non riuscire mai a lasciare andare le cose, a voler tenere sul treno della sua vita tutti e
tutto ciò che appartiene al passato non riuscendo a guardare avanti. Affronta questo
percorso, sicuramente non facile, ma che alla fine però la rende serena. Si rende conto che
l’amore vero è amare sé stessi. Il primo passo verso un nuovo equilibrio. Da lì inizia questo
suo percorso di rinascita. La prima decisione che prende sarà quella di andare a vivere nella
città di mare dove è cresciuta da bambina durante le estati ospite dei nonni. Questo è il luogo
che lei ha sempre riconosciuto come il posto della felicità, quindi ricomincia da lì e
ricomincia bene perché riesce a trovare un suo equilibrio, anche grazie alla sua amica del
cuore che vive lì, a ricostruirsi la sua vita con un nuovo lavoro e una nuova serenità fino a
quando nel momento in cui, finalmente, tutto sembra essere perfetto e si sente soddisfatta
della sua vita non chiedendo nulla di più in quanto ha, un SMS una mattina come tante,
irrompe nella sua esistenza. Questo SMS è di Massimo che improvvisamente torna da lei e le
chiede di rivederla. Così il suo equilibrio, faticosamente ottenuto, si rompe e si trova di
fronte a un nuovo momento di difficoltà.
Intervista Lo Specchio dell’Arte 3
Camilla dovrà decidere se oggi è felice e non ha più bisogno di tornare in quel passato per
cercare di capire “come sarebbe andata se…” oppure se sia meglio affrontarlo quel passato
che potrebbe avere un valore anche per il presente che valga la pena essere vissuto.
Cosa decide di fare Camilla, ovviamente, non ve lo dico.

D: Cosa secondo lei si può fare per incentivare le persone alla lettura?

Domanda complicata e di non facile soluzione. Penso che la lettura debba essere resa più
fruibile ripensando fuori dagli schemi tradizionali, nuovi metodi di arrivare al pubblico.
Per fare un esempio abbiamo incentivato le persone ad avvicinarsi alla cultura creando le
domeniche “porte aperte nei musei”, in ugual modo potremmo proporre “porte aperte alla
lettura” per portare contenuti ed emozioni alla portata di tutti. Si potrebbero strutturare
appuntamenti fissi e regolari. Immaginiamoci una giornata al mese con biblioteche e librerie
aperte dove concentrare eventi di lettura o di presentazione dei nuovi libri, dove scrittori
emergenti e piccole case editrici possano arrivare più facilmente. Operazioni di promozione
sul prezzo di copertina durante gli eventi. Se vogliamo far arrivare il prodotto a tutti va reso
gestibile per le tasche di tutti. Non possiamo sovrapporre la gratuità dell’ingresso museale
alla gratuità del libro ma prevedere una scontistica in occasione di eventi sì. Un nuovo bonus
cultura più esteso perché la nostra letteratura è viva e ricca, fatta di contenuti profondi, di
sentimento, di alto valore sociale, di cultura generale, del nostro paese e di conseguenza
potrebbe essere un nuovo metodo di promozione alla lettura. Dobbiamo rendere il leggere
una cosa “Cool!”

Cosa le piace leggere?

Domanda che mi fanno spesso. Mi chiedono “ma lei legge la stessa tipologia di libri che
scrive?” La risposta è no.
A me piace molto leggere cose completamente diverse da quelle che scrivo. Storie
d’avventura, tutti quei romanzi un po’ rocamboleschi. Mi piace anche la letteratura storica e
soprattutto Roma antica, sia storie romanzate come quelle di Cervo, Valerio Massimo
Manfredi e molti altri, sia cronache vere come quelle di Alberto Angela. Amo molto questo
tipo di lettura, immergermi nella storia e rivivere il passato.

 Da dove trae spunto per le sue storie?

Le mie storie prendono spunto sempre da qualcosa che è successo a me, come nel caso di
questo libro, dal mio primo amore adolescenziale, quello struggente che tutti ci portiamo
dentro. Dopodiché la storia evolve e si struttura completandosi in base a quelle che sono le
esperienze di vita che ho raccolto: un episodio che qualcuno mi ha raccontato, un
comportamento osservato o un particolare che è successo intorno a me. Cerco di sfruttare
tutto, metterlo insieme e strutturarlo in un percorso che faccio diventare di vita. Mi tolgo
sempre anche qualche sfizio: alla protagonista faccio vivere o realizzare qualche sogno che
avrei voluto per me stessa e non ci sono riuscita. Rendo lei eroina del mio tempo.

Dove possiamo trovare il libro?

Attualmente il libro è reperibile direttamente sul sito dell’editore all’indirizzo Dove ti ho
immaginato – Antea Edizioni (edizioniantea.it) e sul negozio di Amazon all’indirizzo
Amazon.it: Dove ti ho immaginato – Raggi, Serena – Libri
È presente inoltre presso alcune librerie indipendenti di Brugherio, Monza, Vimercate,
Magenta e Pesaro dove si sono organizzati, o lo saranno a breve, presentazioni e firmacopie.

 Il libro che ha letto che avrebbe voluto scrivere lei?

Il Conte di Montecristo di Dumas, nonché il mio libro preferito in assoluto. Storie
d’amore, di passione, vendetta e avventura. Un uomo, Edmond Dantès, che non riesce a
liberarsi del proprio passato e lo trasforma in benzina per vivere il presente. Vuole la sua
vendetta ma in fondo resta un uomo buono. Vorrei avere la stessa capacità descrittiva di
Dumas, di far sentire il lettore li e ora, fargli palpitare il cuore insieme agli intrighi che il
protagonista escogita. Insomma un romanzo che ti fa vivere l’avventura come se fosse tua

 

Di Manuela Montemezzani

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