BIOGRAFIA
Nato a Ragusa nel 1950, ha frequentato studi classici. Contemporaneamente agli studi universitari a
Catania, nel 1971 ha iniziato a frequentare il Corso di psicologia alla scuola di Costante Scarpellini,
presso l’Istituto Toniolo dell’Università Cattolica di Milano. Dopo la laurea si è specializzato in
Psicologia presso l’Università Cattolica di Milano (25 iscritti ogni due anni; era già un lusinghiero
risultato essere ammessi). Ha completato la sua formazione attraverso due psicoanalisti e la
frequenza in qualità di socio di vari istituti di Psicoanalisi. Ha insegnato presso le scuole elementari
e gli istituti di formazione tecnica in provincia di Varese. Psicoanalista dal 1989.
Titolare di Albaccara Casa Editrice, ha pubblicato fra l’altro:
Cocomeri e guerre, ovvero le remote origini dei fichidindia. Saggio farsesco sugli errori della
psicoanalisi.
Il sintomo psichico è la soluzione, se D’Io vuole. Saggio di psicoanalisi.
Diabolicamente afflitti. C’è sempre un alibi per i delitti del pensiero. Romanzo.
Carolina, una vita per la vita. Biografia.
Sinossi
Marco Azzolino viene trattenuto in cella di sicurezza dai carabinieri in attesa di essere interrogato
dal giudice. Nei momenti di veglia ricostruisce la propria vita a partire dai primi anni a Caserta, fino
al trasferimento a Busto Arsizio, rammenta i traumi per le mancate verità e il buon ricordo del
nonno materno che è riuscito a infondergli sicurezza. Ripercorre le esperienze di teppista e le
traversie amorose per le quali è stato ricoverato in psichiatria e in manicomio. Ricorda l’amicizia
con un bambino autistico e il risveglio al pensiero di entrambi. Quando si capirà come sono andati
veramente i fatti, sembrerà tutto inutile, ma…
Il racconto è un affascinante intreccio fra sogni e pensiero vigile: come il percorso di una
psicoanalisi in cui si capisce prima un pochino, poi sempre di più, fino a stravolgere la prima
comprensione. Si entra con leggerezza nel mondo sconosciuto dei disturbi mentali e si viene spinti a
comprendere meglio le vicissitudini di Marco.
INTERVISTA ALL’ AUTORE
Ci parli del libro.
Un uomo si sveglia nella camera di sicurezza dei carabinieri e ricostruisce la propria vicenda come se la raccontasse a se stesso. I ricordi affiorano alla sua memoria ed egli inizia a comprendere la parte della propria vicenda che dipendeva da lui. Nella vita infatti, in misura maggiore di quanto di solito si faccia, si era quasi sottratto al pensiero e al progetto su se stesso. Rammenta così il proprio amore per una donna e ricostruisce di essere stato circuito e ingannato da lei. Era stato uno degli ultimi ricoverati in un manicomio dove aveva conosciuto un bambino autistico. La loro amicizia aveva aiutato entrambi a ricrearsi una vita sociale. Dopo essere stato prosciolto da ogni accusa, con l’aiuto dell’ex autistico scioglie definitivamente il circolo vizioso in cui era entrato.
Lo definirei un inno alla libertà individuale e alla possibilità di tornare padroni di se stessi. Un giallo psicologico appassionante, avvincente e istruttivo. Ho cercato l’espressione semplice e, in relazione al fatto, ho cercato di essere brioso, piacevole e nel complesso armonioso.
Da quanto tempo scrive?
Da quando ho capito che avrei dovuto comunicare agli altri le mie prospettive ovvero:
– un incubo è un desiderio piacevole mascherato da pauroso (come il sintomo psichico è una buona idea disturbante);
– una terapia psichica non può consistere nell’adattamento alle proprie inibizioni. Un’inibizione è il blocco, eventualmente legato all’angoscia, di attività che potremmo svolgere. La terapia psicologica consiste soprattutto nel far cadere le inibizioni e nella configurazione della possibilità di stare bene. Il personaggio di questo mio romanzo raggiunge l’obiettivo appoggiandosi ad altre persone pur senza intraprendere una psicoterapia in senso stretto.
Saranno ormai una quarantina di anni che ho iniziato a prendere appunti e una ventina che li pubblico in forma di libri.
Quando ha capito che la scrittura era la forma d’arte che la rappresentava di più?
Quando ho compreso che i miei stessi sintomi psichici e la poesia attingevano alla stessa fonte: il desiderio di liberarci delle inibizioni che le azioni nefaste degli altri ci hanno indotto ad assumere.
Cosa pensa del mondo dell’editoria oggi?
Ho la pessima impressione che l’editoria tenda a pubblicare libri e articoli di giornali il cui obiettivo sia quello di impedirci di pensare liberamente. Presumo che i contenuti del mio libro possano aiutare il lettore a pensare meglio.
Come incentivare le persone alla lettura?
Mostrando che esiste un mondo in cui il nostro pensiero non è costretto a muoversi secondo schemi fissi. Negli scritti dobbiamo presentare una possibilità di vivere con regole che non siano solo costrittive e con norme che non abbiano solo i caratteri delle imposizioni.
Dove possiamo trovare I suoi libri?
Solo pochissime librerie ci aiutano nelle vendite. Sono ordinabili su www.albaccara.it o per telefono al 348 5118087.
Di Manuele Montemezzani